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Com'è organizzato e gestito il nostro sangha - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:31

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Com’è organizzato e gestito il nostro sangha

La Soka Gakkai nasce grazie alla decisione dei tre presidenti (Tsunesaburo Makiguchi, Josei Toda, Daisaku Ikeda) di diffondere l’insegnamento di Nichiren Daishonin che è rivolto a tutte le persone. La sua finalità è recare loro pace e felicità. La Soka Gakkai esiste per questo motivo, si focalizza sul singolo individuo, sull’incalcolabile potere della sua stessa vita e su come le persone possano manifestare concretamente nella società il loro potenziale.
Molti membri e i loro familiari si domandano come funziona e come si sostiene economicamente l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, così in queste pagine presentiamo in sintesi alcuni punti, che continuereremo ad approfondire nei prossimi numeri.

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La Soka Gakkai nasce grazie alla decisione dei tre presidenti (Tsunesaburo Makiguchi, Josei Toda, Daisaku Ikeda) di diffondere l’insegnamento di Nichiren Daishonin che è rivolto a tutte le persone. La sua finalità è recare loro pace e felicità. La Soka Gakkai esiste per questo motivo, si focalizza sul singolo individuo, sull’incalcolabile potere della sua stessa vita e su come le persone possano manifestare concretamente nella società il loro potenziale.
Molti membri e i loro familiari si domandano come funziona e come si sostiene economicamente l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, così in queste pagine presentiamo in sintesi alcuni punti, che continuereremo ad approfondire nei prossimi numeri.

Gli organi dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Lo scopo dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è promuovere kosen-rufu in Italia diffondendo nella società i valori di pace, cultura ed educazione propri del Buddismo di Nichiren Daishonin.
L’Istituto ha un proprio statuto e un proprio regolamento (www.sgi-italia.org/­sokagakkai/IBISG-Statuto.php e www.sgi-italia.org/sokagakkai/IBISG-Regolamento.php). È articolato in strutture locali, regionali e nazionali, ed è gestito da organi previsti dallo Statuto, tra cui:

• La Consulta nazionale
• Il Consiglio nazionale
(CN)
• Il Comitato direttivo finanziario
(CDF)
• Il Collegio dei revisori dei conti

La Consulta nazionale riunisce i responsabili nazionali e regionali, i rappresentanti delle regioni italiane ed «esprime le esigenze di partecipazione della comunità dei fedeli alla vita dell’Istituto».
«Il Consiglio nazionale programma e coordina le attività dell’Istituto di rilevanza nazionale, a cominciare da quelle di culto e di religione […] si pronuncia sulle questioni religiose e dottrinali più importanti che possono essere sottoposte al suo esame anche dal presidente e dalla Consulta nazionale» (Statuto, Art. 12).
È composto dai Ministri di culto, dai rappresentanti delle Divisioni donne, uomini e giovani, dal coordinatore della consulta ed è presieduto dal presidente (o direttore generale), massima carica dell’Istituto stesso.
Il Comitato direttivo finanziario è nominato dal Consiglio nazionale: è un organo amministrativo che rappresenta legalmente l’Istituto. È presieduto da un direttore, si occupa dell’amministrazione dell’IBISG.
Il CN nomina anche il Collegio dei revisori dei conti che ha il compito di “verificare la regolare tenuta delle scritture contabili ed esaminare annualmente il bilancio consuntivo trasmesso loro dal Comitato Direttivo Finanziario” […]. Il 16 novembre 2009 l’Istituto ha approvato un modello organizzativo, composto dal “Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs 231/01 (responsabilità amministrativa degli enti)” e dal “Codice di comportamento”. In accordo con questo, il CDF nomina a sua volta l’Organismo di vigilanza (OdV) che ha il compito di vigilare sulla corretta applicazione della legge 231. È possibile visionare il Codice di comportamento su:
www.sgi-italia.org/pdf/SokaGakkai/CodiceDiComportamento.pdf

Il sostegno finanziario

Le attività dell’Istituto sono sostenute principalmente dall’attività volontaria e gratuita dei membri presso i luoghi di culto e nelle case private dove si svolgono le riunioni.
Il massimo sostegno finanziario per l’Istituto è costituito dalle sincere offerte dei membri. Queste vengono impiegate per lo sviluppo del movimento di kosen-rufu in Italia, in particolare per realizzare attività, aprire e mantenere le sedi e gli uffici. Ci sono al momento diciassette Centri culturali (sedi) in Italia, di cui quattro di proprietà dell’Istituto stesso: Firenze, Cecina, Corsico (MI) e Falconara Marittima (AN); gli altri centri sono strutture in affitto: Roma, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Grosseto, Livorno, Palermo, Salerno, Taranto, Thiene (VI), Torino.
Per il suo funzionamento l’Istituto ha la necessità di avere dei dipendenti che si occupano a tempo pieno delle funzioni ordinarie. Attualmente i dipendenti sono presenti nelle sedi di Milano, Firenze, Livorno e Roma.
Un altro importante aspetto della vita dell’Istituto è da sempre quello editoriale. Il presidente Ikeda scrive: «Dopo tutto è con le parole e con gli scritti che si sostiene la causa di kosen-rufu» (NRU, 4, 240). Nel febbraio del 1982 è stata fondata la rivista Il Nuovo Rinascimento, nell’ottobre del 1986 Buddismo e società (originariamente pubblicata con il nome Duemilauno), oltre alla testata gratuita online della Divisione giovani ilvolocontinuo.it. Nel corso del 2015 sono stati realizzati i prodotti editoriali digitali per i periodici Il Nuovo Rinascimento e Buddismo e società.
Le riviste sono strumenti indispensabili per approfondire la fede, la pratica e lo studio degli insegnamenti di Nichiren Daishonin e delle guide dei tre presidenti. L’attività editoriale, oltre a essere svolta da dipendenti e collaboratori, è sostenuta da volontari che operano in quasi tutta Italia.

