Dopo gli attentati di Parigi dello scorso novembre, il presidente Ikeda ha citato lo stesso Gosho che studiò insieme ai giovani al tempo della guerra in Vietnam. Hideaki Takahashi, presente anche all’epoca, ha invitato i partecipanti a riflettere sul senso di tale scelta
Vorrei approfondire alcuni punti significativi del messaggio per la quattordicesima riunione di Centro (NR, 572, 8), in particolare il brano nel quale il presidente Ikeda cita il trattato La scelta del tempo: «Chi desidera studiare il Buddismo deve prima di tutto imparare a conoscere il tempo» (RSND, 1, 479). È veramente importante comprendere il momento che stiamo vivendo e agire con coraggio e saggezza. Il Daishonin afferma anche: «[L’Ultimo giorno della Legge] è l’epoca in cui tutta la terra di Jambudvipa [il mondo intero] sarà sicuramente coinvolta in dispute e conflitti» (RSND, 1, 490).
La riunione di Centro ha avuto luogo proprio due giorni dopo gli attacchi di Parigi; il nostro è un tempo in cui il mondo è pieno di conflitti e violenza, e proprio per questo è il momento di diffondere ovunque l’insegnamento del Buddismo che afferma il valore assoluto della vita. È per questo che la Soka Gakkai è apparsa, esattamente tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, ereditando il mandato del Budda. Makiguchi, Toda e Ikeda hanno formulato il voto solenne di non permettere mai che si verificasse una terza guerra mondiale e la Soka Gakkai si basa su questo voto. Quasi quarant’anni fa il presidente Ikeda pubblicò la sua lezione su questo trattato; in quanto studenti, organizzammo subito degli incontri per approfondire la lezione. Ricordo che rimasi scioccato dalla forza di questa sua determinazione: a quel tempo era in corso la guerra in Vietnam e oggi, in seguito agli attacchi di Parigi, Ikeda torna a citare La scelta del tempo. È importante chiedersi perché ha scelto proprio questo Gosho e cosa vuole trasmetterci. Personalmente mi ha fatto pensare al dialogo tra Daisaku Ikeda e Aurelio Peccei, il cui titolo originale era Before it’s too late [“Prima che sia troppo tardi”, pubblicato in italiano con il titolo Campanello di allarme per il ventunesimo secolo, n.d.r.]. Ogni volta che penso a quel titolo percepisco la determinazione assoluta di sensei di evitare a qualunque costo un’altra guerra mondiale. Il Daishonin scrive: «Quando all’inizio io, Nichiren, presi fede nel Sutra del Loto, ero come un’unica goccia d’acqua o un singolo granello di polvere in tutto il Giappone. Ma poi, quando due, tre, dieci, cento, mille, diecimila, un milione di persone reciteranno il Sutra del Loto e lo insegneranno ad altri, formeranno un monte Sumeru di perfetta Illuminazione, un grande mare di grande nirvana! Non cercare nessun’altra via per conseguire la Buddità!» (RSND, 1, 520).
Il Daishonin si basava sulla convinzione che tutti gli esseri umani sono Budda degni del massimo rispetto, e questo è anche il significato del tema del 2016, “Anno dell’espansione”.
La “scelta del tempo” è cruciale. Proprio ora che i conflitti imperversano è il momento di propagare la Legge. Questa è l’unica via per sconfiggere le funzioni demoniache e bloccare il ciclo di violenza. Io mi auguro con tutto il cuore che la SGI italiana possa rispondere a questo appello.