I giovani uomini e il Gosho
di Daniele Santi, responsabile nazionale dei giovani uomini
Abbracciando il più nobile degli ideali (la pace nel mondo attraverso la diffusione dell’umanesimo buddista) – in quanto discepoli di Ikeda – noi giovani uomini nel 2017 ci impegneremo prima di tutto nello studio del Gosho per poter infondere in tutte le persone che incontreremo la luce della speranza basata sulla filosofia della sacralità della vita.
La pubblicazione della rubrica “I giovani uomini e il Gosho” su ilvolocontinuo.it è un espediente per ricordarci la nostra missione di utilizzare le parole per incoraggiare gli altri e per «trasformare la disperazione in speranza, il dolore in gioia, il senso di impotenza in coraggio, per passare da “una vita in cui si piange per il proprio karma” a “una vita in cui si vive per realizzare la propria missione” rivitalizzando se stessi e gli altri» (BS, 179, 3).
Pertanto metteremo in pratica le seguenti parole del presidente Ikeda quotidianamente: «In quanto buddisti ci basiamo sulla convinzione di non poter costruire a nessun costo la propria felicità sull’infelicità altrui e lavoriamo per realizzare una società colma del massimo bene, incoraggiando gli amici che soffrono con il comune scopo della felicità di ognuno e del raggiungimento della massima condizione vitale di esseri umani. Ciò è a tutti gli effetti la manifestazione dello spirito compassionevole del Buddismo, il forte richiamo che emerge dalla profondità della nostra vita. Come precursori nella lotta attraverso la parola, la vostra missione è veramente grande» (Ibidem).
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Studiate la suprema filosofia della vita
di Elena Battistini, responsabile nazionale delle giovani donne
Il 18 novembre è ripartita per il secondo anno la campagna di studio “Studiate la suprema filosofia della vita” che ha visto sfidarsi per dodici mesi il gruppo Ikeda Kayo-kai nella lettura dei trenta Gosho indicati come fondamentali da sensei per le giovani donne. Come l’anno passato lo scopo di questa campagna è quello di fare dello studio del Gosho la base della propria fede. Non prevede attività specifiche, a meno che esse non nascano in modo spontaneo, ma l’esercizio alla lettura quotidiana “anche di un solo rigo o un solo verso” in spirito di unità con le altre giovani donne e senza che questa si sostituisca allo studio mensile.
A dare il ritmo allo studio una rubrica sul Volo Continuo che ci permette di avanzare tutte insieme.
Recentemente sensei ha ribadito la difficoltà di rimanere saldi in un’epoca tanto turbolenta come quella attuale e l’importanza di unirsi fra compagni di fede facendo dello studio buddista il pilastro attorno al quale costruire la propria solida identità: «Nel Gosho è riportato il seguente passo: “[…] dovete leggere fra di voi questa lettera e prestare ascolto. In questa epoca impura, dovete sempre parlare fra di voi e non smettere mai di pregare per la prossima vita” (RSND, 1, 399). Proprio perché viviamo in un’epoca impura e turbolenta è importante frequentare giovani animati da spirito di ricerca, impegnati ad approfondire la concezione buddista della dignità della vita. Da questo emergerà gioia e coraggio e si apriranno le porte per un futuro di speranza» (ilvolocontinuo.it).
Col desiderio di mettere in pratica lo spirito di non dualità di maestro e discepolo e realizzare vite vittoriose libere dal rimpianto, rilanciamo anche quest’anno la sfida di forgiare la nostra fede entrando in risonanza con lo spirito indomito del Daishonin attraverso i suoi scritti, con la speranza che questa diventi la nostra tradizione e il Gosho il pilastro eterno del cuore delle giovani donne.