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Chiedetevi sempre perché - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:33

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Chiedetevi sempre perché

Il corso nazionale degli studenti ha visto come tema centrale l’amicizia, con uno sguardo puntato sui bisogni del mondo: l’esperienza di Roberto Baggio e l’intervento della presidentessa della FAO hanno confermato quanto l’impegno dei giovani e l’amicizia siano «la forza trainante della pace»

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Il corso nazionale degli studenti ha visto come tema centrale l’amicizia, con uno sguardo puntato sui bisogni del mondo: l’esperienza di Roberto Baggio e l’intervento della presidentessa della FAO hanno confermato quanto l’impegno dei giovani e l’amicizia siano «la forza trainante della pace»

Il Centro culturale Ikeda di Milano per la pace ha fatto da cornice al primo corso nazionale studenti della nuova era. Centotrenta studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia hanno inondato di fresca energia il Centro. Roberto Baggio, membro della Soka Gakkai e ambasciatore FAO dal 2002, ha deciso di sostenere un progetto che l’organizzazione delle Nazioni Unite – impegnata nella lotta per eliminare la fame nel mondo -, ha promosso quest’anno e ha scelto come luogo in cui celebrare questa unione proprio il corso studenti. Il progetto “World Food Contest” prevede la possibilità da parte dei bambini di ogni parte del pianeta di realizzare dei disegni sul tema dell’anno, “La protezione sociale”, per immaginare come vorrebbero agire per estinguere la fame nel mondo. La presidentessa della Fao Marisa Jurgens, ipovedente, presente all’incontro, ha affermato: «Anche se non vi vedo posso sentire il vostro bellissimo suono, sento la vostra energia. Sono orgogliosa che Roberto Baggio abbia deciso di sostenere il nostro progetto. È importante che i bambini possano comprendere come salvare se stessi dalla fame e contribuire alla società. Sono arrivati disegni dalle Barbados, dalla Mongolia, dal Cile, dall’Alaska… I bambini possono insegnare molto agli adulti e viceversa, per creare così uno scambio reciproco che crei valore». Per concludere ha espresso il desiderio e la promessa che la Soka Gakkai e la FAO uniscano le forze per avanzare insieme verso la pace.

L’amicizia

15 maggio. Il sodalizio tra la FAO e la Soka Gakkai è stato un significativo e simbolico apripista al tema centrale del primo giorno: l’amicizia. Roberto Baggio e Vittorio Petrone, suo procuratore e caro amico, hanno raccontato la loro storia. «La nostra è un’amicizia pura – ha affermato Baggio e la pratica del Buddismo ci permette di rinnovarla. È bello sapere di poter contare l’uno sull’altro. È veramente qualcosa di indescrivibile. Dobbiamo avere delle buone persone vicino, dei buoni amici che possano aiutarci a non mollare mai, ad avere sempre quella luce di speranza negli occhi». Petrone ha inoltre sottolineato l’importanza di rispettare fino in fondo questo profondo senso dell’amicizia citando la frase del filosofo Friederich Schiller: «L’amicizia raddoppia la felicità e dimezza la tristezza». Durante la sessione domanda e risposta, gli studenti hanno chiesto come sia possibile realizzare la loro missione in una società che non crede nel loro potenziale. Baggio ha risposto che grazie al Buddismo è riuscito a vedere le cose da un’altra prospettiva: più ostacoli arrivavano, più nasceva in lui l’orgoglio di dimostrare il proprio valore. «La mia vita ha iniziato a prendere un’altra direzione – ha raccontato . Ho smesso di lamentarmi e ho iniziato a sentire che tutto dipendeva da me. […] Usate la vita per diventare felici, non per le illusioni. Non perdetevi nelle piccole cose. La vita è molto più grande di quello che pensiamo». Ha inoltre parlato del legame con il presidente Ikeda: «Sensei è il centro della mia vita, è difficile esprimere cosa sento. Siamo tutti legati a lui. Tutto dipende da quanto noi decidiamo di aprire il nostro cuore per sentire il suo».
Daniele Santi e Michele Giuseppone, rispettivamente responsabile e vice responsabile nazionale giovani uomini, hanno successivamente approfondito il vero senso dell’amicizia raccontando agli studenti le loro rispettive prove concrete. Michele ha sottolineato l’importanza di diventare noi per primi dei veri amici e di determinare la creazione di una nuova storia dell’Europa fatta di amicizia e pace, obiettivi racchiusi nella campagna europea “True Friends Actual Proof Together!”. Citando una frase di sensei, ha incoraggiato tutti i presenti a stringere forti legami tra loro: «Così come un bellissimo arazzo è composto da fili molto diversi, se innumerevoli amicizie vengono intessute in tutto il mondo, formando ponti sugli oceani per collegare tutti i paesi, esse condurranno alla creazione di un mondo felice e pacifico» (Amore e amicizia, esperia, pag. 21)
Daniele ha trasmesso quanto sia fondamentale nella vita circondarsi di buoni amici, di influenze positive poiché, come insegna il presidente Ikeda, “l’amicizia è la forza trainante della pace”. Ha inoltre citato una guida che Toda offrì a Ikeda sull’importanza di sviluppare fiducia in noi stessi e negli altri poiché ciò che più conta è avere convinzione e fiducia nella Legge mistica.

