Sono davvero felice di poter accogliere questo “16 marzo” con lo sviluppo vivace delle Divisioni giovani e futuro di tutto il mondo. Qualche giorno fa (12 marzo) ho visitato i Centri culturali di Ookubo e Wakamatsu, nel quartiere Shinjuku a Tokyo. Fin dal mattino vi si erano riuniti pieni di vitalità tanti giovani per le loro riunioni, mentre si svolgevano anche le riunioni di uscita dalla Divisione futuro, su cui vegliavano i genitori e i loro responsabili. I soka-han che facevano attività di protezione nei due Centri avevano un aspetto dignitoso e affidabile.
La Divisione futuro è per noi un tesoro. I giovani sono la nostra speranza. Desidero proclamare a gran voce, con fierezza: «Ammirate questi giovani bodhisattva che si impegnano nel giardino Soka!».
Nichiren Daishonin scrive al giovane Nanjo Tokimitsu: «È mio desiderio che tutti i miei discepoli formulino un grande voto» (RSND, 1, 891). Kosen-rufu è l’essenza del grande voto del Budda. Per questo, quando i giovani fanno questo voto, le loro vite diventano sempre più nobili e vigorose, proprio come la vita del Budda. Come l’alba che sorge, la loro luce inizia a risplendere ovunque.
Il 16 marzo 1958, il mio maestro Josei Toda affidò il suo grande voto di realizzare kosen-rufu, a cui si dedicò fino alla fine dei suoi giorni, a quei seimila giovani che si erano riuniti “all’istante” nel momento cruciale [pur con poco preavviso, n.d.r.]. Erano tutti giovani sconosciuti e senza particolari meriti, ma i loro cuori ardevano della promessa condivisa di maestro e discepolo.
Rimanendo sempre al fianco del maestro per il bene di kosen-rufu, con questo spirito combattivo i nostri giovani della Soka hanno aperto una strada dove prima non c’era, e hanno vinto.
Il maestro Toda dichiarò: «La Soka Gakkai, in quanto sovrana del mondo religioso, deve inviare persone eccellenti in tutti i campi della società». E proprio come egli desiderava, adesso tante persone di valore che contribuiscono al bene della società stanno emergendo pieni di vitalità in tutto il Giappone e nel mondo. Perché i compagni di fede in Italia riscuotono fiducia in ogni settore della società? I giovani italiani colmi di nobile spirito di ricerca che incontrai nel 1981, trentasei anni fa, con i quali strinsi un forte legame, hanno dato il buon esempio mettendo in pratica i princìpi di “fede uguale vita quotidiana” e “Buddismo uguale società”. Sono riusciti a superare qualsiasi difficoltà grazie alla loro unità, prendendosi cura della crescita dei successori, e ognuno di loro ha continuato a dare prova concreta della grande rivoluzione umana realizzata nella sua vita. I giovani saranno la forza motrice di kosen-rufu mondiale per l’eternità.
Fra poco avranno inizio in tutto il Giappone le riunioni generali dei giovani. Ogni cosa si trasforma grazie a un singolo giovane che rompe il suo guscio, si alza e agisce risolutamente. Solo superando prove e difficoltà riusciamo a costruire delle fondamenta eterne.
Tutto ciò che accade fa parte della nostra pratica per conseguire la Buddità. È un allenamento. Prima di ogni cosa e al di sopra di tutto, noi abbiamo la “strategia del Sutra del Loto”.
Avanziamo attraverso il Daimoku! Apriamo la strada attraverso l’incoraggiamento! E infine vinciamo attraverso l’unità!
(16 marzo 2017)