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Restare fedeli al proprio voto - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:29

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    Restare fedeli al proprio voto

    Durante il suo esilio sull’isola di Sado, in un periodo in cui sia lui che i suoi discepoli stavano affrontando grandi persecuzioni, Nichiren Daishonin scrive il trattato L’apertura degli occhi

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    Durante il suo esilio sull’isola di Sado, in un periodo in cui sia lui che i suoi discepoli stavano affrontando grandi persecuzioni, Nichiren Daishonin scrive il trattato L’apertura degli occhi. In questo scritto, affidato nel febbraio del 1272 a Shijo Kingo, il Daishonin afferma:
    «Sia che venga tentato dal bene o venga minacciato dal male, chi lascia il Sutra del Loto si condanna all’inferno. Qui io faccio un grande voto. Anche se mi offrissero il governo del Giappone a patto che aneli a rinascere nella Pura terra abbandonando il Sutra del Loto e aderendo alle dottrine di un sutra come quello della meditazione o simili, anche se minacciassero di decapitare mio padre e mia madre se non recito il Nembutsu, qualunque difficoltà possa incontrare, a meno che uomini sapienti non provino che i miei insegnamenti sono falsi, io non accetterò mai! Tutti gli altri problemi per me non sono altro che polvere al vento. Io sarò il pilastro del Giappone. Io sarò gli occhi del Giappone. Io sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 254).

    Con una tale forza il Daishonin incoraggia tutti i suoi discepoli a non infrangere mai il loro grande voto e a continuare senza regredire sul cammino della non dualità di maestro e discepolo. Ikeda, a questo proposito, ci spiega:

    «Nella fede la cosa più importante è lo spirito di non regressione. Non si deve regredire nelle azioni, nelle parole e nei pensieri. Non si deve mai perdere lo spirito di continuare a lottare fin quando siamo vivi – questo è lo spirito del Buddismo di Nichiren, e il cuore della Soka Gakkai. […] Oggi noi portiamo avanti la nostra pratica buddista in questo regno impuro del mondo di saha, “in un kalpa turbolento, in un’epoca malvagia”.
    Viviamo in un mondo in cui predominano i ‘cattivi compagni’ o le influenze negative che sostengono l’offesa alla Legge. Siamo costretti a dare battaglia ai tre ostacoli e ai quattro demoni, e ai tre potenti nemici. Se in simili circostanze vogliamo mostrare la prova concreta della fede, dobbiamo sviluppare interiormente il coraggio e la forza d’animo che ci consentono di continuare a combattere costantemente e di vincere la nostra negatività intrinseca, l’oscurità fondamentale.
    Se non riusciremo a forgiare uno spirito così forte da non essere sviato da nulla e così puro da restare fedele al proprio voto senza vacillare, la fiamma della nostra pratica buddista verrà rapidamente estinta dai venti insidiosi delle forze oscure. Coltivare e rafforzare uno spirito di questo genere è la chiave della non regressione. Senza una dedizione e una determinazione profonda non potremo sconfiggere gli ostacoli prodotti dalle influenze negative».
    (D. Ikeda, tratto da L’apertura degli occhi – Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, pagg. 212-213, esperia, maggio 2008)

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