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Una gioiosa consapevolezza - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:19

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Una gioiosa consapevolezza

«Sono al corrente di tutto. Vi prego di essere fortemente convinti che ogni cosa si trasformerà in fortuna e benefici di cui godrete voi, i vostri familiari e tutti coloro con cui condividete un legame karmico». Con questo incoraggiamento sensei ha accolto 226 partecipanti, provenienti da 51 paesi, riunitisi a Tokyo dal 29 agosto al 4 settembre per partecipare al corso mondiale dei giovani

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«Sono al corrente di tutto. Vi prego di essere fortemente convinti che ogni cosa si trasformerà in fortuna e benefici di cui godrete voi, i vostri familiari e tutti coloro con cui condividete un legame karmico». Con questo incoraggiamento sensei ha accolto 226 partecipanti, provenienti da 51 paesi, riunitisi a Tokyo dal 29 agosto al 4 settembre per partecipare al corso mondiale dei giovani

Cerimonia di apertura del corso: Centro della cultura Soka

Il direttore generale della SGI Yoshitaka Oba ha sottolineato che questo corso celebra i settant’anni di pratica del maestro Ikeda che nell’agosto del 1947 comprese che Toda era una persona degna di fiducia e mosso da tale sentimento aderì dopo dieci giorni alla Soka Gakkai. Quello di maestro e discepolo è un legame che trascende il tempo e lo spazio. Nel cammino che porta alla realizzazione di kosen-rufu è inevitabile incontrare difficoltà, ma proprio in quel momento dobbiamo unirci ai nostri compagni di fede e non smettere di avanzare. Il direttore Oba ha citato una frase da La nuova rivoluzione umana (vol. 30, cap. 1, p.ta 4) in cui sensei scrive «Quali che siano le avversità che faranno inesorabilmente a gara per manifestarsi di fronte a voi, credete sempre fermamente nel Gohonzon e vivete fino in fondo la vostra esistenza per kosen-rufu, insieme alla Soka Gakkai, l’organizzazione fedele al mandato del Budda». In questo clima di gioiosa consapevolezza ha avuto inizio il corso, in concomitanza con la pubblicazione sul Seikyo Shimbun del quarto capitolo del volume 30 de La nuova rivoluzione umana, “Suonate la campana che annuncia l’alba”, in cui sensei parla dei suoi viaggi in Europa nel 1981. Oba ha concluso i suoi saluti invitandoci ad approfondire lo studio de La nuova rivoluzione umana e a far emergere l’atteggiamento di Shinichi Yamamoto nella nostra zona di attività puntando al 2018 e al 2030.

Cerimonia di Gongyo: Kosen-rufu Daiseido

Il silenzio era solenne, i nostri abiti erano quelli che si indossano nei giorni delle promesse, i nostri visi fieri e consapevoli di rappresentare l’Italia intera. È stata una lotta costante nel mantenere la determinazione e la concentrazione, nell’avere chiaro il nobile obiettivo che ci accumuna mentre la voce del maestro guidava il ritmo della nostra decisione e sgombrava la mente dal dubbio.

Ventisettesima riunione dei responsabili di Centro: Ikeda Memorial Hall, Kanagawa

La riunione si è tenuta congiuntamente alla celebrazione del sessantesimo anniversario dalla fondazione della Divisione studenti e quello stesso giorno ci siamo recati presso lo stadio dove Toda tenne la celebre Dichiarazione per l’abolizione delle armi nucleari. Il presidente Harada ci ha chiesto di non dimenticarci mai di questa Dichiarazione. Noi della SGI siamo ciò di cui il mondo ha bisogno per realizzare la pace. Dobbiamo agire in accordo con quanto scritto nel Gosho: «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene» (RSND, 1, 992).

