Terza conferenza per la pace delle donne Soka. Quando dedichiamo la nostra vita al grande voto della propagazione della Legge mistica, possiamo superare qualunque sofferenza di nascita, invecchiamento, malattia e morte, trasformare il nostro karma in missione, incoraggiare gli altri e avanzare insieme verso il conseguimento della Buddità in questa esistenza
Questa mattina, dopo aver fatto Gongyo, mia moglie e io ci siamo soffermati a pensare quanto si sarebbe rallegrato Toda nel vedere così tante meravigliose leader di kosen-rufu, donne e giovani donne provenienti da tutto il mondo per partecipare a questa solenne e luminosa conferenza per la pace mondiale!
Sono trascorsi sessantacinque anni da quando il nostro maestro Toda fondò le Divisioni donne e giovani donne. Congratulazioni a tutte voi, e grazie per il vostro impegno e la vostra dedizione!
Nichiren Daishonin, in una lettera indirizzata a una discepola che da Kamakura aveva compiuto il lungo e pericoloso viaggio fino all’isola di Sado, dove lui si trovava in esilio, scrive: «Non ho mai udito di una donna che abbia percorso mille ri alla ricerca del Buddismo [come hai fatto tu]» (RSND, 1, 288). E prosegue lodandola: «Tu sei la piu grande devota del Sutra del Loto fra tutte le donne del Giappone» (Ibidem, 289). Il Daishonin sta sicuramente ammirando ciascuna di voi, nobili e preziose pioniere di kosen-rufu nel mondo che avete percorso distanze paragonabili a mille ri, vi sta elogiando come “le più grandi devote del Sutra del Loto fra tutte le donne del mondo”!
Oggi, 3 novembre, in Giappone è il giorno della cultura Soka. A voi che state diffondendo nella società globale la luce di una cultura di pace, desidero offrire tre linee guida come incoraggiamento.
1. Che il sorriso delle donne Soka sia il volto del ventunesimo secolo!
Mia moglie e io abbiamo stretto una profonda amicizia con Mikhail Gorbaciov, l’ex presidente dell’Unione Sovietica che svolse un ruolo cruciale nel porre fine alla Guerra Fredda, e con sua moglie Raissa (1932-1999). Nel secondo dialogo che abbiamo pubblicato insieme, Gorbaciov e io parlammo della scrittrice bielorussa Svetlana Alexievich. Il titolo di una delle sue opere più note è davvero esplicito: La guerra non ha il volto di una donna; Gorbaciov osservò che «la guerra non ha neanche il volto di un bambino».
Come persone di una generazione che ha visto i bambini defraudati della loro infanzia felice e le donne sopraffatte da pianti disperati a causa della guerra, la nostra ardente determinazione è di trasformare assolutamente questa tragica storia che ha portato a mietere la maggior parte delle vittime tra donne e bambini. La guerra non ha il volto né di una donna, né di un bambino.
Il Daishonin afferma: «La fortuna e la saggezza del mondo oggettivo e del mondo soggettivo [cioè della vita e del suo ambiente] sono sconfinate. Nam-myoho-renge-kyo possiede questi due elementi di fortuna e saggezza» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 124, 59). La Legge mistica è la sorgente di incommensurabili fortuna e saggezza. Coloro che recitano Nam-myoho-renge-kyo, con il sorriso luminoso di chi assapora “la più grande di tutte le gioie” potranno diffondere illimitatamente la luce della fortuna e della saggezza tra le persone con cui condividono legami e nell’ambiente che li circonda.
Il giorno del nostro matrimonio (maggio 1952), il maestro Toda diede la seguente guida a mia moglie: «Non dimenticare mai di continuare a sorridere, qualunque cosa accada!». In tutte le grandi e turbolente sfide che abbiamo intrapreso per kosen-rufu, mia moglie Kaneko, insieme a tutte voi preziose compagne di fede, ha sempre tenacemente seguito questa guida.
I lettori del giornale Seikyo, della rivista SGI Graphic e delle pubblicazioni della SGI dei vari paesi, all’interno e all’esterno della nostra organizzazione, si meravigliano del sorriso pieno di vitalità dei membri della famiglia Soka ritratti in queste pagine. Questo “vero aspetto” (nyo ze so) dei nostri compagni di fede è la chiara dimostrazione della loro rivoluzione umana. Il Daishonin scrive: «Considera allo stesso modo sofferenza e gioia, e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 607). Come indicano le auree parole del Gosho, recitate Daimoku con forza, fino in fondo, unitevi in una rete di donne dai volti sorridenti e risplendete! I vostri sorrisi saranno il volto della pace del ventunesimo secolo.
