Il 13 e 14 gennaio presso il Centro culturale Ikeda di Francoforte si è svolto il corso di studio europeo con Masaaki Morinaka, responsabile del Dipartimento di studio della Soka Gakkai. Tra i temi trattati, centrale quello dell’identità della Soka Gakkai come religione mondiale (le lezioni verranno riportate per esteso su Buddismo e società)
Il “voto di kosen-rufu” è il fulcro della fede e della pratica nella Soka Gakkai
La nuova era di kosen-rufu mondiale venne annunciata dal presidente Ikeda per la prima volta quattro anni fa, nell’estate del 2013, tre mesi prima del completamento del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu).
In quell’occasione sensei ci inviò la seguente guida riguardo ai successivi tre anni, così importanti per kosen-rufu mondiale: «Vi prego di realizzare il vostro hosshaku kempon (abbandonare il transitorio e rivelare l’originale) e quello della Soka Gakkai, costruendo una condizione vitale ampia e profonda». Quando ognuno di noi si alza facendo il voto di essere un Bodhisattva della Terra ed entra in azione come diretto discepolo di sensei, pregando per il voto condiviso di maestro e discepolo, realizza lo hosshaku kempon del singolo individuo. E in cosa consiste lo hosshaku kempon della Soka Gakkai? Significa chiarirne l’identità religiosa e lo spirito fondamentale come organizzazione che sta realizzando kosen-rufu mondiale, in esatto accordo con gli insegnamenti del Budda.
Nel messaggio inviato per l’inaugurazione del Kosen-rufu Daiseido, il presidente Ikeda scrive: «Sette secoli dopo che il Daishonin proclamò per la prima volta il suo insegnamento, al culmine di questa epoca di conflitto che è l’Ultimo giorno della Legge, la Soka Gakkai fece la sua apparizione facendo propria la missione di realizzare il grande voto di kosen-rufu in esatto accordo con lo spirito di Nichiren Daishonin. È certamente l’organizzazione che mette in atto il volere del Budda. Il cuore del grande voto di kosen-rufu e lo stato vitale della Buddità sono la stessa cosa. Perciò, quando dedichiamo le nostre esistenze a questo voto, possiamo far emergere la suprema nobiltà, la forza e la grandezza delle nostre vite. Quando rimaniamo fedeli a questo voto, il coraggio senza limiti, la saggezza e la compassione del Budda fluiscono da dentro di noi. Quando ci sforziamo con tutto il cuore di realizzare questo voto, il «veleno» della sfida più difficile può essere trasformato in «medicina», così come il karma può essere trasformato nella nostra missione.
Questo è lo spirito dei nostri compagni di fede infinitamente preziosi. Questo è l’elemento che caratterizza la nostra invincibile umanistica rete Soka» (NR, 526, 9).
Dunque il “voto” di kosen-rufu costituisce il fulcro della fede e della pratica nella Soka Gakkai.
Lo spirito fondamentale della Soka Gakkai non è altro che pregare e agire per kosen-rufu mondiale – la felicità di tutti gli esseri umani e la pace del mondo – unendo il nostro cuore ai nostri eterni maestri, i tre presidenti fondatori.
I passi successivi per sancire chiaramente questa consapevolezza che coinvolge la fede e la pratica di ognuno di noi, sono stati: nel 2014 la revisione di Regole e regolamenti della Soka Gakkai riguardo ai principi religiosi; nel 2015 la modifica delle preghiere silenziose di Gongyo; tra il 2015 e il 2016 la revisione del Preambolo di Regole e regolamenti (cfr. NR, 556, 8).
Il Budda Soka Gakkai
«Se la Gakkai non dovesse vincere e prosperare, ciò porterebbe alla fine del movimento di kosen-rufu. Proteggere la Soka Gakkai è uguale a proteggere la Legge mistica. Fare della Soka Gakkai un movimento imperituro è la via diretta per assicurare l’eterno flusso di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della Legge» (D. Ikeda, Seikyo Shimbun, 30 luglio 2016, cfr NR, 591, 15).
Per questa ragione, alla fine del 2016 è stata inclusa nel Preambolo di Regole e regolamenti l’espressione “Budda Soka Gakkai”.
In realtà, già nel 1962 il presidente Ikeda aveva pubblicato una guida del maestro Toda sul tema “Budda Soka Gakkai” (Seikyo Shimbun, 18 ottobre 1962).
Qualcuno potrebbe pensare: «La Buddità è qualcosa che si ottiene singolarmente portando avanti la pratica buddista, ma non riesco a capire come un’organizzazione possa essere un Budda». Riguardo a ciò sensei afferma:
«Il Budda Re Suono Maestoso appare nel ventesimo capitolo del Sutra del Loto, “Il Bodhisattva Mai Sprezzante”. Ma questo Budda non è un singolo individuo. Infatti, dopo la sua estinzione, gli fece seguito un altro Budda Re Suono Maestoso, e “questo processo continuò finché uno dopo l’altro non furono apparsi ventimila milioni di Budda, tutti con lo stesso nome” (SDL, 20, 364). […] L’acuta interpretazione di Toda fu che questa serie di Budda con lo stesso nome possa essere vista come un’organizzazione, “un’armoniosa assemblea di credenti” uniti sotto l’unico nome di Budda Re Suono Maestoso.
La durata della nostra vita è limitata, ma se i discepoli delle successive generazioni ereditano lo spirito fondamentale del maestro di sforzarsi per kosen-rufu, e continuano ad agire insieme verso questo obiettivo come un unico corpo organizzato, mostreranno l’eterna forza vitale di un Budda che lavora incessantemente per condurre tutti gli esseri viventi all’Illuminazione.[…]
Per questo motivo Toda dichiarò che, se in futuro un Budda dovesse predicare un sutra come quelli del passato, sarebbe del tutto naturale che la Soka Gakkai – “l’armoniosa assemblea dei credenti” direttamente collegata a Nichiren Daishonin che attualmente sta portando avanti kosen-rufu – venisse ricordata con l’appellativo di Budda. Tale è la nobile missione e la grandezza della Soka Gakkai» (NR, 597, 7).
La Soka Gakkai, superando il limite della durata della vita individuale, come un unico corpo organizzato continua a realizzare la grande opera di rendere felici le persone per l’eterno futuro.
Introducendo l’espressione “Budda Soka Gakkai” nel Preambolo di Regole e regolamenti si è voluto definire ancora più chiaramente la profonda missione della Soka Gakkai e della SGI.
Nei prossimi due anni
Nell’estate del 2016 sensei ci ha chiesto di “lavorare sodo” insieme a lui mirando al 18 novembre 2018 (cfr. NR, 590, 5).
Dal punto di vista del Buddismo tutti noi stiamo vivendo un momento particolarmente importante, anzi il più importante di tutti. Il presidente Ikeda afferma che sta dando gli ultimi ritocchi all’opera della sua vita. Come discepoli, questo è il momento di rispondere con le nostre vittorie per ripagare il debito di gratitudine nei suoi confronti.
Nei prossimi due anni, quindi, consapevoli della fortuna e della missione che condividiamo di poter lottare all’interno del sangha “Budda Soka Gakkai”, impegniamoci con tutte le forze per consolidare le basi dello sviluppo eterno della Soka Gakkai, come ci chiede il nostro maestro.
Siamo tutti Budda Soka.
Alziamoci con coraggio,
tiriamo fuori la forza dei Bodhisattva della Terra
e vinciamo fino in fondo.