Stadio di Mitsuzawa, Yokohama

Era tutto cambiato da quell’8 settembre del 1947, tranne l’orologio che era alle spalle di Toda. Osservarlo, ripensare a sensei e a tutti i desideri realizzati in unità con Toda, pensare alle tensioni di quei giorni tra le superpotenze del mondo hanno impresso in noi la determinazione ancora più forte, di realizzare la pace mondiale.
La sera, otto rappresentati dei giovani europei hanno partecipato al summit No More War tenutosi al Centro culturale di Kanagawa, dove hanno partecipato non solo i membri della SGI, ma anche settanta intellettuali e attivisti.
Il presidente Ikeda ha inviato un messaggio per l’occasione, incoraggiando i partecipanti a fare proprio lo spirito di Toda, ad attuare il recente trattato che ha messo al bando le armi nucleari e a espandere la solidarietà tra i giovani (vedi NR, 610, 12).

Meeting di scambio, Kanagawa

Forti del voto rinnovato e della riunione dei responsabili di Centro, il 3 settembre abbiamo preso parte a vari meeting di scambio. Hanno partecipato circa 2.900 persone, tra cui settanta persone nuove che hanno deciso di iniziare a praticare. Un’immensa gratitudine ha avvolto ognuno di noi nel vedere quale stupenda organizzazione i tre presidenti fondatori hanno creato, sviluppato e protetto.

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Sessione di domande e risposte: Centro della cultura Soka

Il corso si è concluso con una sessione di domande e risposte tenutasi con il presidente della Soka Gakkai Minoru Harada.

Abbiamo l’obietto di vincere entro il 18 novembre 2018. Quali sono i punti importanti da approfondire insieme ai giovani per raggiungere questa grande vittoria? (India)

I punti fondamentali sono il legame maestro e discepolo e lo spirito di non lesinare la propria vita.
Il legame maestro e discepolo è il più importante. Ikeda era sempre al fianco di Toda, sempre pronto a sostenerlo. Quest’anno sono andato in Messico proprio durante i giorni in cui Ikeda raccontava ne La nuova rivoluzione umana del sogno fatto da Toda in cui si recava in Messico e dei luoghi che aveva visto. Quando Ikeda nel 1981 si recò in Messico andò a visitare proprio quei luoghi sognati da Toda. Questo dimostra quanto sensei abbia sempre lottato a fianco del maestro. Adesso tocca a noi! Mirando al 18 novembre 2018 puntiamo a porre delle solide ed eterne basi della Soka Gakkai. Lo spirito fondamentale Soka si rispecchia nel principio di non dualità tra maestro e discepolo. Lo spirito di “non lesinare la propria vita” è una conseguenza del legame tra maestro e discepolo. Rientrando nei vostri paesi avete il compito di far crescere persone che sviluppino questo atteggiamento nella fede.

Come possiamo fare per mantenere questo stesso meraviglioso stato vitale una volta rientrati nei nostri paesi? (Singapore)

Se ci fosse un modo credo che tutti vorremmo saperlo! Sicuramente ognuno di noi nutre il desiderio di mantenere questo stato vitale, ma è normale che in quanto esseri umani non sempre riusciamo a mantenere questa determinazione. È importante però usare le difficoltà per andare avanti, per crescere e aiutare gli altri a crescere. Vivendo in questo modo andremo nella direzione giusta. Non possiamo evitare di affrontare difficoltà o ostacoli che alterino il nostro stato vitale, ma possiamo usare ogni cosa per crescere e sviluppare una fede capace di superarli. Non dimentichiamo mai questa determinazione di continuare ad avanzare qualsiasi cosa accada. Non perdiamo mai questo desiderio. In un Gosho si legge che la cosa importante è andare avanti ogni giorno. Anche sensei ci incoraggia ad avanzare passo dopo passo, e se non riusciamo a fare un passo intero anche mezzo va bene, l’importante è non fermarsi mai.

In America abbiamo deciso di realizzare 50.000 membri giovani entro il 18 novembre 2018. Molti di noi si chiedono come mai, nonostante grandi sforzi, siamo ancora lontani dall’obiettivo. Come possiamo coinvolgere ogni giovane ad avere questa determinazione? (USA)

Ne La nuova rivoluzione umana Ikeda scrive che meglio di una sola persona che fa cento passi, sono cento persone che fanno un solo passo. Come si fa? Credo che, affinché ogni giovane possa maturare questo desiderio e questa determinazione nel cuore, sia necessario andare a trovare ognuno di loro, incoraggiarli, far comprendere questo spirito mediante l’incoraggiamento personale. Nelle grandi riunioni non riusciamo a trasmettere questo spirito, proprio perché non possiamo incoraggiare ogni persona attraverso un dialogo cuore a cuore. Quindi, per far in modo che più persone possibile abbraccino questo scopo, dobbiamo usare le guide personali, le visite a casa, gli incoraggiamenti di sensei, le nostre esperienze. In questo modo possiamo aiutare ogni persona ad abbracciare e far proprio questo scopo. Alla base di tutte queste azioni deve esserci un forte Daimoku con una determinazione chiara e profonda.

