Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
La gratitudine - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:21

581

Stampa

La gratitudine

In queste pagine offriamo alcuni spunti per lo zadankai tra cui scegliere quali utilizzare, in modo creativo, per stimolare il desiderio di sperimentare la pratica buddista e lo scambio di esperienze. Continuate a mandarci i vostri suggerimenti scrivendo a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org

Dimensione del testo AA

In queste pagine offriamo alcuni spunti per lo zadankai tra cui scegliere quali utilizzare, in modo creativo, per stimolare il desiderio di sperimentare la pratica buddista e lo scambio di esperienze. Continuate a mandarci i vostri suggerimenti scrivendo a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org

Cosa si legge nel Gosho:

A maggior ragione chi si dedica al Buddismo non dovrebbe dimenticare i debiti di gratitudine verso i genitori, verso i maestri e verso il paese. Ma, per ripagare questi grandi debiti, deve assolutamente studiare e comprendere a fondo il Buddismo e diventare un sapiente.

da Ripagare i debiti di gratitudine (RSND, 1, 614)

Daisaku Ikeda commenta:

Sforzandomi con la ferma risolutezza di ripagare il profondo debito di gratitudine nei confronti del mio maestro Josei Toda, ho aperto la strada ad innumerevoli lotte per kosen-rufu. Il grande successo della campagna del 1952 nel capitolo di Kamata è stato il risultato del mio voto come discepolo di portare gioia al mio maestro.
Un cuore colmo di gratitudine è forte, profondo e ricco. Quando dedichiamo le nostre vite al sentiero di maestro e discepolo, facciamo emergere un potere infinito, oltrepassiamo i nostri limiti e riusciamo senz’altro in tutti i nostri sforzi.

• • •

Cosa si legge nel Gosho:

Se ora mi preoccupassi di risparmiare la mia vita, in quale futura esistenza conseguirei la Buddità? In quale futura esistenza sarei mai in grado di salvare i miei genitori e il mio maestro? Con questo pensiero costante, decisi d’iniziare a parlare chiaramente.

da Ripagare i debiti di gratitudine (RSND, 1, 650)

Daisaku Ikeda commenta:

Come membri della SGI che lottano per kosen-rufu, stiamo portando avanti oggi lo stesso spirito altruista dimostrato dal Daishonin a partire dalla proclamazione di Nam-myoho-renge-kyo. Impegnarsi per kosen-rufu può comportare molte difficoltà e i nostri tempi possono essere frenetici, ma non c’è altra strada per conseguire la Buddità in questa esistenza né altro modo per ripagare il debito di gratitudine verso i nostri insegnanti o maestri nel Buddismo e portare veri benefici ai nostri genitori. (NR, 511, 4)

• • •

La gratitudine è speranza
D. Ikeda, Insegnamenti per la vittoria basati sull’umanesimo, www.ilvolocontinuo.it

Riuscire a sentire il debito di gratitudine verso tutti coloro che ci sostengono in modo visibile e invisibile è la misura della profondità della nostra condizione vitale.
Dal punto di vista del Buddismo possiamo percepire i legami karmici umani come infiniti e incalcolabilmente ampi. Dedicarci a kosen-rufu è l’attività più nobile che possiamo fare per ripagare il debito di gratitudine verso il genere umano. Perciò basandoci sul voto del bodhisattva di salvare tutti coloro con cui creiamo dei legami, andiamo in mezzo alle persone, stiamo tra la gente.
Il mio maestro Toda disse: «Una persona è grande se, pur dimenticandosi di ciò che ha fatto per gli altri, non si dimentica per tutta la vita di ciò che gli altri hanno fatto per lei e cerca in tutti i modi di ripagare i debiti di gratitudine».
Una corona nobile e degna di rispetto brilla sulla testa di una persona che riconosce e vuole ripagare i debiti di gratitudine.
Anch’io insieme ai miei compagni di fede, ancora oggi, sto portando avanti la lotta per ripagare il grande debito di gratitudine verso il mio maestro Toda che mi ha insegnato la strada corretta per vivere. Il mio più grande orgoglio è che voi, miei successori, continuiate in questo cammino, poiché la strada maestra per ripagare i debiti di gratitudine è quella della propagazione e della vittoria di kosen-rufu.

