«Avanzare con corpo e mente danzando con gioia: questo è lo spirito dello sviluppo dinamico». In questo saggio molti sono gli spunti per approfondire il tema del 2015, “Anno dello sviluppo dinamico nella nuova era di kosen-rufu nel mondo”
Il primo giorno dell’anno
possiate accumulare buona fortuna
durante tutto l’anno che verrà.
Ricordo che anche il 1961 – l’anno successivo alla mia nomina a presidente della Soka Gakkai – fu dichiarato “Anno dello sviluppo dinamico”. Nel gennaio di quell’anno partii per un viaggio in Asia che prevedeva visite a Hong Kong, India e Thailandia.
Nichiren Daishonin scrive: «La luna appare a ovest e getta la sua luce verso est, mentre il sole sorge a est e proietta i suoi raggi verso ovest. Lo stesso è vero per il Buddismo. Nel Primo e nel Medio giorno della Legge si diffuse da ovest a est, ma nell’Ultimo giorno si propagherà da est verso ovest» (RSND, 1, 355). Ero profondamente convinto che, proprio come viene predetto in questo brano, la luce della pace e della felicità del Buddismo del sole avrebbe brillato sulle persone di tutta l’Asia. E fu con questa ferma convinzione che intrapresi il compito di aprire il sentiero della trasmissione del Buddismo verso Occidente.
Ora, un altro anno dello “sviluppo dinamico” (giapp. yakushin) è cominciato. Il carattere cinese yaku, qui tradotto come “dinamico,” significa anche “saltare,” “balzare” o “danzare.” Avanzare con corpo e mente danzando con gioia: questo è lo spirito dello sviluppo dinamico, o del progresso. Inoltre, uno dei due elementi che compongono il carattere cinese yaku significa “piede” o “gamba.” Avere un fondamento solido su cui stare in piedi ci dà una forza smisurata. Questo fondamento consiste di elementi come la nostra famiglia, la comunità, il posto di lavoro o la scuola, che formano il ricco broccato della vita costituito da innumerevoli fili di relazioni umane che si intrecciano gli uni con gli altri. Si dice che il secondo elemento che compone il carattere cinese yaku derivi dall’immagine di un uccello che sbatte le ali mentre si prepara a spiccare il volo. Possa ciascuno di voi spalancare le ali e volare liberamente sul palcoscenico della propria missione. Spero che darete prova concreta dello sviluppo dinamico nelle vostre vite, basato sulla recitazione di un Daimoku vibrante.
Scrive il Daishonin: «Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (RSND, 1, 992). Sto praticando con tutto il mio cuore con questa preghiera: «Possano grandi moltitudini di persone capaci continuare a emergere dalla nostra giovanile Soka Gakkai per aprire come pionieri nuove frontiere di kosen-rufu con sempre maggior vigore ed energia!».
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Nel mio dialogo con Arnold J. Toynbee (1889-1975), uno dei più grandi storici del ventesimo secolo, abbiamo discusso di come la religione possa essere il fondamento di una filosofia di coesistenza che infonda nuova vita alla civiltà e permetta all’umanità di affrontare e superare i mali che ne minacciano l’esistenza. In particolare, secondo Toynbee il Buddismo Mahayana possiede un grande potenziale in questo senso.
In un periodo di oscurità e confusione, il mondo ha disperatamente bisogno di una potente filosofia di vita che sia fonte di ispirazione. Ha anche bisogno di individui capaci, dotati di integrità e princìpi incrollabili, e della solidarietà di comuni cittadini coscienziosi uniti da profondi legami di fiducia. Secondo Toynbee la Soka Gakkai, con la sua filosofia senza pari, le sue persone capaci e la sua solidarietà, è una speranza per l’umanità. I tempi ci richiedono di dimostrare il vero valore della nostra organizzazione con una determinazione più forte che mai.
Toynbee sosteneva che la fioritura delle civiltà dipende essenzialmente da un energico spirito di sviluppo. In altre parole, la crescita si trova nel dinamico ciclo di rispondere efficacemente a una sfida e poi affrontarne subito un’altra. Tutte le civiltà, disse Toynbee, dopo aver affrontato e superato con successo una sfida, tendono alla stagnazione. Una civiltà continuerà a esistere, secondo lui, se ha la forza vitale di rompere la stagnazione e continuare a progredire. Sotto la guida dei primi tre presidenti, la Soka Gakkai ha ottenuto strepitose vittorie nella lotta degli ultimi ottant’anni. Ora, mirando al centesimo anniversario (nel 2030), realizziamo uno sviluppo dinamico ancora maggiore. Il nostro slancio di oggi aprirà la strada per kosen-rufu fino all’infinito futuro.
