«I membri della Soka Gakkai sono compagni uniti da un voto condiviso, che si trovano tutti insieme all’assemblea sul Picco dell’Aquila. Noi siamo una famiglia»
In gennaio mia moglie e io abbiamo visitato il Centro culturale di Saitama, un luogo per noi pieno di ricordi.
Tutti i nostri Centri e strutture Soka sono mantenuti con grande cura grazie alla sincerità dei nostri membri. Sono cittadelle di amicizia e armonia, di filosofia e cultura, di pace e felicità, di verità e di persone capaci che contribuiscono alla prosperità dei luoghi e dei paesi nei quali si trovano.
Oggi il nostro amato Centro culturale di Saitama, dove sventola fiero il vessillo di kosen-rufu, ospita una riunione di rappresentanti provenienti da ogni parte del Kanto e del Giappone, e anche dei membri della SGI in visita da vari paesi del mondo, che stanno lottando uniti con lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”.
Nel nostro cuore mia moglie e io siamo ancora una volta lì, al Centro culturale di Saitama, insieme a voi. E siamo anche con tutti i membri che partecipano alla riunione di oggi dai vari Centri culturali di tutta la regione del Kanto [in collegamento televisivo in diretta, n.d.r.].
Congratulazioni per questa bellissima riunione generale del Kanto, per la riunione nazionale piena di entusiasmo dei responsabili della Divisione uomini e per la riunione dei responsabili di centro della Soka Gakkai, meravigliosamente uniti.
Vorrei esprimere anche il mio profondo apprezzamento e la mia lode a tutti i nobili membri della SGI che stanno partecipando al corso. Grazie ai membri del Canada e della Nuova Zelanda, del Perù e del Paraguay, ai membri della Divisione giovani provenienti da tutta Europa, e ai membri di Taiwan, della Malesia e della Corea del Sud!
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Poco prima dell’indimenticabile cerimonia del 16 marzo 1958 in cui passò il testimone di kosen-rufu ai suoi successori della Divisione giovani, Josei Toda tenne un discorso pieno di passione sul passo della Raccolta degli insegnamenti orali che dice: «L’assemblea sul sacro Picco dell’Aquila […] continua solennemente e non si è ancora sciolta» (BS, 117, 50).
Mentre si trovava in carcere in tempo di guerra per aver rifiutato di scendere a compromessi riguardo alle proprie convinzioni, Toda si risvegliò alla vera, eterna natura dell’assemblea sul Picco dell’Aquila in cui fu predicato il Sutra del Loto. Dopo la guerra continuò a dimostrare il principio di “emergere dalla terra” spiegato da Nichiren Daishonin.
«Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire ciò “emergere dalla terra”?» scrive il Daishonin ne Il vero aspetto di tutti i fenomeni (RSND, 1, 341).
Toda fece emergere una gran moltitudine di Bodhisattva della Terra, fino ad arrivare al numero di 750.000 famiglie che si unirono alla Soka Gakkai, raggiungendo così lo scopo di propagazione a cui teneva tanto e che aveva fatto voto di realizzare nella sua vita.
A questo proposito Toda dichiarò: «I membri della Soka Gakkai sono compagni uniti da un voto condiviso, che si trovano tutti insieme all’assemblea sul Picco dell’Aquila. Noi siamo una famiglia. Questa assemblea dal lontano passato trascende i confini di vita e morte e continuerà per sempre nel futuro. Come Bodhisattva della Terra la nostra missione è perseverare eternamente nel portare avanti l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” qui, in questo mondo di saha colmo di sofferenza, e realizzare kosen-rufu nel mondo».
Gli sforzi costanti che compiamo per kosen-rufu, avanzando senza sosta, un passo dopo l’altro, apriranno la strada a un futuro pieno di speranza. Continuando a sfidarci nel dialogo, manifestando il nostro coraggio e cercando di condividere con un’altra persona i princìpi umanistici del Daishonin, possiamo aiutarla a creare un profondo legame con il Buddismo che sarà la causa per la sua futura felicità.
Una volta ricevetti in regalo alcuni album che raccoglievano le firme dei membri della Divisione donne di Saitama, le quali esprimevano così la loro rinnovata determinazione nella fede e nella pratica. Misi quegli album davanti al Gohonzon e recitai Daimoku per la felicità dei membri. In segno di apprezzamento inviai loro un cartoncino illustrato sul quale scrissi: «Una vita di impegno continuo porta alla felicità suprema». Ora quel cartoncino si trova nella Sala dei maestri al Centro culturale di Saitama.
Nessuno agisce con più impegno e costanza, giorno dopo giorno, per il Buddismo, per la felicità degli altri e per il bene della società, quanto i membri delle Divisioni donne e uomini che si impegnano sinceramente nelle prime linee del nostro movimento.
Il Bodhisattva Mai Sprezzante, senza farsi scoraggiare da insulti e attacchi violenti, continuava a dire a tutte le persone che incontrava che possedevano la natura di Budda. Allo stesso modo i nostri membri perseverano nella pratica buddista infinitamente nobile del Sutra del Loto, senza arrendersi né farsi scoraggiare. E, poiché si impegnano con costanza, sono incrollabili. Non vengono mai sconfitti. Questa è la forza e la profondità della Soka Gakkai.
Sono passati quasi cinque anni dal terremoto e dallo tsunami che colpirono la regione del Tohoku nel marzo 2011. Dedichiamo un caloroso applauso ai nostri fieri e vittoriosi membri del Tohoku che sono il simbolo vivente dello spirito invincibile della Soka Gakkai. Essi hanno realizzato una meravigliosa “guarigione del cuore”.
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Nichiren Daishonin scrive: «E tuttavia non sono scoraggiato. Il Sutra del Loto è il seme, il Budda il seminatore e la gente il campo» (RSND, 1, 664).
Questo è l’Ultimo giorno della Legge, un’epoca di conflitti, travagliata e confusa. Come eredi del vero lignaggio di Nichiren Daishonin abbiamo la missione speciale di far tornare speranza e convinzione nei cuori desolati. Fedeli alle parole del Daishonin «e tuttavia non sono scoraggiato», continuiamo vigorosamente a pregare, agire e dialogare con gli altri. Perseveriamo nel piantare i semi della Legge mistica per creare una magnifica fioritura di felicità, di persone capaci, di pace, cultura ed educazione nelle nostre comunità e nel mondo intero.
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L’assemblea sul Picco dell’Aquila rappresenta il grande regno dei cittadini globali, armonioso, gioioso e puro, una vasta rete che trascende ogni differenza, unita da un voto dal tempo senza inizio. Non è altro che un regno di armonia umana, luminoso e pieno di speranza: la nostra famiglia Soka.
Prego per la salute e la vittoria dei nostri soli splendenti della Divisione donne, dei valorosi compagni della Divisione uomini e dei nostri successori della Divisione giovani e futuro, e desidero offrire a tutti questa poesia:
Con il vessillo della vittoria eterna
nel nostro cuore,
avanziamo insieme
attraverso le tre esistenze
per costruire regni di pace e felicità.
State bene! Sto recitando per voi con tutto il mio cuore.
27 febbraio 2016
(traduzione di Marialuisa Cellerino)