• • •

Un semplice “grazie” può renderci felici
D. Ikeda, La saggezza per creare la pace, di prossima pubblicazione in BS, 178

Quando pronunciamo o udiamo la parola “grazie” la corazza cade dai nostri cuori e comunichiamo a un livello profondo. “Grazie” è l’essenza della nonviolenza. Contiene rispetto per l’altra persona e umiltà, ed è una profonda affermazione della vita. È dotata di positività, di allegro ottimismo e di forza. Una persona che può dire sinceramente grazie ha uno spirito sano e vitale; ogni volta che lo diciamo i nostri cuori risplendono e la forza vitale sgorga da dentro di noi.
La gratitudine e l’apprezzamento per l’infinito numero di persone e di cose che sostengono la nostra vita – questa consapevolezza, questo sentimento, questa gioia – attireranno una felicità ancor più grande. Piuttosto che essere grati perché siamo felici, è l’essere grati che di per sé ci rende felici. Inoltre recitare con gratitudine ci mette a ritmo con l’universo, indirizzando la nostra vita in una direzione positiva.
Quando non riusciamo a dire grazie, significa che la nostra crescita spirituale si è arrestata. Quando stiamo crescendo, riusciamo a vedere anche quanto gli altri sono meravigliosi. Quando smettiamo di migliorare noi stessi, riusciamo a vedere negli altri solo i difetti.
In famiglia, invece di cercare di cambiare la vostra compagna, il vostro compagno o i figli perché siano come voi volete, perché non cominciate con un semplice “grazie”?

• • •

L’ingrediente essenziale per accumulare fortuna
D. Ikeda, La nuova rivoluzione umana, cfr. NR 489

L’ingrediente essenziale per accumulare fortuna è coltivare un atteggiamento di gratitudine.
Se nutriamo gratitudine verso il Gohonzon e Nichiren Daishonin, e iniziamo ogni giornata dicendo: «Anche oggi posso impegnarmi come inviato del Budda!» e proviamo gratitudine nei confronti della Soka Gakkai che ci ha trasmesso l’insegnamento, sperimenteremo entusiasmo e una gioia infinita. È da un cuore di questo tipo che derivano sia i benefici che la fortuna.
Ho un grande rispetto per ciascuno di voi, perché avete una tenacia imbattibile e siete animati da uno spirito indomito che non si arrende mai di fronte a qualsiasi avversità. Siete l’esempio vivente di una forza vigorosa capace di alzarsi risolutamente e lottare per kosen-rufu, senza mai farsi abbattere, neanche da enormi difficoltà o immani sofferenze.

• • •

I discepoli che agiscono per kosen-rufu
D. Ikeda, NR, 401, 10

Qual è la chiave per ripagare il proprio debito di gratitudine verso il maestro? Nichikan Shonin scrive che il solo modo è impegnarsi per kosen-rufu con il desiderio di “non risparmiare la propria vita”. Per quanto si possa lodare il maestro a parole, non possiamo sperare di ripagare il nostro debito di gratitudine senza agire. L’azione per kosen-rufu è ciò che conta.
Quando sul sentiero della fede si presenta un ostacolo importante, dobbiamo lottare fino in fondo con spirito altruistico per superare tutte le funzioni demoniache.
Il modo migliore per ripagare il nostro debito di gratitudine verso il maestro è diffondere la Legge mistica e guidare gli altri alla felicità. I primi tre presidenti della Soka Gakkai, insieme ai loro compagni di fede, hanno lottato con lo stesso spirito altruistico. Hanno mostrato con l’esempio il cammino fondamentale per ripagare il debito di gratitudine verso il maestro. In questo modo hanno dato inizio al movimento di kosen-rufu a livello mondiale. […]
Quando i cuori del maestro e del discepolo battono all’unisono, non c’è nulla da temere. Qualunque cosa può essere realizzata.

