Il 2 ottobre il capitolo Girasole di Bologna ha organizzato una giornata in cui, a partire dalle esperienze di fede e approfondendo insieme i contenuti del corso di studio europeo di agosto 2016, tutti felici di partecipare, hanno rilanciato verso la fine dell’anno e oltre
La Soka Gakkai siamo noi
Come mai avete organizzato questa giornata?
Sonia (responsabile giovani donne): Grazie all’incoraggiamento del direttore generale Tamotsu Nakajima, che ci ha esortato a realizzare quest’anno corsi a livello di capitolo, ho iniziato subito a pensare come potevamo fare. Stavamo vivendo un periodo difficile: erano venuti a mancare dei compagni di fede e alcune persone avevano smesso di praticare.
Cristina (responsabile donne): Volevamo far rifiorire lo spirito della Soka Gakkai rafforzando i nostri legami. Questo è diventato l’obiettivo. Anche se all’inizio, vista la mia tendenza alla pigrizia, non avevo accolto l’idea con entusiasmo, mi sono lanciata in questa avventura con Sonia e Sabrina per fare qualcosa per la felicità di tutti i membri del capitolo!
Sabrina (responsabile donne): Il nostro capitolo è molto vasto e non tutti si conoscono. Volevamo vederci, unirci per trasmettere che la Soka Gakkai è una cosa reale, siamo noi.
Avete incontrato delle difficoltà nella preparazione?
Sabrina: Sì, soprattutto interiori: ho avuto un attimo di sbandamento quando abbiamo scritto a sensei. Sentivo che la mia paura era di non riuscire a mantenere la promessa fatta ma proprio questo mi ha spinto ad andare fino in fondo. È stato fondamentale questo incoraggiamento di sensei: «Shin’ichi Yamamoto continuò il suo discorso: “Non solo tra maestro e discepolo, ma anche tra compagni di fede, in una coppia o tra fratelli, condividendo sia i momenti di gioia che quelli di sofferenza, si rafforza l’unità tra esseri umani sprigionando una meravigliosa luce spirituale. Questo è il fattore principale della fratellanza, della forza dell’unità che caratterizza la Soka Gakkai”» (NR, 584, 20).
Cristina: Alla prima recitazione sembrava che ognuno recitasse Daimoku per conto suo. Poi ci siamo spronate a vicenda e abbiamo iniziato a recitare unite. Di solito i corsi sono sempre stati organizzati a livello nazionale o di regione. A un certo punto ci siamo resi conto che eravamo noi in prima linea. Avevamo promesso a sensei una grande vittoria e non potevamo fallire.
Chi ha contribuito all’organizzazione?
Cristina: Oltre a noi tre abbiamo coinvolto i responsabili di settore e di gruppo. È stata svolta anche un’attività dedicata agli otto bambini che la mattina hanno fatto Gongyo con noi. Due responsabili di gruppo, che lavorano professionalmente in questo ambito, hanno organizzato giochi a tema per loro.
Com’è stato preparare insieme, giovani e adulti, questa attività?
Sabrina: Sonia era quella più sul pezzo. Ha preso l’iniziativa di scrivere a sensei. Quello che per noi era a livello teorico lei l’ha tradotto in azione.
Sonia: È bello fare attività insieme: grazie alla loro saggezza e lungimiranza mi hanno aiutata a riflettere su alcuni aspetti del corso a cui non avevo pensato.
Che cos’è cambiato nella vostra vita dopo il corso?
Cristina: Ho rafforzato lo spirito di determinare, di crederci fino in fondo e incoraggiare le persone a fare altrettanto. La gioia derivata dal corso è emersa anche nel mio lavoro portando tanta serenità. Ho riscoperto e pregato con un profondo senso di gratitudine verso sensei e la Soka Gakkai.
Sabrina: Ho sentito una gran gioia per il fatto che le persone fossero felici e rivitalizzate. Ho compreso l’importanza di dare più valore alla mia vita, di rispettarmi ancora più profondamente e diventare più forte.
Sonia: Io ho approfondito l’importanza dell’unità, di cos’è la Soka Gakkai e di quanto sensei tenga a noi. La mia tendenza è di temporeggiare. Grazie a questo corso mi sono allenata ad agire tempestivamente e ora lo sto riportando nella mia vita. Ho capito qual è il mio sogno in ambito lavorativo e ho realizzato una famiglia armoniosa: il mio papà dopo un anno ha accettato la mia compagna e abbiamo passato una bellissima serata tutti insieme.
Obiettivi per il futuro?
Cristina: Abbiamo l’obiettivo di far emergere tanti successori e tanti nuovi giovani entro la fine del 2016.
Sonia: Sì, e per gennaio organizzare un altro corso di capitolo per ospiti e principianti.
Sabrina: Allora scriviamo subito a sensei! È stato bello ricevere i suoi messaggi. Mi è arrivato tutto il suo cuore, il suo desiderio di vederci felici. Mi unisco a Sonia e Cristina per realizzare una bella crescita nelle nostre vite e nel movimento di kosen-rufu insieme a tutti i membri del nostro capitolo.