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Le speranze del cuore - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:24

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Le speranze del cuore

Vivere al ritmo della Legge mistica significa attingere alla fonte inesauribile di giovinezza e forza vitale. Ripartire ogni giorno con spirito di sfida allargando sempre più la rete di amicizie porterà a una crescente marea di rivoluzione umana e di pace

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Vivere al ritmo della Legge mistica significa attingere alla fonte inesauribile di giovinezza e forza vitale. Ripartire ogni giorno con spirito di sfida allargando sempre più la rete di amicizie porterà a una crescente marea di rivoluzione umana e di pace

Sono colmo di gratitudine per le felicitazioni ricevute il 24 agosto dai compagni di fede di tutto il mondo per l’anniversario della mia conversione al Buddismo di Nichiren Daishonin. Questi messaggi traboccano dello spirito di continuare a espandere il nostro movimento di kosen-rufu.
A mia moglie ho detto che tante persone che festeggiavano il mio sessantottesimo anno di pratica mi hanno fatto sentire come se fosse il mio sessantottesimo compleanno. Mia moglie ha sorriso, applaudendo al mio spirito giovane. Di certo la determinazione che avevo quell’estate quando, diciannovenne, muovevo il primo passo come discepolo di Josei Toda, continua ad ardere luminosa nel mio cuore.
A quell’epoca leggevo avidamente le opere dello scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) che, per inciso, è nato proprio il 28 agosto, nel 1749. In questo periodo dell’anno mi tornano in mente, vivide, le sue parole. Ricordo che in una lettera a un amico scrive: «Continuiamo a essere attivi». La vitalità racchiusa in questa breve frase fu sempre una sua prerogativa.

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Johann Peter Eckermann (1792-1854), giovane scrittore tedesco che Goethe prese sotto la sua ala nell’ultima fase della vita, disse dell’anziano maestro: «In tutte le sue attitudini non si è mai fermato, sta ancora imparando e imparando. È un uomo dotato di una giovinezza perpetua e imperitura». Agli occhi del suo allievo, Goethe era eternamente giovane.
Noi della SGI viviamo al ritmo della Legge mistica, la fonte di perpetua giovinezza e di una forza vitale eterna e vibrante. Perciò avanziamo con spirito sempre giovane. Il motore di questa giovinezza è la pratica di Gongyo e la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo.
Grazie a questi sforzi, mattina e sera, per far emergere il sole dal tempo senza inizio nelle nostre vite, cioè lo splendore della nostra Buddità intrinseca, possiamo vincere giorno dopo giorno. Come osservò profondamente Goethe: «La preghiera alimenta le speranze del cuore».

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Colmi
di fresca forza vitale,
i Bodhisattva della Terra danzano.

In tutto il Giappone, attualmente i membri stanno effettuando una fresca partenza con le nomine dei nuovi responsabili. Quando le persone prendono nuove determinazioni, si assumono nuove sfide. Molti Bodhisattva della Terra stanno emergendo in ogni regione, espandendo fresche ondate di coraggio e gioia. Niente potrebbe rendermi più felice. Ora che, dopo le vacanze estive, siamo entrati nell’ultimo periodo di questo “Anno dello sviluppo dinamico”, diamo un nuovo vigoroso slancio all’attività realizzando riunioni di discussione luminose e ispiratrici.
Dopo la Seconda guerra mondiale, Toda incentrò tutti i suoi sforzi per la ricostruzione della Soka Gakkai sulle riunioni di discussione. Io stesso conobbi il Buddismo di Nichiren in una di queste riunioni. La stanza era piena di persone, una ventina tra uomini, donne, giovani e anziani. Fui sorpreso di vedere un gruppo così vario. Toda stava tenendo una lezione sul trattato di Nichiren Daishonin Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese. La terminologia buddista mi era poco familiare e di difficile comprensione, ma persino per un nuovo ospite come me era evidente il desiderio appassionato di Toda di aiutare le persone che stavano soffrendo e realizzare un mondo di pace e felicità nel caos del dopoguerra.
I presenti traboccavano del desiderio sincero di imparare il Buddismo, ma non c’era niente di rigido, formale o autoritario in quella riunione. Era un’assemblea aperta, sincera, franca, piacevole e calorosa, proprio come le nostre riunioni di discussione.
In quella riunione di un agosto di tanti anni fa, un giovane sconosciuto che cercava una direzione nella vita incontrò un grande maestro e poté imboccare il sentiero corretto. Quella riunione fu un punto di svolta che segnò un nuovo inizio per la mia gioventù. I meeting di discussione della SGI sono piccole assemblee di pace tenute da persone comuni. Sono riunioni di modeste dimensioni, in cui risplendono speranza e felicità. A partire dalle nostre riunioni, dove le persone si incontrano con entusiasmo e si sviluppa l’amicizia, lavoriamo insieme con gioia e armonia per produrre auree ondate di nuovi individui capaci, per costruire una vera pace e realizzare kosen-rufu.

