Nell’epoca in cui il mio maestro Josei Toda assunse l’incarico di secondo presidente della Soka Gakkai, leggevamo spesso insieme uno scritto di Nichiren Daishonin, Sul rimproverare Hachiman. In questa lettera egli descrive le battaglie intraprese per propagare la Legge mistica dopo la proclamazione del suo insegnamento: «Io, Nichiren, non ho fatto altro che adoperarmi per mettere i cinque o sette caratteri di Myoho-renge-kyo in bocca a tutti gli esseri viventi del paese del Giappone. Così facendo ho dimostrato la compassione di una madre che si adopera per mettere il latte in bocca al suo bambino» (RSND, 2, 865).
Proprio come scrive il Daishonin, le azioni dei Bodhisattva della Terra volte a diffondere la Legge mistica sono intrise della stessa compassione di una madre che ama e nutre la vita.
Non appena Toda ricevette il Joju Gohonzon della Soka Gakkai, la prima cosa che fece fu fondare la Divisione donne. La porta verso la realizzazione di “kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della grande Legge“ a cui questo Gohonzon è dedicato, è stata aperta dalla Divisione donne, che questo giugno celebra il suo sessantacinquesimo anniversario.
La forza propulsiva del nostro movimento della gente comune è lo spirito delle madri e di tutte le compagne di fede che si impegnano a far risplendere la loro vita e quella degli altri di suprema dignità. Ecco perché il nostro movimento è così forte, allegro e caloroso.
Le donne della SGI conducono una vita davvero intensa. Molte devono destreggiarsi tra lavoro, faccende domestiche ed educazione dei figli, occuparsi contemporaneamente della salute propria e della famiglia e spesso della cura di parenti malati o anziani, insieme ai tanti altri impegni della vita quotidiana. Come sono nobili e preziose queste donne che, pur dovendosi confrontare con le sfide di una società che invecchia rapidamente, continuano a dedicarsi con energia alle attività della Gakkai!
Ereditando la forza e l’ottimismo di quante si sono impegnate nei tempi pionieristici del nostro movimento, ora, nella nuova era di kosen-rufu nel mondo, le compagne di fede della Divisione donne, con rinnovata determinazione e fresca energia, fanno sbocciare meravigliosi fiori di fiducia e amicizia nelle rispettive comunità.
Per quanto difficile e gravosa sia la situazione che stanno affrontando, possono avere la certezza che ogni giorno in cui si dedicano alla causa di kosen-rufu accumulano benefici superiori a quelli di «cento anni di pratica nella Terra della Perfetta Beatitudine» (Ripagare i debiti di gratitudine, RSND, 1, 658).
Utilizzando una metafora, il Daishonin offrì questo forte incoraggiamento a una sua discepola (la monaca laica Myoho): «È come il caso dell’uomo che inciampa e cade al suolo, e si rialza in piedi appoggiandosi al suolo» (Come coloro che inizialmente aspirano alla via…, RSND, 1, 784).
Nel lungo viaggio della vita possono esserci momenti in cui cadiamo al suolo. Ma una caduta non significa la fine di tutto. Dobbiamo semplicemente rialzarci. La fede nella Legge mistica è la fonte di speranza che ci permette di farlo, e non c’è nessuno che incarni questa speranza incrollabile meglio delle donne Soka.
Inoltre il Daishonin dichiara: «Così, quando con la bocca recitiamo la mistica Legge, la nostra natura di Budda viene richiamata e immancabilmente emergerà. La natura di Budda di Brahma e di Shakra, richiamata, ci proteggerà e la natura di Budda dei Budda e dei bodhisattva, richiamata, gioirà» (Ibidem, 789).
Ovunque risuoni il Daimoku e riecheggino le voci incoraggianti delle nostre compagne di fede, si moltiplicano esperienze di gioia e rivitalizzazione senza limiti.
Un giorno, parlando con un gruppo di donne del Kansai “sempre vittorioso”, con cui per tanti anni avevo condiviso gioie e sofferenze nel portare avanti kosen-rufu, dissi: «Il cigno, che sembra nuotare con tanta grazia ed eleganza, in realtà sotto la superficie dell’acqua muove le zampe senza tregua».
Il nostro movimento per kosen-rufu progredisce grazie agli sforzi costanti che le donne vi dedicano giorno dopo giorno, spesso senza essere notate da nessuno. Non dimentichiamolo mai.
Rispondiamo alle loro preghiere e al loro impegno facendo crescere il maggior numero possibile di giovani Bodhisattva della Terra che contribuiranno alla felicità e alla pace dell’umanità: queste invincibili forze, che nella società dedicheranno i loro sforzi al bene della gente e alla difesa della giustizia, sono la chiave della vittoria per realizzare l’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Quest’anno ricorre il sessantacinquesimo anniversario della nostra Divisione donne, senza pari nel mondo. Festeggiamolo con un canto vittorioso di felicità che risuoni di gioia e allegria incontenibili!
Come il sole
che sorge nel cielo
le madri di kosen-rufu
brillano eternamente
di felicità e vittoria.
(traduzione di Marcella Morganti)