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Un arcobaleno di amicizia e di pace - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:04

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Un arcobaleno di amicizia e di pace

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Vorrei esprimere la mia gratitudine a tutte voi, meravigliose donne e giovani donne di tutto il mondo, per i vostri incredibili sforzi quotidiani nella fede, nella pratica e nello studio, che costituiscono il supremo sentiero della vita.

Non passa giorno senza che mio marito applauda alle incredibili lotte che i nostri membri stanno portando avanti per il progresso di kosen-rufu nei rispettivi paesi e territori. In ogni sua espressione di gioia, ammirazione e lode, risuona il desiderio profondo di raggiungere il cuore di tutte le compagne di fede che si stanno dedicando con sincerità, superando ogni distanza.
Volgendomi indietro mi rendo conto che egli ha sempre lottato facendo il possibile per incoraggiare con tutte le sue forze i nostri membri che si impegnano per kosen-rufu.
L’altro giorno guardando tra i ricordi dei nostri viaggi in Europa ho trovato una fotografia che ci ritrae entrambi mentre raccogliamo fiori in un prato. È datata maggio 1973.
Ho cercato di ricordare come sia stato possibile trovare il tempo di fermarsi a raccogliere fiori durante un viaggio dai ritmi così serrati. La persona che aveva scattato quella foto aveva apposto una nota: ci stavamo recando a una riunione quando mio marito, preoccupato di non avere regali per i membri che ci stavano aspettando, aveva chiesto all’autista di fermare l’auto per raccogliere dei fiori per loro. Guardando la foto ho realizzato con un po’ di meraviglia che mio marito ancora oggi ha lo stesso spirito di allora, vorrebbe sempre offrire bouquets di gratitudine e incoraggiamento ai nostri membri in tutto il mondo.
Sostenuto dal Daimoku sincero di tutti voi, il 2 gennaio ha festeggiato il suo ottantottesimo compleanno, e continua a guidare il movimento di kosen-rufu nel mondo con entusiasmo e in buona salute.
Lo scorso dicembre abbiamo visitato il comune di Ota, a Tokyo, per la prima volta dopo tanti anni. Ota è il paese natale di mio marito, ed è anche il luogo dove ha incontrato per la prima volta il secondo presidente Josei Toda e ha iniziato a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin. Anche io sono cresciuta a Ota.
Tsunesaburo Makiguchi, primo presidente della Soka Gakkai, ha persino partecipato a uno zadankai nella casa della mia famiglia, che tuttora continua a ospitare le riunioni. Quest’anno segna il settantacinquesimo anniversario dell’adesione della mia famiglia alla Soka Gakkai.
Ho tanti ricordi di quando partecipavo alle attività con le compagne di fede di Ota, nella Divisione giovani donne e poi nella Divisione donne.
In particolare ricordo la storica campagna di febbraio del 1952. Portammo avanti le nostre attività tutti insieme, con gioia e in armonia, avanzando con i motti: “Daimoku”, “Coraggio” e “Spirito Soka”. Questo ricordo è uno dei tesori più preziosi della mia vita.
Durante il nostro recente viaggio a Ota, un importante punto di origine dello sviluppo della Soka Gakkai, abbiamo visitato il Centro culturale situato sulle rive del fiume Tama. Lì mio marito e io abbiamo pregato sinceramente per la salute e la felicità di tutti i membri, e per continuare a espandere con gioia il nostro movimento nella nuova era di kosen-rufu mondiale.