• • •

Quali sono “i quattro debiti di gratitudine”?
CFR. BS, 168, 12-14

«Chi studia il Buddismo deve assolutamente ripagare i quattro debiti di gratitudine.
[…] Il primo debito di gratitudine è quello verso tutti gli esseri viventi» (da Ripagare i debiti di gratitudine, RSND, 1, 38).
Senza gli esseri viventi, per i bodhisattva sarebbe difficile rea­lizzare il grande desiderio di salvare la gente dalla sofferenza.
Gli esseri viventi sembrano separati gli uni dagli altri, in realtà nessun fenomeno esiste in sé, ma solo in relazione a tutto il resto: tramite questo principio (engi, origine dipendente) il Buddismo insegna che siamo legati gli uni agli altri e nessuno può vivere isolato.
Proprio perché esistono le altre persone possiamo fare la nostra rivoluzione umana, perciò il nostro debito verso gli altri è immenso. Anche grazie alle persone che ci creano difficoltà o sofferenza possiamo migliorare la nostra vita. Da un punto di vista più ampio ripagare il debito di gratitudine verso gli esseri viventi significa far conoscere l’insegnamento di Nichiren, propagare Nam-myoho-renge-kyo, donare a tutte le persone il seme per il conseguimento della Buddità.

«Il secondo debito di gratitudine è quello per il padre e la madre» (Ibidem).
Al di là delle storie personali, il Buddismo insegna che ciascuno di noi ha un grande debito di gratitudine verso i genitori. Prima di tutto perché ci hanno donato la vita, il bene più prezioso: grazie a loro siamo nati come esseri umani e abbiamo avuto la possibilità di incontrare il Buddismo di Nichiren in questa esistenza.
Provare gratitudine per i genitori non vuol dire solamente essere figli, premurosi, ma significa prima di tutto manifestare la gioia di vivere e realizzare una vita che ci soddisfi pienamente.

«Il terzo è il debito di gratitudine dovuto al sovrano» (Ibidem).
Il terzo debito di gratitudine è verso il sovrano o, in termini moderni, verso la società in cui viviamo. Nella nostra epoca si tende a considerare l’individuo e la società come due entità a se stanti, in realtà siamo individui sociali, in continua relazione con gli altri.
Secondo il Buddismo esiste non dualità tra vita e ambiente: la nostra vita comprende anche le nostre famiglie, i nostri amici, la società e i luoghi in cui viviamo, e persino l’universo. Questo è il motivo per cui ogni nostro cambiamento interiore si traduce in un cambiamento nell’ambiente in cui viviamo. Ogni qualvolta ci dedichiamo alla nostra rivoluzione umana e ci impegniamo ad aiutare le altre persone, ci sarà inevitabilmente un cambiamento positivo nella società, come si legge nella prefazione al romanzo La rivoluzione umana: «La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità».

«Il quarto è il debito di gratitudine dovuto ai tre tesori» (Ibidem, 39).
Ripagare i debiti di gratitudine verso i tre tesori del Buddismo (il Budda, la Legge e l’ordine buddista) è fondamentale.
Dedicandoci ai tre tesori ripaghiamo anche il debito di gratitudine verso gli esseri viventi, verso i nostri genitori e verso la società.
Nel Buddismo di Nichiren, il tesoro del Budda è Nichiren Daishonin, il tesoro della Legge è Nam-myoho-renge-kyo rappresentato nel Gohonzon, il tesoro dell’ordine buddista, o sangha, è Nikko Shonin, che ha ereditato gli insegnamenti di Nichiren e li ha trasmessi alle generazioni successive.
Il sangha è il gruppo di persone che pratica gli insegnamenti del Budda, preserva la Legge, la diffonde e la trasmette alle generazioni future (cfr. DB, 544).

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata