Care amiche, cari amici,
marzo è il mese in cui il maestro e i discepoli Soka riconfermano insieme il loro voto condiviso di realizzare kosen-rufu. La parola “voto” può talvolta apparire complessa e lontana. Ma il voto di cui parla il Buddismo non è mai qualcosa di elitario: al contrario, è la promessa condivisa, è l’azione con la quale ci affianchiamo al maestro nella ricerca della nostra e altrui felicità, l’azione grazie alla quale non siamo mai soli.
Recitare Daimoku per risvegliare in noi stessi questo grande voto rende la nostra vita dinamica e divertente, permettendoci di cogliere continuamente nuovi aspetti. Uno di questi è l’azione di “dedicare” la vita. Nichiren Daishonin scrive: «Cosa significa kimyo? Significa dedicare la propria vita al Budda. Alcuni hanno moglie, figli, seguito, possedimenti, oro, argento o altri tesori, a seconda della loro condizione. Altri non possiedono nulla. Comunque, che uno sia ricco o no, niente è più prezioso del tesoro che chiamiamo vita» (RSND, 1, 997). Non si tratta di un atto formale: se decido di “dedicare al Budda” quel che c’è nel mio cuore senza giudicarlo; se per adempiere al mio voto scelgo di offrire ciò che ho qui, tra le mie mani, anche ciò che temo o penso di non avere… Allora, molto semplicemente, sto vivendo per kosen-rufu.
Un altro aspetto di questo voto condiviso è la decisione di proteggere la Soka Gakkai.
Dal primo gennaio di quest’anno il presidente Ikeda ha iniziato a scrivere il trentesimo volume de La nuova rivoluzione umana, descrivendo i fatti che lo portarono a rassegnare le dimissioni da terzo presidente. In quanto studenti – alle soglie del sessantesimo anniversario dalla fondazione – vogliamo studiare con impegno per diventare individui capaci di proteggere la Soka Gakkai. Abbiamo quindi pensato di utilizzare alcune lezioni di sensei sul Gosho come materiale per le nostre riunioni mensili.
Il presidente Ikeda si è sempre dedicato con passione alla formazione degli studenti incoraggiandoli a rivolgergli qualsiasi domanda, e una volta uno di loro disse: «Per essere onesto, non mi piace la Soka Gakkai come organizzazione. Tuttavia, partecipando alle sue lezioni, ho sviluppato il desiderio di diventare quel genere di persona che può proteggerla e lavorare con lei per la felicità degli altri». Shin’ichi rispose immediatamente: «Tu dici che vuoi proteggermi, ma proteggere la Gakkai è proteggere me. Proteggere uno, dieci, cento o mille membri della Gakkai è proteggere me, dal momento che la Gakkai è l’unico scopo della mia vita […]. Io non esisto al di fuori della Soka Gakkai e dei suoi membri. Se tu hai anche il più piccolo desiderio di proteggermi, spero che prenderai un posto nelle prime linee di questa organizzazione e lavorerai per proteggere tutti i nostri membri» (NRU, 8, 120).
Rispondendo con cuore puro a questo eterno appello, le nostre vite e i nostri studi manifesteranno il loro pieno potenziale e diventeranno fonte di profonda gioia. Anche questo mese, inondiamo il luogo in cui viviamo – le nostre case, i quartieri, gli atenei – con la forza e il sorriso invincibile dei giovani Soka!