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Nichiren Daishonin scrive: «Quando il sole sorge nel quadrante orientale, tutti i cieli del grande continente di Jambudvipa, posto a sud, si illuminano grazie alla vasta luce emanata dal sole» (RSND, 1, 149 ).
Le donne della Soka Gakkai, ovunque si trovino, risplendono come soli e illuminano ogni cosa intorno a loro con la luce della speranza.
In Germania, un paese che durante la Guerra Fredda è stato diviso tra Est e Ovest per lunghi anni, i nostri membri hanno creato con dedizione e perseveranza una rete per la pace, la cultura e l’educazione basata sui princìpi umanistici del Buddismo di Nichiren Daishonin.
Fin dalla sua prima visita in Germania, cinquantacinque anni fa, nell’ottobre 1961, poco dopo la costruzione del muro di Berlino che divise la città, mio marito ha sempre continuato a incoraggiare i compagni di fede tedeschi.
Durante il nostro viaggio in Europa nel giugno del 1991, trascorremmo vari giorni in Germania partecipando a numerosi eventi, tra i quali l’incontro con Richard von Weizsäcker (1920-2015), primo presidente della Germania riunificata. L’ultimo giorno mio marito mi affidò una cartolina che aveva espressamente preparato per una delle pioniere della Divisione donne in Germania. C’era scritto: «Cara amica, non farti sconfiggere, non farti sconfiggere. Abbi speranza. Abbi speranza».
Mi chiese di consegnarla a quella donna, che aveva perso il marito, con questo messaggio: «Tuo marito veglierà sempre su di te».
Non c’è fine alle sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte. Tuttavia, come recita la frase della Raccolta degli insegnamenti orali che mio marito citò nel 1993 nel suo discorso all’Università di Harvard: «Noi usiamo gli aspetti di nascita, vecchiaia, malattia e morte per adornare la torre che è il nostro corpo. E quando, mentre siamo in questi quattro stati di nascita, invecchiamento, malattia e morte, recitiamo Nam-myoho-renge-kyo, facciamo sì che essi diffondano la fragranza delle quattro virtù. Nam rappresenta la paramita della felicità, myoho la paramita del vero io, renge la paramita della purezza e kyo la paramita dell’eternità» (BS, 114, 45).
La cosa più importante, dunque, è continuare a recitare Daimoku qualunque cosa accada, in modo tale da muovere tutto in direzione positiva.
Il fatto che continuiate a impegnarvi instancabilmente per kosen-rufu senza farvi sconfiggere da nessun ostacolo è di per sé la prova che state accumulando fortuna per voi stesse e per le vostre famiglie.
Lo scorso ottobre è stato inaugurato un magnifico Centro culturale a Mörfelden-­Walldorf, in Germania, non lontano dall’aeroporto di Francoforte, uno dei principali scali d’Europa. Mi hanno riferito che sia gli abitanti sia i diversi esponenti della comunità hanno salutato con un caloroso benvenuto il nuovo Centro.
La responsabile della Divisione donne della SGI tedesca, ­Susanne Van Kluyve, ha riportato la forte determinazione, di grande ispirazione, di tutti i membri locali che hanno recitato Daimoku per molti anni allo scopo di realizzare un Centro per la pace, un castello di kosen-rufu mondiale in Germania, una terra che ha vissuto una lunga e dolorosa storia di guerre. Ha raccontato che i membri avevano promesso solennemente che questo nuovo Centro avrebbe irradiato la grande luce dell’umanesimo buddista per riuscire a trasformare questo karma di guerra e divisioni.
Il sole abbraccia con calore perfino il vento e la pioggia per dipingere arcobaleni dai colori brillanti.
Rivedo ancora il vivido doppio arcobaleno che ammirammo con mio marito dalle rive del Meno, a Francoforte, insieme ai membri che sostenevano le attività dietro le quinte, durante la nostra visita in Germania nel maggio del 1994.
Con mio marito condivido l’ardente desiderio che un arcobaleno di amicizia e di pace si irradi dalla Germania – un paese la cui società sta affrontando sfide senza precedenti – e da tutta l’Europa.

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Mio marito si sente profondamente ispirato e rassicurato dalla crescita e dallo sviluppo di così tanti meravigliosi giovani successori che hanno ereditato lo spirito dei nostri pionieri delle Divisioni donne e uomini.
Recentemente i giovani della SGI-USA, che brillano di uno spirito ardente e appassionato come il sole del mattino, hanno espresso il voto di sforzarsi con altruismo per kosen-rufu per assicurare al loro maestro che la pace mondiale diventerà una realtà.
Inoltre, le rappresentanti delle giovani donne della SGI brasiliana hanno affrontato un lungo viaggio fino a Tokyo per partecipare, il 9 gennaio, alla prima riunione dei responsabili di centro di quest’anno.
In quella riunione è stata mostrata ai partecipanti una calligrafia realizzata da mio marito con i versi della Canzone della rivoluzione umana. Quarant’anni fa, nel 1976, egli compose sia le parole che la musica di questa canzone. Alla riunione in cui fu presentata per la prima volta, mio marito enunciò sei punti che i leader di kosen-rufu dovrebbero sempre tenere nel cuore.
Questi punti sono ancora attuali e vorrei condividerli con voi:

1. dare guide personali
2. dare valore ai piccoli incontri
3. parlare con rispetto
4. rimanere costantemente in contatto con i compagni di fede
5. mostrare considerazione per le famiglie dei compagni di fede
6. rispettare le circostanze di ogni compagno di fede

Anche quest’anno continuiamo a valorizzare ogni singola persona agendo con saggezza e spirito generoso, ed espandiamo ulteriormente la nostra unione di persone capaci per l’eterno futuro.
Mio marito recentemente ha ringraziato e incoraggiato una responsabile della Divisione donne che, dopo aver svolto un ottimo lavoro, stava per assumere un nuovo ruolo lasciando il posto a un successore. Le ha detto: «Per favore continua a lottare come una responsabile totalmente dedita a kosen-rufu per sempre, indipendentemente dall’età».
Basandoci su questo spirito di impegnarci per sempre, indipendentemente dalla nostra età, come eterne “sorelle Kayo” e come membri della famiglia Soka, rinnoviamo il nostro voto di avanzare insieme con spirito giovane e gioioso.
Con le mie più sincere preghiere per la pace, la tranquillità e la prosperità dei vostri rispettivi paesi e territori.

Kaneko Ikeda
responsabile onoraria della Divisione donne della SGI

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