Maestro e discepolo

16 maggio. Mauro Ciullo, responsabile generale della Divisione giovani, Elena Battistini, responsabile nazionale giovani donne e Valerio Baci, responsabile generale studenti, hanno approfondito insieme ai presenti la portata rivoluzionaria del Buddismo del Daishonin attraverso lo studio del Gosho L’apertura degli occhi.
In questo trattato Nichiren formula un grande voto: condurre tutte le persone all’Illuminazione. Qui traspare lo spirito di “alzarsi da soli” che Ikeda descrive come «il ruggito del leone […] che si erge invincibile e inattaccabile come un’imponente roccia in mezzo a un turbine di persecuzioni. Fare un voto nel Buddismo significa formulare un giuramento nel cuore, prefiggersi un obiettivo e giurare di raggiungerlo. Il primo voto che il bodhisattva formula è il voto per la salvezza di tutti gli esseri viventi ovvero condurre tutte le persone alla Buddità, liberandole dalla sofferenza di nascita e morte. Quando parliamo agli altri del Buddismo, stiamo mettendo in pratica questo voto» (NR, 528, 12). Così come ha affermato sensei, possiamo giungere alla conclusione che «il cuore del grande voto di kosen-rufu e lo stato vitale della Buddità sono la stessa cosa», si manifestano nello stesso momento. È importante quindi studiare per diventare delle persone che si prendano cura degli altri. Formulare e approfondire un voto nella Divisione studenti significa poter tornare ad esso in ogni momento, soprattutto quando nel futuro gli studenti assumeranno ruoli in prima linea nella società. Mauro ha concluso dicendo: «Le università esistono a beneficio di coloro che non possono studiare. La missione della Divisione studenti è, infatti, di proteggere la gente. Fuori dall’Università Soka c’è scritto: “Chiedetevi sempre perché sviluppate saggezza e conoscenza”».
Anna Conti e Alberto Aprea, responsabili nazionali della Divisione donne e uomini, hanno successivamente raccontato la loro esperienza personale riguardo alla relazione con il presidente Ikeda. Alberto ha incoraggiato tutti a sviluppare questo legame in maniera naturale e ha espresso il desiderio di ricominciare daccapo, proprio in occasione del corso studenti, per approfondire la relazione con il presidente Ikeda. Il legame con il maestro va infatti coltivato e ricercato ogni giorno. Una fonte d’ispirazione per Alberto è il sentimento di altruismo sempre presente nelle preghiere di sensei, così come scrisse anche Toda: «Devi dare ciò che si può tradurre in un beneficio per gli altri». Anna ha spiegato cosa rappresenta per lei questo rapporto: «La relazione con il presidente Ikeda è stata sempre la mia ancora di salvezza. L’importante è ricercare la guida del maestro. Egli tira sempre fuori la parte migliore di noi. Se fosse qua sensei cosa mi direbbe? Cosa farebbe al mio posto?».

