Come unire il carcere, il Buddismo e l’arte? I detenuti del carcere milanese di Opera ci sono riusciti creando dei musical sulla storia del Buddismo: una prova concreta straordinaria di trasformazione interiore e di amore per la vita, per chi, come loro, ha un “fine pena: mai”
Le cause che ci hanno portato a indirizzare la nostra missione nella direzione del bene e di un personale riscatto sociale sono riconducibili all’incontro con Isabella, nostra compagna di fede, che ha deciso di dedicare le sue energie verso chi è profondamente intrappolato nell’oscurità.
Queste persone siamo noi, detenuti di Alta Sicurezza del carcere di Milano-Opera per reati gravissimi. Solo il recupero dell’autostima poteva farci diventare quelli che siamo oggi, pionieri della nostra vita. I nostri nomi sono Nicola, Roberto, Mario, Franco, Alì, Giuseppe, Richard, Salvatore e Rosario.
Isabella Biffi, in arte Isabeau, nel 2007 si è catapultata con grande determinazione in un mondo dentro il mondo. Ha sradicato pian piano la nostra negatività trasformandola in una benefica medicina; ci ha donato il Buddismo di Nichiren Daishonin in maniera delicata, utilizzando l’arte.
Grazie a questa meravigliosa pratica i nostri cuori hanno ripreso a battere in una direzione che dovrebbe essere naturale: donare e ricevere amore per la vita, l’unico bene prezioso che molte volte, per stupidità o per mancanza di una guida, svalutiamo o abbiamo svalutato.
Abbiamo imparato a credere che la sofferenza, se vissuta nella sua interezza, è un’opportunità di conoscenza e apprezzamento della vita, come insegna il presidente Ikeda; la compassione che si riesce ad acquisire dalle esperienze ci dà gli strumenti per porre cause positive e degne di rispetto.
Grazie a Isa e al sostegno di tanti membri della famiglia Soka, abbiamo formato un gruppo dedito a rappresentazioni di musical, tutti basati sugli scritti dei tre maestri e inerenti alla storia del Buddismo.
In sette anni di attività in carcere siamo riusciti a portare in scena molti spettacoli: I dieci mondi, Merry Christmas, La luna sulla capitale; a quest’ultimo siamo particolarmente legati perché, grazie ai contenuti e alla sua bellezza, i magistrati, il provveditorato e il direttore hanno ritenuto potesse debuttare al Teatro Arcimboldi di Milano il 9 maggio 2011, garantendoci per un giorno il sapore della “libertà”. Abbiamo vissuto, quel giorno, la gioia di trasformare l’impossibile in possibile… non possiamo che ringraziare il nostro maestro!
Oggi siamo arrivati a realizzare una grande produzione: Siddharta the Musical, il cui intento è quello di arrivare al cuore delle persone facendo conoscere la storia del Budda Shakyamuni.
Sappiamo che non è semplice, soprattutto in tempi difficili come questi, ma la nostra determinazione e il credere nelle proprie capacità non hanno limiti.
Vogliamo ringraziare tutti per il sostegno che ci è stato dato, un grazie meraviglioso anche allo splendido castello di kosen-rufu nato a Milano (Centro culturale Ikeda di Milano per la pace, Corsico).
Grazie al maestro Ikeda e ai suoi insegnamenti che ogni giorno ci impegniamo a mettere in pratica, e grazie alle riunioni di discussione che da fine novembre si svolgono ogni sabato in un’aula del carcere.
Dedichiamo a sensei e a tutti i membri della Soka Gakkai la nostra rinascita. Vi aspettiamo da maggio in un grande teatro a Milano, fuori da queste mura. Ma questa sarà una nuova storia tutta da raccontare.