Bisogna agire, prima che sia troppo tardi! Tutto sembra peggiorare, per questo è necessario fare shakubuku, condividere il Buddismo con gli altri: non si tratta semplicemente di aumentare il numero dei praticanti, ma di incoraggiare ogni persona a tirar fuori la parte migliore di sé
Desidero ringraziare ognuno di voi per gli sforzi compiuti quest’anno. Anche se a volte non si vede subito un risultato, tutti gli sforzi per kosen-rufu sono semi che prima o poi, sicuramente, germoglieranno. Questa è la grandezza del Buddismo.
La situazione sociale è sempre più complessa e il mondo sta cambiando velocemente. A livello globale una delle questioni più urgenti adesso è il disarmo nucleare, ma bisogna arrivare alla nonviolenza in senso più ampio, sviluppare solidarietà e sostegno reciproco. Sono molte le questioni da affrontare per il futuro, dall’ambiente al cambiamento climatico, dalla mancanza d’acqua alla contaminazione del cibo, eppure con le risorse utilizzate per gli armamenti si potrebbero affrontare gran parte dei problemi che affliggono il pianeta.
Bisogna agire, prima che sia troppo tardi! Tutto sembra peggiorare, per questo è necessario fare shakubuku, condividere il Buddismo con gli altri: non si tratta semplicemente di aumentare il numero dei praticanti, ma di incoraggiare ogni persona a tirar fuori la parte migliore di sé, intensificare gli sforzi per cambiare la situazione per noi e per gli altri. Gli italiani hanno tante capacità, sono molto creativi, ma bisogna diventare altruisti!
Il Gosho afferma chiaramente che la pratica del Sutra del Loto è shakubuku.
Durante il Primo e Medio giorno della Legge si recitava Nam-myoho-renge-kyo solo per il proprio beneficio personale, senza esporlo agli altri: «Adesso però – scrive il Daishonin – siamo entrati nell’Ultimo giorno della Legge e il Daimoku che io, Nichiren, recito è differente da quello delle epoche precedenti. Questo Nam-myoho-renge-kyo comprende sia la pratica per sé sia l’insegnamento agli altri» (RSND, 2, 923). Praticare in accordo con l’intento del Budda significa diffondere il Buddismo con il desiderio che tutti diventino felici. Questa azione crea un valore enorme. Spesso utilizziamo il Daimoku in modo riduttivo, ma bisogna imparare dal Daishonin e cercare di migliorare sempre, avanzando anche solo di un millimetro alla volta, altrimenti vanifichiamo tutti i nostri sforzi.
Il Daishonin scrive: «Quando tutte le persone reciteranno Nam-myoho-renge-kyo il vento non spezzerà i rami o le fronde, né la pioggia cadrà così forte da rompere una zolla […]. Nella loro esistenza presente le persone saranno libere dalla sfortuna e dai disastri e impareranno l’arte di vivere a lungo. Verrà il tempo in cui sarà rivelata la verità che per la persona e per la Legge non c’è vecchiaia né morte. Non ci può essere il minimo dubbio sulla promessa del sutra di “pace e sicurezza nell’esistenza presente”» (RSND, 1, 346).
Kosen-rufu è questo mondo ideale, è una bellissima utopia da realizzare. Il Daimoku funziona, assolutamente; praticando come insegna il Daishonin si può realizzare persino l’utopia di un mondo di pace. Nessun essere umano, per quanto lo abbia sognato, ha visto mai realizzarsi questa utopia di pace. Noi stiamo cercando di farlo, incoraggiando una persona dopo l’altra. Non è facile mantenere un cuore sempre altruista e dedito agli altri, ma adesso abbiamo una grande occasione di fronte a noi, quindi diamoci da fare per costruire un futuro pieno di speranza e accogliamo con gioia il 2018, “Anno di brillanti realizzazioni nella nuova era di kosen-rufu mondiale”, con la decisione di creare insieme meravigliose storie di rivoluzione umana.
Il prossimo 2 gennaio il maestro Ikeda compie novant’anni. Cosa vogliamo regalargli? Per ripagare il nostro debito di gratitudine decidiamo di mettere in pratica le sue parole: «Il 18 novembre 2018 segnerà il quinto anniversario del completamento del Kosen-rufu Daiseido. Facendo di questa data il prossimo obiettivo nell’avanzamento della famiglia Soka, scaliamo con gioia la vetta di kosen-rufu attraverso la propagazione compassionevole, diffondendo la Legge mistica ancora più ampiamente» (NR, 590, 5).
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16 novembre 2017
Daisaku e Kaneko Ikeda visitano il Makiguchi Memorial Hall e l’Università Soka
Per celebrare il 18 novembre, giorno della scomparsa del primo presidente Tsunesaburo Makiguchi e ottantasettesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, il maestro Daisaku Ikeda e sua moglie Kaneko hanno visitato il Makiguchi Memorial Hall a Hachioji, Tokyo, e hanno recitato Gongyo e Daimoku nella sala dedicata al presidente Makiguchi.
Hanno rivolto la loro preghiera al primo presidente che ha costruito le fondamenta della Soka Gakkai continuando a perseverare fino in fondo nella lotta per la giustizia e per la propagazione della Legge. E hanno pregato profondamente per la salute, la felicità e la vittoria di tutti i compagni di fede nel mondo che avanzano con coraggio verso il 2018, Anno di brillanti realizzazioni nella nuova era di kosen-rufu mondiale.
Poi si sono recati all’Università Soka ammirando il campus universitario immerso nei colori autunnali.
Si sono rallegrati dello sviluppo realizzato dall’Università e hanno augurato un’ulteriore crescita agli studenti dell’Università Soka, del Collegio femminile Soka e agli studenti stranieri.