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Nel gennaio 2011 ricorreva il cinquantesimo anniversario dell’elezione del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy (1917-1963). Nonostante molte difficoltà attendessero la sua nuova squadra di governo, il presidente, allora quarantatreenne, nel suo discorso di insediamento disse: «Tuttavia, mettiamoci all’opera».
Quando era più giovane, il presidente Kennedy scrisse che il coraggio è «la più ammirevole delle virtù umane».
Il coraggio di non cedere alle pressioni, il coraggio di alzarsi da soli, il coraggio di mantenere la determinazione, il coraggio di guardare nella profondità del proprio cuore e affrontare la propria codardia e arroganza, il coraggio di sfidare le difficoltà: chi lo possiede è un vero vincitore.
I nostri membri, mentre si sostengono a vicenda con calore, sfidano problemi e ostacoli proprio con questo coraggio assoluto giorno dopo giorno, anno dopo anno, perseverando verso il grande sogno di kosen-rufu.
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Qual è la forza che ci permette di superare le avversità e vivere lo sviluppo dinamico? In una lettera a Nichimyo il Daishonin scrive: «La tua fede nel passato è stata ammirevole, ma ora devi rafforzarla più che mai» (RSND, 1, 546). Tre anni prima Nichimyo aveva intrapreso un lungo e pericoloso viaggio da Kamakura per far visita al Daishonin in esilio a Sado, portando con sé la sua bambina. In quell’occasione, il Daishonin lodò i suoi coraggiosi sforzi dicendo: «Tu sei la più grande devota del Sutra del Loto fra tutte le donne del Giappone» (RSND, 1, 289). Tuttavia, egli le ribadisce che deve rafforzare la sua fede “più che mai”. Questo è il rigoroso sentiero di maestro e discepolo. Il Daishonin dà questa guida severa perché più rafforziamo la nostra fede, più sarà forte la protezione delle divinità celesti, le funzioni protettrici dell’universo.
Nella stessa lettera scrive ancora: «Non occorre andare lontano per trovare un esempio: benché in Giappone tutti senza eccezione, dal governante alla gente comune, abbiano cercato di farmi del male, io sono sopravvissuto fino a oggi perché, nonostante fossi solo, la mia fede nel Sutra del Loto è salda» (RSND, 1, 546).
Il Daishonin fu calunniato e attaccato da persone di tutto il paese e la sua vita era costantemente in pericolo. Pur essendo solo, trionfò sulla valanga di persecuzioni che lo colpirono. Fu in grado di farlo, egli dice, grazie alla sua “salda fede”. Le sue parole sono un’esortazione ai discepoli affinché seguano il suo esempio e lottino con lo stesso spirito.
Avendo direttamente ereditato lo spirito di Nichiren Daishonin, i membri della Divisione donne hanno continuato a rafforzare la loro fede “più che mai”, lavorando per kosen-rufu insieme ai primi tre presidenti della Soka Gakkai.
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Nel 1951 ho passato un Capodanno di grande avversità, sconfortante come una bufera di neve. La situazione degli affari del mio maestro andava di male in peggio. Stavamo affrontando la crisi più grave fino a quel momento. Solo io rimasi al fianco di Toda in quel frangente, facendo tutto il possibile per sostenerlo e assisterlo. Mi rifiutai di arrendermi alla disperazione o di essere sconfitto dalle difficoltà che mi si paravano davanti. Rinnovai la mia determinazione di combattere e, quando lo feci, un barlume di luce dell’alba spuntò nel mio cuore. In quel periodo scrissi una poesia:
Ho fede,
e mentre lotto duramente per la sopravvivenza,
posso sforzarmi, mantenendo la mia purezza,
conducendo una vita vittoriosa.
[…]
Ho fede,
anche in una società piena di contraddizioni e di follia,
posso avanzare audacemente, fiducioso nella Legge di causa ed effetto.
D. Ikeda, Diario giovanile (1949-1955), esperia, 2002, pag. 101
I giovani che mantengono la fede nella Legge mistica – la strategia che permette loro di far emergere il grado più alto di umanità e la più grande forza possibile – non hanno nulla da temere. Gli individui coraggiosi, che fanno del sommo legame tra maestro e discepolo il proprio fondamento per tutta la vita, sono i veri successori. Attraverso di loro, l’eredità spirituale di maestro e discepolo, che è la chiave per la vittoria eterna e lo sviluppo del nostro movimento, scorrerà nel futuro.
