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Un futuro dipinto a mano - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:35

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    Un futuro dipinto a mano

    La decisione di realizzare un sogno e la paura di non farcela spesso viaggiano a braccetto. Marta ha imparato a credere nelle sue potenzialità e nella certezza che, con le sue mani e un pennello colorato, la vittoria è dietro il prossimo accessorio

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    La decisione di realizzare un sogno e la paura di non farcela spesso viaggiano a braccetto. Marta ha imparato a credere nelle sue potenzialità e nella certezza che, con le sue mani e un pennello colorato, la vittoria è dietro il prossimo accessorio

    Conosco il Buddismo fin da bambina, in quanto i miei genitori lo praticano, ma io ho cominciato a tredici anni. È proprio grazie alla mia famiglia che sto realizzando tante vittorie, perché senza il loro sostegno, sia morale che economico, non avrei potuto compiere i primi passi nel mondo della moda.
    Mi sono laureata a Firenze nel marzo 2013 in Cultura e stilismo della moda e dell’abbigliamento, e dopo tre settimane ho sostenuto un colloquio di lavoro per organizzare “Arte e Moda”, un evento fiorentino che sarebbe dovuto diventare un appuntamento annuale. Fu una bellissima occasione, ma da lì a poco mi venne comunicato che il progetto era stato bloccato per mancanza di fondi.
    Piangendo davanti al Gohonzon, decisi di sentirmi “felice e a mio agio” nonostante la delusione e la difficoltà di essere disoccupata, e mi dedicai completamente all’attività nella Divisione giovani.
    Per il 2014 mi ero posta obiettivi ben precisi, tra cui trovare il lavoro giusto per me. Mi incoraggiarono alcune righe tratte da “Le cinque guide eterne dell’Ikeda Kayo-kai”, in cui il presidente Ikeda scrive: «”Quando il sole si leva nel cielo orientale, la luce di tutte le stelle svanisce completamente”. Persino la più brillante delle stelle impallidisce alla luce del sole. Ognuna di voi giovane donna è un sole di felicità, quindi non c’è bisogno che vi lamentiate delle vostre circostanze o che invidiate gli altri. Recitate solamente un Daimoku vigoroso e con allegria fate risplendere la vostra vita nel vostro modo unico, traboccando di coraggio e sicurezza in voi stesse» (NR, 513, 19).
    Recitando Gongyo a Capodanno decisi che entro quel gennaio avrei avuto delle risposte sul lavoro. Nel mentre un’azienda mi propose un lavoro proprio nel mio ambito, ma in fase di selezione era prevista una prova: avrei dovuto dipingere a mano libera accessori di moda. Erano almeno dieci anni che non usavo un pennello e la paura di non essere all’altezza era tanta. Ho recitato Daimoku per superare questa sensazione iniziando nuovamente a dipingere. La sera prima della selezione ero ancora titubante, dubitavo delle mie capacità, ma sentii la protezione dall’ambiente. Una persona per me importante mi disse: «Marta, pensa a ciò che hai nel cuore: determinazione, forza e vittoria. Domani affronta le tue paure e decidi di vincere». Così è stato! Sostenni la prova e quando uscii mi sentii sollevata e felice pur non sapendo ancora la risposta: avevo vinto su me stessa perché credevo veramente nel mio sogno e nelle mie potenzialità. Il 19 gennaio mi comunicarono che ero stata scelta. La settimana successiva l’azienda organizzò una sfilata a Londra e tra le dieci scarpe scelte per la passerella c’erano quelle dipinte da me. Lo stilista inglese scelse poi le cinque che sarebbero entrate nella produzione limitata e… di nuovo c’era proprio la scarpa che avevo dipinto io. Lo stilista voleva conoscere alcuni ragazzi dei vari team e fui scelta per andare in Inghilterra: è stata un’esperienza meravigliosa. Per due mesi ho lavorato in una sede diversa da quella prevista, ma lì ho incontrato delle colleghe fantastiche con cui ho costruito dei legami profondi, ho parlato loro di Buddismo e le ho invitate alle riunioni: una di loro ha anche iniziato a praticare!
    Il mio contratto con l’azienda è terminato, ma ho deciso comunque di non scoraggiarmi, vivendo ogni evento con gioia e trasformando ogni ostacolo in beneficio, ogni sofferenza in opportunità per crescere e ogni limite in un’immensa apertura per costruire il mio fantastico “castello di felicità”, che pian piano sta prendendo forma. Dopo poco una professionista del campo mi commissionò delle creazioni: foulard dipinti a mano e firmati da me, ma finita questa esperienza con lei ero di nuovo senza lavoro.
    Entro il 16 marzo di quest’anno (giorno di kosen-rufu) desideravo avere risposte concrete sul piano lavorativo. Mi sono dedicata con tutta me stessa all’attività di preparazione di un meeting del mio territorio e alla campagna di shakubuku dei giovani. Subito ho avuto dei riscontri: un colloquio con esito positivo per una società di interior design, e la professionista che mi aveva proposto il lavoro dei foulard mi ha dato una nuova occasione di dipingere degli accessori di moda, avvicinandomi sempre di più al sogno di creare un marchio tutto mio. Penso che ognuno di noi abbia dentro di sé un bellissimo quadro colorato e il mio lo riesco a tirar fuori attraverso le mie creazioni. Fin da bambina disegnavo modellini che poi appiccicavo per casa, quindi non ho dubbi sul mio futuro, su chi voglio essere “da grande”: una stilista a tutto tondo, riconosciuta, con una mia linea di accessori e abbigliamento.

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