2. Infondete nel cuore di tutti gli esseri umani la sinfonia di itai doshin.
È stato appena pubblicato in Giappone il mio dialogo con l’educatrice indiana Bharati Mukherjee (1942-2013), che fu vice direttore dell’Università Rabindra Bharati. Nel libro intitolato Verso un secolo di felicità per tutti, afferma con decisione: «Contrariamente al conflitto, all’esclusione e alla forza, che sono i tratti caratteristici della psicologia maschile, le donne sono naturalmente orientate verso i valori di unità, armonia e coesistenza creativa». Mukherjee crede fermamente che grazie a queste caratteristiche delle donne sia possibile costruire la pace e una civiltà globale.
In un Gosho rivolto ad alcune discepole, il Daishonin scrive: «Dal momento che voi due avete la stessa mente, fatevi leggere questa lettera da qualcuno e ascoltatela insieme» (RSND, 1, 529), e ancora: «Questa lettera dovrebbe essere sempre letta insieme» (RSND, 2, 566).
Non c’è nulla di più bello e nobile dell’armoniosa amicizia creata dalle donne quando si riuniscono, anche in poche, per studiare insieme la filosofia buddista della dignità della vita coltivando buoni rapporti tra loro e avanzando nello spirito di itai-doshin (diversi corpi, stessa mente). Anche se la società attuale, dominata dagli uomini, è caratterizzata dal contrasto e dalla disarmonia, vi chiedo di avvolgerla con la sinfonia di itai-doshin, forte e coinvolgente, attraverso il lavoro di squadra delle donne Soka di cui questa conferenza per la pace è un esempio.
3. Unitevi insieme nella “danza della vita” godendo di buona salute e longevità.
Rivolto a una donna che lottava con la malattia, Nichiren Daishonin scrive: «Quando io pregai per mia madre, non solo ella guarì dalla sua malattia, ma la sua vita fu prolungata di quattro anni. Ora anche tu ti sei ammalata e, come donna, è più che mai opportuno che tu cerchi di credere fermamente nel Sutra del Loto e vedere cosa farà per te» (RSND, 1, 847). Il Daishonin nutriva particolare affetto e compassione per le sue discepole, e spiegava il principio buddista del prolungamento della vita trasmettendo loro la fede per vivere a lungo e in buona salute.
Non dimenticherò mai una delle nostre pioniere della Divisione donne del “Kansai sempre vittorioso” che ha contribuito enormemente allo sviluppo del nostro movimento e che, in occasione del suo centesimo compleanno, ha detto con un sorriso: «Tutti noi abbiamo portato avanti kosen-rufu in una terra arroccata nelle sue vecchie credenze e tradizioni, lottando contro l’incomprensione di chi ci stava intorno. Abbiamo affrontato molte bufere prima di poter accogliere la primavera. È stata dura, ma ci siamo divertiti!». Per lei era fonte di gioia e di orgoglio vegliare sulla crescita di giovani successori che emergevano sempre più numerosi, proteggendoli e continuando a recitare Daimoku per tutti fino alla fine dei suoi giorni.
Quando dedichiamo la nostra vita al grande voto della propagazione della Legge mistica, possiamo superare qualunque sofferenza di nascita, invecchiamento, malattia e morte, trasformare il nostro karma in missione, incoraggiare gli altri e avanzare insieme verso il conseguimento della Buddità in questa esistenza.
Le donne che hanno agito in questo modo sono come regine, seppur senza corona; sono le madri di kosen-rufu che hanno portato la speranza a un numero infinito di persone attraverso il loro comportamento basato su sforzi semplici e spontanei. Seguendo il loro esempio, noi membri della famiglia Soka uniamoci insieme nella “danza della vita” pervasa delle quattro nobili virtù di eternità, felicità, vero io e purezza, e creiamo un possente flusso di valorosi Bodhisattva della Terra che continui a scorrere per l’infinito futuro. Anche oggi siate piene di vitalità! In allegria, con ottimismo e spirito sempre più giovane, avanziamo tenendoci per mano con le donne sagge e forti di tutto il mondo, verso un futuro felice per il genere umano, facendo risplendere la luce di una cultura di pace!
Con le mani giunte in segno di profondo rispetto, mia moglie e io continuiamo a pregare con forte determinazione per la vostra salute e longevità, e per la vittoria assoluta delle vostre famiglie.
3 novembre 2016
(traduzione di Marialuisa Cellerino)