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L'amicizia è un tesoro prezioso - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:01

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L’amicizia è un tesoro prezioso

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Con il sostegno degli amici potete realizzare cose alle quali magari avreste rinunciato da tempo se le aveste affrontate da soli. Forse alcuni di voi hanno letto Anna dai capelli rossi, La protagonista della storia è un’orfana di nome Anna, che viene descritta con i capelli rossi e un mare di lentiggini. Le persone a volte le rivolgono commenti offensivi. Eppure Anna ha uno spirito imbattibile. Qualunque difficoltà incontri rimane allegra e forte, dispiegando le ali della sua immaginazione.
Brillando di uno spirito luminoso, ovunque vada è sempre circondata da amici sorridenti. Anna ama ognuna di queste persone preziose e osserva tra sé: «Ci sono così tante cose su cui riflettere e decidere, quando inizi a crescere… ma dato che ho amici così speciali, dovrei crescere con successo». […]
Come dice il proverbio, l’amicizia raddoppia la gioia e dimezza il dolore. […] Gli amici e l’amicizia rendono divertente la vita e le regalano più significato e valore. […] Chi di voi fa il suo ingresso alle medie forse sentirà un po’ di ansia, perché troverà nuovi compagni che provengono da altre scuole elementari. Permettetemi di offrirvi un utile suggerimento per farvi nuovi amici: siate voi i primi a salutare e a parlare con gli altri. […] Sarete sicuramente capaci di farvi degli amici finché avrete il coraggio di parlare con gli altri tenendo presente che sono persone proprio come voi, anche se le incontrate per la prima volta. (1 marzo 2014)

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Il melograno
di Daisaku Ikeda

Quando ero un ragazzo, nel giardino di casa c’era un melograno. Aveva un tronco nodoso e quando arrivava la stagione delle piogge produceva fiori di un rosso straordinario e lucide foglie verde scuro. In autunno non vedevamo l’ora di mangiare i suoi frutti, dolci e asprigni allo stesso tempo.
Da bambino mi ammalavo spesso e una volta, in particolare, mi venne all’improvviso la febbre alta e fui costretto a letto: avevo una polmonite. Alla fine, quando mi fui ripreso, mia madre mi disse: «Guarda quel melograno in giardino! Dicono che l’aria di mare e il terreno sabbioso non siano adatti alla crescita delle piante, eppure quel melograno continua a dare frutti, anno dopo anno. Anche se ora non sei molto forte, sono sicura che un giorno anche tu, crescendo, diventerai solido e robusto».
La nostra casa di allora era a meno di dieci minuti dal mare, ma il melograno era riuscito a mettere radici profonde anche nel terreno sabbioso.
L’immagine di quell’albero robusto è incisa nella mia memoria insieme alla dolce voce di mia madre. Da allora, ho lottato per mantenere fede alla promessa di diventare più forte e di condurre una vita sana, in modo che mia madre non dovesse più preoccuparsi per me. (1 giugno 2012)

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La mia esperienza
Giulia, 11 anni

Quando ero piccola mi piaceva il suono del Daimoku e della campana e quando c’era riunione a casa nostra facevo praticare anche i miei peluche, così forse anche loro si sentivano più felici. Quest’anno ho sentito il desiderio di praticare e ho chiesto a mia mamma di portarmi alla prima riunione, così ho trovato il gruppo di cui faccio parte: i giovani Futuro. Mi sentivo così felice che ho deciso di continuare ad andare. Ho cominciato anche a incoraggiare una mia amica che vedo nelle vacanze estive, a cui voglio davvero tanto bene ma che ha tanti problemi, e così a ogni riunione praticavo per lei. La sua grandissima infelicità è sparita grazie a me che la chiamavo tutti i giorni e le mandavo gli incoraggiamenti di sensei. Anche a scuola ho cominciato a parlare a tutti del Buddismo e un giorno l’insegnante mi ha chiesto di spiegarlo in classe. Tutti i miei compagni ascoltavano attentamente. Sono volate tantissime domande e io ho dato un sacco di risposte. Via via il loro interesse cresceva, anche in quelli che mi stanno meno simpatici, e nei loro occhi vedevo una luce nuova piena di simpatia nei miei confronti. Finita l’ora, come argomento svolto l’insegnante ha scritto: “Lezione sul Buddismo dell’alunna Giulia”. Piena di felicità dopo la scuola ho raccontato tutto al mio gruppo e a mia madre, che era orgogliosissima di quello che avevo fatto. Dopo ho continuato a praticare ma mia nonna e mio padre che sono cattolici hanno cominciato a dirmi che prendevo troppo sul serio il Buddismo, che esiste qualcosa di più grande… Ma in fondo anch’io posso diventare “grande” con la pratica, anch’io posso rendere felici le persone, posso fare qualcosa che è molto più grande di me perché, come dice sensei: «La gioventù ha uno splendore ineguagliabile».

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