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Il 28 aprile 1253 è il giorno in cui il Daishonin fondò il suo insegnamento e intraprese la sua battaglia come devoto del Sutra del Loto. Quella data fu per lui il punto di partenza degli sforzi di tutta una vita per propagare l’insegnamento corretto del Buddismo attraverso una serie incessante di difficoltà e persecuzioni. Nel suo scritto Sul rimproverare Hachiman, composto nel 1280, afferma: «Negli ultimi ventotto anni, dal quinto anno dell’era Kencho [1253], segno ciclico mizunoto-ushi, ventottesimo giorno del quarto mese [28 aprile], fino a ora, il dodicesimo mese del terzo anno dell’era Koan [dicembre 1280], segno ciclico kanoe-tatsu, io, Nichiren, non ho fatto altro che adoperarmi per mettere i cinque o sette caratteri di Myoho-renge-kyo in bocca a tutti gli esseri viventi del paese del Giappone» (RSND, 2, 876). In altre parole, dal giorno in cui proclamò il suo insegnamento, il Daishonin si impegnò con l’unico desiderio di diffondere la Legge mistica.
Egli scrive anche: «Tuttavia, io feci il voto di risvegliare in me il potente cuore dell’Illuminazione e di non retrocedere mai». (RSND, 1, 212) [Il “cuore dell’Illuminazione” corrisponde al voto del bodhisattva di salvare tutti gli esseri senzienti, n.d.r.]. E in accordo con questo voto superò ogni forma di persecuzione, senza mai deviare dal suo corso.
Portando avanti lo spirito del Daishonin, Toda si dedicò con tutto se stesso a diffondere la Legge mistica. Quale discepolo che condivide il suo spirito e la sua missione, decisi che avrei riportato al mio maestro un risultato vittorioso ogni estate, il 24 agosto.
Durante la campagna di Sapporo del 1955, in Hokkaido, guidai un’attività che segnò un vero e proprio record e così accogliemmo Toda in una grande riunione per festeggiare quel successo. Era il 24 agosto. La realizzazione di uno scopo è l’inizio di una nuova sfida. Sforziamoci sempre di ripartire con uno spirito di sfida incessante e progredendo instancabilmente. Questo è lo spirito della vera causa, di avanzare sempre.

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Il 24 agosto del 1976 ero nel Kyushu, una regione famosa per il suo spirito pionieristico. Là inaugurammo la prima “Giornata della Divisione uomini”.
Quel giorno, a una riunione di membri della Divisione uomini nella prefettura di Kagoshima, nel Kyushu, sottolineai l’importanza di avanzare con forza, di non permettere che le difficoltà ci sconfiggano, di non dimenticare mai lo spirito originale della fede. Quest’anno nel Kyushu, a Okinawa e in altre zone, c’è stato un terribile tifone che ha causato ingenti danni. Inoltre, a causa dell’eruzione vulcanica a Kagoshima, tutti gli abitanti dell’isola di Kuchinoerabujima sono stati evacuati e quelli dell’isola di Sakurajima sono in stato di allerta. Sto pregando per la sicurezza e la salvezza di tutti coloro che sono stati colpiti.

