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La rivoluzione umana - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:32

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    La rivoluzione umana

    Alcuni estratti dalle pagine conclusive de La rivoluzione umana in cui si racconta il momento in cui Ikeda accettò la nomina a terzo presidente

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    Alcuni estratti dalle pagine conclusive de La rivoluzione umana in cui si racconta il momento in cui Ikeda accettò la nomina a terzo presidente

    Shin’ichi [Yamamoto, pseudonimo di Daisaku Ikeda] non riusciva a trattenere le lacrime al pensiero di quanto fosse stato fortunato ad avere un maestro del rango di Toda. Il legame che unisce maestro e discepolo è fondamentale per vincere in qualsiasi campo. La cosa è ancora più vera quando si tratta di comprendere la legge della vita esposta dal Buddismo. Il legame tra maestro e discepolo nel Buddismo si differenzia da qualsiasi altro vincolo o rapporto esistente nella società. Si fonda sempre e soltanto sulla volontà liberamente espressa dall’individuo, che origina dal suo spirito di ricerca. Non ha niente a che vedere con il vantaggio personale o con un interesse egoistico. È un puro legame spirituale che deriva dal desiderio di coltivare una vita dedita alla somma verità. In virtù di questo il legame tra maestro e discepolo è puro e intaccabile come il diamante. Per questo motivo Shin’ichi aveva protetto e sostenuto tenacemente Toda, il suo maestro. Grazie a quella lotta intensa, in cui aveva impiegato gli sforzi di cento milioni di eoni in ogni singolo istante, era stato in grado di far sbocciare le sue capacità e il suo senso di missione. Grazie ai suoi sforzi aveva fatto proprio lo spirito di Toda, avvicinandosi allo stato vitale che era stato conseguito dal suo maestro.

    Giunse il giorno tanto atteso: l’aria di maggio era fresca, il cielo terso dopo una pioggia caduta la sera prima. Il 3 maggio 1960 si tenne la ventiduesima riunione di primavera della Soka Gakkai, durante la quale Shin’ichi Yamamoto sarebbe stato nominato terzo presidente.
    Shin’ichi fece il suo ingresso in sala. Gli occhi degli oltre ventimila membri erano tutti rivolti su di lui. Shin’ichi alzò lo sguardo verso il ritratto di Toda che era stato appeso al di sopra del palco degli oratori. Ebbe la sensazione che il suo maestro gli sorridesse. Guardando ancora una volta il ritratto sentì di avere gli occhi bagnati di lacrime. Avanzò verso il palco, sforzandosi di contenere quell’emozione tanto intensa. «Nonostante la mia giovane età, da oggi assumerò la guida del nostro movimento come rappresentante dei discepoli del presidente Toda e avanzerò insieme a voi verso la concreta realizzazione di kosen-rufu…».
    La sua voce vibrava di forza e dignità. Era il ruggito di un leone, che segnava l’alba di una nuova fase nella diffusione della Legge. I membri espressero con i loro applausi il desiderio di prendere parte all’impresa. Fu il momento di una nuova partenza, il momento in cui il vascello della Soka Gakkai prendeva il largo per affrontare il vasto oceano della pace mondiale e della felicità del genere umano.
    Fu una celebrazione di giubilo, che segnò l’avvio di un viaggio glorioso verso il nuovo secolo. Shin’ichi si sentiva il cuore puro come il cielo sereno. L’animo combattivo e il senso di missione ardevano dentro il suo cuore e lo illuminavano di una luce dorata.

    Dedicato al mio maestro, Josei Toda
    Il suo discepolo, Daisaku Ikeda

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