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La città fantasma - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:25

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La città fantasma

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Immaginate un gruppetto di bambini che un giorno decidono di affrontare un lungo viaggio per raggiungere la “Terra dei tesori”. Per fortuna non sono soli: ad accompagnarli c’è una guida un po’ speciale con il cuore molto grande e pare sia addirittura in grado di salvare le persone.
Cammina e cammina, hanno già percorso quasi metà della strada quando si buttano a terra sfiniti e non vogliono saperne di continuare.
«Che gran peccato! – esclama la guida – Così rinunciate a vedere la “Terra dei tesori”?». E mentre parla, pensa tra sé: «Utilizzerò i miei poteri sovrannaturali per far apparire una città fantasma, nella quale potranno divertirsi e riposare».
In men che non si dica, ecco apparire una città incantata, con le mura dorate e le torri ingioiellate.

All’interno c’erano palazzi adorni di mosaici scintillanti e magnifici giardini pieni di zampilli gorgoglianti…
Al centro si apriva un vasto spiazzo vuoto dove si accampavano le carovane per la notte. Giungevano dai quattro angoli del mondo, si fermavano per dare riposo ai cammelli e rifornirsi di caramelle prima di ripartire. E mentre il sole compiva il suo tragitto nel cielo e la luna sorgeva all’orizzonte, i bambini giocavano e le donne si scambiavano i racconti dei loro viaggi in terre lontane. All’imbrunire una gran quantità di gente si radunava nella piazza mentre si accendevano i primi fuochi. I tamburi rullavano mentre nel cerchio qualcuno intonava la melodia di un’antica canzone…
Come potete immaginare, i bambini erano al colmo della gioia e saltavano da un angolo all’altro per non perdersi nulla. I loro cuori traboccavano di gioia, e la fatica di quella lunga marcia era sparita d’incanto.

Quando vide che si erano ben ricaricati, la guida li chiamò di nuovo: «Bambini, è tempo di ripartire. Questa città non è che un miraggio, e il luogo dei tesori non è lontano…».
Cammina e cammina, c’era un bambino che rimaneva indietro silenzioso. La guida che lo stava osservando da un pezzo, indovinando i suoi pensieri disse: «Stai sereno, non è come credi, la città fantasma e la terra dei tesori non sono due luoghi separati…»
«Già… – disse il bambino – e allora perché non potevamo restare?».
«Beh, diciamo che per avanzare abbiamo bisogno di stabilire delle tappe», rispose la guida. «Stai tranquillo, arriveremo presto a un’altra città, e sarà ancora più bella di quella che abbiamo lasciato. Ma per raggiungerla dobbiamo continuare ad avanzare con pazienza, senza dubitare. E quando finalmente saremo arrivati, guardando indietro scopriremo che i momenti di maggiore fatica sono stati i più felici. Ciò significa che ovunque ci troviamo possiamo sentirci liberi come nella città fantasma e sperimentare la più grande felicità!».
Il bambino non era certo di avere capito bene quel discorso complicato, ma ora si lasciava cullare dalla voce rassicurante di quella guida, certo di potersi fidare. Di sicuro si sentiva più leggero, e riprese di buon passo a camminare.

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