La nostra Divisione uomini è stata creata nel marzo del 1966, quindici anni dopo la nascita delle Divisioni donne e giovani.
A pensarci bene, l’ultimo che si apprestò a partecipare all’assemblea del Sutra del Loto fu il Bodhisattva Virtù Universale. Come a voler recuperare il ritardo, egli espresse solennemente il voto di proteggere i praticanti del Sutra del Loto nell’Ultimo giorno della Legge. Sentendo le sue parole così appassionate e sincere, il Budda provò una gioia profonda.
Quando fu costituita la nuova Divisione, noi uomini ci siamo ripromessi che la nostra non sarebbe stata una Divisione come le altre: avrebbe creato armonia tra tutte le Divisioni e si sarebbe assunta la responsabilità di proteggere la Gakkai e i suoi membri. Sarebbe stata un pilastro d’oro a sostegno dell’intera cittadella Soka.
Fedeli a questa promessa, i membri della Divisione uomini, da veri “campioni della Legge mistica”, sono passati coraggiosamente all’azione. Si sono impegnati insieme a me assumendosi la responsabilità di kosen-rufu, incoraggiando e sostenendo con tutte le forze i loro compagni di fede nei rispettivi gruppi, settori e capitoli.
La Gakkai ha potuto realizzare il suo considerevole sviluppo, avanzando imperturbabile tra ostacoli e difficoltà di ogni tipo, grazie alla solida e rassicurante presenza della Divisione uomini, i pilastri d’oro della Soka che sorreggono l’organizzazione in ogni comunità e regione.
Come potrei dimenticare i preziosi compagni della Divisione uomini che hanno continuato a proteggere la cittadella Soka con granitica fermezza e perseveranza, nonostante le violente tempeste che si sono scatenate nella loro vita e nella società?
Nichiren Daishonin dichiara: «La persona che penetra attraverso i regni di cielo, terra e umanità senza vacillare minimamente è chiamata il re» (Cavalli bianchi e cigni bianchi, RSND, 1, 943).
Attraverso il Daimoku noi invochiamo la Legge mistica che pervade l’intero universo, secondo il principio dei tremila regni in un singolo istante di vita. Senza farci influenzare dal potere mondano o economico, lottiamo per manifestare la forza originaria intrinseca alla vita dando il meglio di noi come membri della Divisione uomini per rispondere alle sfide dell’esistenza – le sofferenze fondamentali di nascita, invecchiamento, malattia e morte – e incoraggiare la famiglia Soka ad andare avanti. Anche se passiamo inosservati, possiamo orgogliosamente ritenerci dei “re di umanità”.
Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, ha sempre proceduto diritto sul suo cammino da “insuperabile campione”. Un giorno dichiarò con fermezza: «Anche se dovessi sprofondare nell’inferno non mi preoccuperei: mi impegnerei a introdurre al Buddismo del Daishonin coloro che si trovano nell’inferno, trasformandolo così nella Terra della Luce Tranquilla. I codardi non possono definirsi uomini. Noi possiamo trasformare ogni nostro sforzo o fatica nel potere del Budda. La forza con cui si manifestano i tre ostacoli e i quattro demoni testimonia in realtà l’inconfutabile prova che li possiamo sconfiggere grazie alla fede e alla pratica. Vivete con forza e determinazione!».
I “re” della Soka non conoscono paura o esitazione. Non cadono nell’autocompiacimento e non sono arroganti. Con semplicità, mostrandosi per quello che sono e pieni di umanità lottano con la gente e per la gente, attraversando con una risata le lodi, le critiche e gli alti e bassi della vita. Vivendo nella società, continuano a lottare adottando la “strategia del Sutra del Loto” come loro guida. E avendo a cuore la felicità dei giovani, i preziosi successori della Gakkai, si impegnano nella loro formazione affinché possano diventare persone ancora più capaci di loro.
Nella prefettura di Kanagawa c’è un lodevole compagno della Divisione uomini che grazie alla sua forte fede è riuscito a vincere l’ostracismo della comunità, il fallimento negli affari e una grave malattia che aveva messo a rischio la sua vita. Determinato a prendersi la responsabilità di kosen-rufu nella sua comunità e a incarnare il modo di vivere di un “campione della Soka”, ha conquistato una fiducia sempre più estesa nella società e, come assistente sociale volontario per gli ex carcerati, ha aiutato con grande impegno numerose persone a ricostruirsi una vita.
Attualmente la Divisione uomini giapponese si sta impegnando con successo per realizzare l’obiettivo di cinque membri attivi in ogni gruppo, o dieci in ogni settore, a seconda della zona.
I membri dell’Ojokai [un gruppo per la sicurezza nei Centri culturali, n.d.r.] che si dedicano alla protezione dei castelli della Legge, e di altri gruppi come il Taiyo-kai (Gruppo del sole) che si impegnano in attività diurne della Soka Gakkai, continuando a coltivare nella loro vita un tenace spirito di ricerca si dimostrano valorosi compagni di fede che conquistano sempre di più la nostra fiducia.
In Giappone, una società che si confronta con un invecchiamento della popolazione senza precedenti, i membri della generazione che ha conosciuto il boom delle nascite, dopo aver profuso il massimo impegno nella Divisione giovani uomini, oggi risplendono più che mai come i pilastri d’oro della Divisione uomini.
È passato mezzo secolo dalla nascita della Divisione uomini. Confucio disse: «A cinquant’anni ho conosciuto la volontà del Cielo». Decidiamo dunque insieme, fermamente, di realizzare la nostra profonda, nobile missione e, qualunque cosa accada, di vincere sostenendo e proteggendo i nostri compagni di fede!
Valorosi amici,
trionfate lungo il cammino di kosen-rufu
per la felicità degli altri,
e da autentici campioni
impreziosite la vostra vita con eroiche battaglie!
(traduzione di Marcella Morganti)