Sole Becagli e Daniele Santi quest’anno hanno preso parte ai negoziati all’ONU sia a marzo che a luglio come rappresentanti del Comitato Senzatomica, di cui l’IBISG è promotore. Abbiamo rivolto loro alcune domande
Perché è così importante questo Trattato?
Per la prima volta nella storia, questo Trattato non solo sancisce l’illegalità delle armi nucleari, ma ne vieta l’uso, la minaccia d’uso, la produzione, lo sviluppo, i test, il possesso, il trasferimento e il controllo, e anche l’assistenza di e verso Stati che detengono armi nucleari. Per gli Stati che decideranno di adottarlo, quindi, il Trattato prevede meccanismi di smantellamento delle armi nucleari esistenti sul loro territorio e di controllo per prevenire una possibile violazione di tali obblighi.
Che atmosfera si respirava durante i negoziati?
Sin dall’apertura della conferenza si respirava un’atmosfera carica di emozione e di entusiasmo perché ognuno dei partecipanti era consapevole che stava per assistere a un momento che avrebbe fatto la storia. Il filo conduttore degli interventi, sia da parte degli Stati sia da parte della società civile, è stato quello della disumanità delle armi nucleari e dell’urgente necessità di predisporre uno strumento legale che accogliesse l’opinione condivisa che tali armi non debbano mai più essere utilizzate.
La presidentessa della conferenza, l’ambasciatrice Elayne Whyte, ha subito chiarito che la sua intenzione era di avere il Trattato approvato il 7 luglio. Ovviamente non sono mancati i momenti di tensione, in particolare negli ultimissimi giorni di negoziazioni, ad esempio durante la votazione per mantenere o rimuovere la clausola di ritiro (che permette a uno Stato, in caso di eventi straordinari, di ritirarsi dal Trattato. La clausola è stata mantenuta e si trova all’articolo 17).
Voi che avete partecipato, come avete vissuto questa esperienza?
È stata una delle esperienze più intense della nostra vita. Innanzitutto, come rappresentanti di Senzatomica e membri della SGI, abbiamo provato un’immensa gratitudine perché eravamo lì a New York non solo per noi, ma per ognuna delle 14.000 persone che hanno contribuito in questi anni a sostenere la campagna Senzatomica. Questa vittoria è la vittoria di ognuno di loro. È stato un grande onore, inoltre, poter lavorare a fianco degli altri attivisti provenienti da tutto il mondo, che ci hanno ispirato con i loro sforzi instancabili e il loro costante ottimismo.
Ci raccontate brevemente l’iter che ha portato a questo risultato?
Il 23 dicembre 2016 era stata votata alle Nazioni Unite la risoluzione 71/258 per convocare una conferenza che negoziasse il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. La conferenza si è svolta dal 27 al 31 marzo e dal 15 giugno al 7 luglio 2017. Durante la prima sessione, a marzo, i delegati degli Stati hanno discusso i punti principali che tale Trattato avrebbe dovuto includere e si sono confrontati con i rappresentanti della società civile (tra cui Senzatomica) per accogliere spunti ed elaborare una visione condivisa. Nella seconda sessione, invece, i delegati hanno discusso ogni singolo articolo della prima bozza, presentata il 22 maggio, e delle bozze successive. I delegati hanno lavorato giorno e notte per elaborare una bozza di Trattato adottabile il 7 luglio.
Qual è stato il ruolo della società civile in questa storica votazione?
Il ruolo della società civile è stato davvero cruciale. I delegati degli Stati sono persone che si occupano di moltissime questioni e che difficilmente conoscono nel dettaglio ogni aspetto di tali questioni. Ma tra le file della società civile c’erano uomini e donne che hanno dedicato la loro intera esistenza all’abolizione delle armi nucleari. Scienziati, professori, giuristi, medici, sociologi, attivisti e soprattutto i sopravvissuti alle bombe atomiche e ai test nucleari. Ognuna di queste persone ha portato la propria esperienza, passione, decisione e le ha messe al servizio per lavorare insieme a un ambizioso progetto per la sicurezza del genere umano. Le loro voci sono state ascoltate e il risultato di questo dialogo è un Trattato della gente e per la gente.
Cosa possono fare i giovani in questa direzione?
I giovani di oggi saranno i protagonisti del futuro. Per questo è fondamentale che sviluppino la consapevolezza della sacralità della vita e delle catastrofiche conseguenze umanitarie che deriverebbero da un qualsiasi uso delle armi nucleari. Facendo propria questa prospettiva, ogni giovane può agire per diffonderla e incoraggiare gli altri a lavorare insieme verso un mondo libero dalle armi nucleari. La realizzazione di questo obiettivo passa anche per la trasformazione dei conflitti nelle nostre vite, l’impegno per aiutare gli altri, per la creazione di un ambiente pacifico e per l’educazione al disarmo. In una recente intervista Daisaku Ikeda dichiara: «Anche se parliamo di “solidarietà globale”, l’aspetto realmente importante non è la dimensione dello sforzo, ma la profondità e la forza delle connessioni umane individuali. Questa è una misura della forza della solidarietà, il tipo di solidarietà che può affrontare sfide difficili e trasformare la realtà. L’amicizia condivisa fra individui è l’essenza della solidarietà globale dei giovani» (www.senzatomica.it).
Quali saranno i passi necessari da ora in poi?
Ora che il Trattato e stato adottato, bisogna lavorare duramente affinche ciascun Paese decida di firmarlo e di adottarlo. Infatti, il 20 settembre il Trattato sara aperto alla firma degli Stati. Una volta che essi avranno firmato il Trattato, dovranno ratificarlo (con legge interna) almeno 50 Stati, ed entrera in vigore 90 giorni dopo che il cinquantesimo Stato l’avra ratificato. Quindi le azioni che le campagne nazionali e internazionali stanno pianificando mirano a incoraggiare i governi ad aderire a questo processo nel più breve tempo possibile.
E quali sono adesso i progetti di Senzatomica?
Il grande risultato ottenuto con l’adozione di questo Trattato e un passo avanti decisivo. Ma siamo consapevoli che adesso inizia il nostro compito piu importante, ossia continuare a dialogare con il governo italiano per aprire una breccia di speranza verso l’adozione di questo Trattato anche nel nostro Paese. L’Italia, pur dichiarandosi a favore dell’abolizione delle armi nucleari, mantiene la sua posizione di opposizione al Trattato a causa della partecipazione alla NATO. E giunta l’ora che prevalga la vera sicurezza umana, una sicurezza basata sul rispetto della dignita della vita e non sulla logica della deterrenza, e Senzatomica continuera la sua opera di sensibilizzazione delle singole coscienze per sollevare un’indomabile forza di pace che possa portare, attraverso il dialogo, il nostro Paese dalla parte giusta della Storia.