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Riunioni Futuro – Byakuren – Soka-han

Appena arrivati a Tokyo abbiamo avuto l’opportunità di avere degli incontri in piccoli gruppi con i responsabili nazionali della Divisione futuro, del gruppo Byakuren e del gruppo Soka-han.
Le riunioni si sono tenute in un clima confidenziale e sotto forma di domande e risposte. Sebbene le domande riguardassero ambiti di attività differenti ognuno di noi aveva in mente il medesimo desiderio: la crescita dei successori e la cura di ogni singola persona.

Futuro: Quali sono le basi forti per costruire la Divisione futuro? E come possiamo far in modo che ognuno di loro sviluppi un legame diretto con sensei?
È importante avere nel cuore e trasmettere a tutti la consapevolezza che per sensei la Divisione futuro è importantissima. È fondamentale quindi che ci sia una totale collaborazione tra le quattro Divisioni per sostenerli e incoraggiarli.
Leggere La nuova rivoluzione umana è un’occasione per risvegliare nei Futuro la relazione maestro e discepolo. L’aspetto narrativo può colpirli molto e permette loro di scegliere il presidente Ikeda come maestro. Sensei sta affidando tutto a noi, anche le generazioni future. Incoraggiamo i Futuro a superare qualsiasi problema con le guide del maestro, studiandole noi per primi.

Byakuren: Come facciamo a far crescere quante più nuove giovani donne possibile e al tempo stesso incoraggiarle a entrare nel gruppo Byakuren?
Per far crescere le giovani è importante creare un legame cuore a cuore con ognuna ascoltando i loro problemi e le loro sofferenze. L’unità si basa sulla fiducia e la fiducia si crea attraverso dialoghi cuore a cuore.
La Soka Gakkai e l’attività sono un mezzo per approfondire l’amicizia. Siamo tutte uguali, non contano gli anni di pratica, ciò che conta è lottare e sfidarci fianco a fianco. Soprattutto le byakuren che fanno attività da più tempo non devono impartire ordini, ma comportarsi come sorelle maggiori. L’atteggiamento da avere è basato sull’amicizia, sull’uguaglianza e sull’empatia. Il Gohonzon e le divinità protettrici ci guardano sempre, ogni sforzo che facciamo per condividere il valore di questa attività non passa inosservato. Se seguiamo la Legge mistica con questa convinzione, anche se non siamo visti dagli altri, tutti i nostri sforzi si trasformeranno in benefici.

Soka-han: Come possiamo far sì che più persone decidano di far parte di questo gruppo? Come far crescere persone di valore?
L’importante è creare un nucleo forte, in questo modo mettiamo cause per il futuro. Per realizzare ciò è importante fare attività insieme, recitando Daimoku, andando a trovare le persone e facendo shakubuku assieme. Così aumentano i membri attivi. Alla base dell’attività sokahan c’è lo studio delle guide del presidente Ikeda. In queste guide sensei spiega come dovrebbero crescere i giovani, quindi le possiamo considerare delle lettere indirizzate a ciascuno di noi.
Ci sono cinque punti da tenere a mente quando facciamo attività:

  1. Avere un atteggiamento responsabile
  2. Parlare in modo chiaro e preciso, ovvero dare indicazioni chiare e precise ai membri
  3. Essere gentili
  4. Avere un aspetto pulito e ordinato
  5. Comunicare in modo preciso

Questi cinque punti sono importanti in ogni ambito della nostra vita.
Non c’è niente di inutile e, sebbene a volte portare avanti la vita personale e le attività sia molto impegnativo, possiamo essere certi che questo continuo sforzo ci permette di crescere e far crescere persone di valore.

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