Quali sono i proventi e gli oneri dell’IBISG?

I proventi dell’Istituto sono dovuti in gran parte alle offerte dei membri (72%) e alle edizioni (Il Nuovo Rinascimento, Buddismo e società, pubblicazioni dell’Istituto come la raccolta dei Gosho, 25%). La voce altri (3%) rappresenta gli interessi attivi sui conti correnti.

La voce struttura e gestione (71%) riguarda le spese di mantenimento e gestione dei Centri culturali (affitti, bollette, oneri dipendenti, tasse, manutenzione dei parchi nei Centri culturali, costi di ammortamento ecc…).
La voce attività istituzionale (5%) include gli oneri delle attività istituzionali svolte a livello regionale, nazionale ed europeo. La voce edizioni (22%) si riferisce agli oneri connessi alle attività editoriali (produzione riviste e libri).
Altri (2%) si riferisce ai costi connessi alla gestione finanziaria (spese bancarie e postali).

Per ulteriori chiarimenti non esitate a contattare il CDF tramite l’indirizzo email <Hpl:=cdf@sgi-italia.org.

Nel 2015…

Presentiamo di seguito alcuni valori numerici e dati relativi alle varie attività svolte nell’anno per la realizzazione della missione dell’Istituto stesso.

Nel 2015 il picco massimo di presenze alle riunioni di discussione è stato 41.780 persone toccato in occasione della commemorazione del 18 novembre, giorno della Soka Gakkai. Lo scorso anno 4.869 fedeli hanno offerto la propria casa come luogo di riunione. Oltre che durante le riunioni di discussione, la religione buddista viene approfondita anche in occasione di riunioni di studio, e durante i corsi tenuti sia a livello locale che a livello nazionale ed europeo.

Dal 30 luglio al 2 agosto si è tenuto a Solbiate Olona (VA) la riunione di studio europea a cura del Dipartimento di studio della SGI con la partecipazione di 500 persone provenienti da 31 paesi europei. Mentre il 2 agosto si è tenuta la lezione con Hidetoshi Fukuda in collegamento streaming dal Centro culturale di Roma con 17 luoghi con la partecipazione di 6.060 persone da tutta Italia.

Relativamente alle attività dello studio, il 22 novembre 2015 si sono tenuti gli esami che hanno coinvolto 4.034 persone per il primo livello e 6.436 per il secondo, in 106 luoghi in tutta Italia.

Si sono tenuti vari corsi regionali e nazionali come il corso estivo a Montecatini dal 29 al 31 agosto con 3.100 partecipanti; il corso studenti al Centro culturale di Corsico dal 15 al 17 maggio con 130 partecipanti e il corso della Divisione futuro dal 17 al 19 luglio a Firenze con 150 partecipanti.

Sempre nel 2015 si è svolto a Corsico il corso della Consulta nazionale a cui hanno partecipato 315 persone: oltre ai componenti della Consulta c’erano infatti tutti i vice responsabili regionali, compresi i responsabili delle Divisioni studenti e Futuro.

A giugno si è tenuta la seconda riunione generale delle donne e giovani donne con 1.300 riunioni in varie zone italiane e circa 30.000 partecipanti.

Anche uomini e giovani uomini hanno dato vita alla prima attività condivisa delle due Divisioni: più di 5.000 compagni di fede e amici in 180 luoghi di riunione (nelle case private e nei Centri culturali) per celebrare il 6 giugno, giorno europeo di maestro e discepolo.

Le relazioni con l’esterno si fondano sulla divulgazione dei valori universali portati avanti dalla Soka Gakkai e dal maestro Ikeda nella società. Questo si concretizza con l’organizzazione di mostre, conferenze e partecipazione a dialoghi interreligiosi.

Dal 2011 la campagna di sensibilizzazione per l’abolizione delle armi nucleari portata avanti con la mostra Senzatomica sta permettendo di mettere in luce l’opera di pace del presidente Toda e la sua dichiarazione contro le armi nucleari del 1957. Nel 2015 si è tenuta a Roma in formato standard e in 55 comuni in formato compact, con una partecipazione totale di 270.000 visitatori.

Il 27 giugno 2015 presso il Centro culturale di Firenze, è stata firmata l’Intesa tra l’Istituto Buddista italiano Soka Gakkai e la Repubblica Italiana, primo passo per l’approvazione del testo di legge in Parlamento.

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