La missione della Divisione

17 maggio. Chiara De Paoli e Andrea Ciccorelli, responsabili nazionali studenti, hanno infuso in tutti una nuova dirompente energia spiegando la missione della Divisione studenti con la loro stessa vita. Andrea, giunto a Milano dalla Turchia dove sta svolgendo l’Erasmus, ha incoraggiato tutti con la sua straordinaria esperienza di assoluta convinzione nello sfidare qualsiasi ostacolo per realizzare kosen-rufu. Ha citato le parole di sensei: «I nostri sforzi volti al dialogo e all’introduzione di nuove persone al Buddismo di Nichiren sono fonte di ispirazione reciproca: infatti quando parliamo agli altri del Buddismo con gioia e coraggio, oppure recitiamo Daimoku e ci impegniamo a sostenerli, la felicità sicuramente fiorirà sia nella nostra vita che nella loro» (BS, 162, 33). Chiara, grazie all’esperienza fatta con la tesi di laurea, ha potuto esporre il suo lavoro a un convegno dove erano presenti alcune rinomate università di tutto il mondo. Ha percepito che la sua funzione in quel luogo, in quanto membro della Divisione studenti, era di “riumanizzare” quell’ambiente accademico così elitario. Ha riflettuto sul fatto che se Ikeda era riuscito a parlare da giovane con tutti i leader mondiali era perché aveva costantemente dialogato interiormente con il suo maestro Toda sviluppando così un cuore puro e forte. Per la prima volta nella sua vita Chiara ha percepito quanto è stata grande e profonda la lotta di sensei da giovane: «Era un ragazzo come noi, è un uomo come gli altri. Cosa lo caratterizza? La sua decisione. Il fatto che ha scelto di essere il discepolo migliore di tutti. Per questo centra sempre l’obiettivo, per questo nella sua vita ha sempre trionfato su tutto». E ha poi affermato che la missione della Divisione studenti è di essere ambasciatori del cuore di Ikeda, e in questo modo portare la luce della speranza nella società tra gli amici, in famiglia e nei rispettivi ambiti di studio.
Tamotsu Nakajima, direttore generale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha infine concluso il corso raccontando la storia della nascita della Divisione studenti il 30 giugno 1957. Ha incoraggiato tutti a seguire le guide di sensei impegnandosi nei propri studi e ha ricordato l’importanza di comportarsi da buddisti nella vita quotidiana, di fare la differenza nella società. Ciò che conta, prima di tutto, è affrontare qualsiasi cosa con il Daimoku. È importante recitare con serietà e sincerità con tutta la nostra vita, con tutto il nostro cuore, poiché soltanto chi ha vinto con il Daimoku manifesta gioia e benefici.

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Il significato del motto
“Stelle lucenti di speranza, apriamo insieme il secolo dell’umanesimo!”

Il termine “stelle di speranza” viene utilizzato spesso dal presidente Ikeda per descrivere gli studenti: «Il ventunesimo secolo ha bisogno di leader che si dedichino ad aiutare le persone. Mi piacerebbe che i miei discepoli della Divisione studenti fossero le stelle guida in prima linea in questa rivoluzione, facendo progredire il mondo intero». L’ultima parte del motto invece incoraggia all’azione: “apriamo insieme il secolo dell’umanesimo”. Sensei a tal proposito afferma: «In qualunque epoca o era, gli studenti detengono il potere di cambiare i tempi. Questo potere è la forza che fa alzare vigorosamente la società e che porta importantissime trasformazioni». Aprire un “nuovo umanesimo” quindi significa mettere al centro delle azioni il rispetto e la felicità di tutte le persone. Nella proposta di pace 2015 Ikeda cita una frase di Gandhi: «Ricorda il volto dell’uomo più povero e debole che tu abbia mai visto e chiediti se il passo che stai considerando di fare sarà di qualche utilità per lui».

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Idee in cerchio
In piccoli gruppi gli studenti hanno parlato della recente Proposta di pace del presidente Ikeda

Raffaele: Di questa Proposta di pace non rimarranno solo parole. Insieme ai miei compagni di fede, abbiamo promesso al nostro maestro che si trasformeranno in azioni meravigliose! Sono volontario della Croce Rossa Italiana e in prima persona ho deciso di impegnarmi nel mio territorio per portare aiuto a tutte quelle persone che in questo periodo, a causa di guerre civili e povertà, affrontano viaggi interminabili, al limite della dignità umana.

Alessja: Lontani ma vicini: chi del Sud, del Centro, del Nord, chi di studi umanistici, chi di quelli scientifici… Durante i mini zadankai ha preso forma il desiderio di dialogare veramente e creare legami profondi, infatti subito dopo il corso in molti hanno incontrato tante persone e parlato loro con gioia di Buddismo!

Giammarco: Se ognuno di noi decide profondamente di fare suo il cuore del maestro e si impegna, come vero discepolo, a trasmetterlo a più persone possibili, allora questo cambiamento diventa possibile a livello globale.

Annalisa: Il tema che ci ha più colpiti è stato “espandere l’amicizia per porre termine alla guerra”. Ci siamo sentiti come i giovani che alzavano i parasoli ingioiellati accanto a Shakyamuni nel Sutra di Vimalakirti! Abbiamo deciso, tutti assieme, di alimentare la nostra amicizia con il Daimoku lottando per kosen-rufu assieme al nostro maestro!

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