Membri della Divisione giovani uomini, campioni nel refutare l’erroneo e rivelare il vero! Membri della Divisione giovani donne, costruttrici della rete Kayo-kai, dotate di cuore puro, ispirazione splendente e speranza. Membri della Divisione studenti, che riuniscono il mondo attraverso il potere dell’intelletto e della saggezza! Membri della Divisione futuro, che offrono una luminosa promessa per il secolo dell’umanità! A tutti voi, miei giovani successori, affido l’essenza della pratica che ho ereditato dal mio maestro e che ho portato avanti fedelmente in questi sessant’anni.
Spero che perseveriate con coraggio e vigore sul sentiero che porta al centenario della Soka Gakkai nello spirito della non dualità di maestro e discepolo e della fede per la vittoria assoluta. Conto su di voi affinché proteggiate e continuiate a sviluppare la nobile cittadella Soka che i vostri genitori e innumerevoli persone comuni hanno costruito.
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Il grande medico e insegnante canadese Sir William Osler (1849-1919) scrisse della sua buona fortuna nell’aver avuto “una lunga serie di allievi devoti”, aggiungendo che il loro successo nella vita era il suo speciale orgoglio. La più grande fonte di orgoglio dei veri maestri è la crescita e lo sviluppo dei loro studenti o discepoli, le meravigliose vittorie e conquiste dei loro giovani successori. Far crescere le persone vuol dire creare il futuro.
Il presidente fondatore della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi osservò: «La radice delle difficoltà che dobbiamo affrontare oggi in ogni settore della società si trova solamente nella mancanza di persone capaci». Sulla base di questa convinzione, egli cominciò a formare persone capaci in grado di creare valore senza limiti.
Il Sutra del Loto descrive i Bodhisattva della Terra come “un tesoro tra gli uomini” (SDL, 290 [305]). Tesori umani dotati di potenziale infinito vivono in tutti i luoghi. Queste persone certamente appariranno in numero crescente nel nostro movimento. La preghiera è la chiave per trovarle e farle crescere. Dobbiamo recitare davanti al Gohonzon con il desiderio ardente e sincero di farle crescere affinché diventino persone in grado di dare meravigliosi contributi per kosen-rufu.
In una lettera di incoraggiamento a Shijo Kingo, il Daishonin scrive: «Ho pregato per te senza sosta il Sutra del Loto, il Budda Shakyamuni e il dio del sole, perché credo che tu sia la persona che può ereditare lo spirito del Sutra del Loto» (RSND, 1, 746). Il Daishonin amava ciascuno dei suoi discepoli e recitava con tutto il cuore per la loro felicità e benessere. Lottiamo con sincerità, nello spirito del Daishonin, per dedicarci alla felicità dei nostri compagni di fede, specialmente i giovani.
Tutti noi abbiamo la missione di svolgere un ruolo attivo per kosen-rufu, facendo emergere il potere della Legge mistica in questa esistenza per trasformare il nostro karma e conseguire una condizione di felicità suprema. Tutti noi siamo Bodhisattva della Terra che hanno scelto di nascere in quest’epoca malvagia dell’Ultimo giorno della Legge per tenere fede al nostro voto per kosen-rufu. E ciascuno di noi, senza eccezione, ha una missione incredibilmente nobile, che è sua e solo sua.
Spero che tutti voi diventiate buoni amici per gli altri, dimostrando affetto, sostegno e premura, e che incoraggerete e sosterrete in particolare i più giovani nella fede ancora più calorosamente di come siete stati incoraggiati voi. Spero che lavorerete personalmente per far crescere persone che “possano ereditare lo spirito del Sutra del Loto”. Dedicarsi alla felicità dei compagni di fede significa dedicarsi a kosen-rufu e al Budda.
Innanzitutto alzatevi da soli, poi fate crescere persone capaci e andate avanti insieme a loro. Persone veramente affidabili sicuramente appariranno, una dopo l’altra, sul palcoscenico di kosen-rufu che state contribuendo a costruire e su cui state mettendo in scena il vostro coraggioso spettacolo di vittoria.
Adorniamo
quest’anno di trionfi,
maestro e discepolo uniti
come una cosa sola.
1 gennaio 2011