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Il 24 agosto 1978, nel trentunesimo anniversario della mia conversione, incontrai i membri e guidai tre cerimonie di Gongyo a Matsumoto, nella prefettura di Nagano. Ciò accadde durante il difficile periodo del primo incidente con il clero. Raccontai ai membri lo stupore che provo ogni 24 agosto per aver potuto vivere ancora un anno. Parlai della Legge mistica come di una legge assoluta che ci permette di trasformare e rivitalizzare radicalmente la nostra esistenza, e ribadii la mia fiducia di riuscire a superare qualsiasi ostacolo o difficoltà.
Nell’estate del 1979 [dopo aver dato le dimissioni da terzo presidente della Soka Gakkai, a maggio] visitai personalmente a casa i membri che si erano sforzati intensamente per tanto tempo per kosen-rufu. Riaffermando il nostro voto condiviso di impegnarci per kosen-rufu, cercai di rinsaldare i legami di unità tra i nostri membri.
Ero determinato a far ardere ancora più intensamente lo spirito di maestro e discepolo, a manifestare il vero scopo, la missione della Soka Gakkai, e spalancare le porte di un’alba luminosa nel ventunesimo secolo.
In prossimità del Training Center di Nagano si trova il monte Happu, che letteralmente significa “otto venti”. Trent’anni fa (nel 1985) percorrevo in macchina la strada a una carreggiata che si snoda ai piedi della montagna. Riferendomi a uno degli scritti del Daishonin e pensando agli sforzi ammirevoli dei membri di quella zona, soprannominai quel luogo “Settore saggio”. E quest’anno ancora una volta i membri di quel settore mi hanno riferito le loro vittorie e benefici, fra cui l’incremento del numero di lettori del Seikyo Shimbun. Il Daishonin scrive: «L’uomo saggio merita di esser chiamato tale perché non si lascia sviare dagli otto venti: prosperità, declino, onore, disonore, lode, biasimo, sofferenza e piacere». (RSND, 1, 705). In accordo con questo passo abbiamo costruito forti reti di persone sagge in tutto il globo, reti di persone comuni che continuano a diffondere insieme il Buddismo di Nichiren condividendo gioie e dolori, senza farsi influenzare dagli otto venti. Anche la roccaforte degli indomiti “saggi” del Tohoku (nella parte nordorientale del Giappone), con i quali trascorsi il 24 agosto del 1990 e del 1994, è salda come una roccia.
Quest’anno, per commemorare il 24 agosto, si è tenuta una riunione nazionale di responsabili della Divisione giovani uomini (il 23 agosto) nella regione dell’Hokoriku, luogo natale di Toda. Voglio applaudire con tutto il cuore ai progressi della famiglia Soka nelle prefetture di Ishikawa e Toyama [che formano la regione dell’Hokoriku] per aver accolto il maggior numero di nuovi membri questo mese, mirando a questa riunione.

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Il 24 agosto di quest’anno ho anche ricevuto una bellissima notizia dalla Divisione giovani della SGI-USA che è riuscita brillantemente a superare lo scopo di nuovi membri e a espandere la sua schiera di persone capaci. Niente mi rende più felice della presenza di discepoli eccezionali in ogni parte del mondo. Stringendo la mano a ciascuno di questi Bodhisattva della Terra nel mio cuore, affido loro il futuro di kosen-rufu nel mondo.
Il poeta americano Walt Whitman (1819-1892) scrive: «Ognuno di noi partecipe dell’eterno disegno su questa terra / ognuno di noi altrettanto divino qui come chiunque altro». L’insegnamento della Legge mistica permette a ognuno di far brillare al massimo la propria vita nobile e infinitamente preziosa. Facciamo conoscere la Legge mistica a più giovani possibile, in ogni angolo del globo.
Toda nutriva il desiderio di elevare al massimo lo stato vitale dell’umanità: ci insegnava la gioia di dedicare la vita alla grandiosa avventura di kosen-rufu e di diffondere ovunque con compassione il Buddismo del Daishonin.
Continuiamo a sforzarci costantemente per realizzare la vittoria nelle nostre vite e la pace nel mondo. Espandiamo ancor più la nostra rete di amicizia, di persone che condividono questa aspirazione, creando una crescente marea di rivoluzione umana per la felicità nostra e degli altri.
Il nostro motto sarà: “Avanti!”.

Coltivando senza fine
i tesori del cuore,
sfidatevi con coraggio
e avanzate di nuovo,
anche oggi.

28 agosto 2015

(traduzione di Marialuisa Cellerino)

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