Da questo mese pubblichiamo alcuni brani della Saggezza del Sutra del Loto da utilizzare nelle riunioni delle donne
Ogni mese si tengono in Italia le riunioni donne a livello di settore.
Anche quest’anno il punto di partenza per questi incontri saranno alcuni brani dalla Saggezza del Sutra del Loto, volume 3. Non si tratta di fare uno studio dottrinale, né di leggere l’intero capitolo durante le riunioni, ma di approfondire insieme alcune tematiche di cui parla il presidente Ikeda condividendo le nostre esperienze e riflessioni. Mettiamo in campo tutta la nostra creatività per rendere i nostri incontri gioiosi, incoraggianti e di ispirazione per tutte le partecipanti!
Qual è la motivazione per cui abbiamo scelto di utilizzare La Saggezza del Sutra del Loto nelle nostre riunioni? Per rafforzare la nostra fede tramite lo studio del Buddismo e acquisire maggior consapevolezza della nostra missione come donne Soka.
Basando le nostre attività su un “turbine di Daimoku” facciamo risplendere le nostre vite di profonda saggezza per contribuire alla pace e al benessere di tutti.
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I benefici di chi diffonde la Legge mistica
La saggezza del Sutra del Loto, volume 3
capitolo XVII: Distinzioni dei benefici
(brani consigliati da pag. 15 a pag. 22)
Sebbene tutti recitiamo Nam-myoho-renge-kyo davanti allo stesso Gohonzon, se la nostra fede è debole non possiamo assaporare una grande gioia. I benefici sono diversi da persona a persona. Per questo si parla di “distinzioni dei benefici”. Inoltre, benché i benefici si manifestino in maniera diversa in relazione alla forza della fede, allo stato vitale e al destino individuale, fintanto che perseveriamo otterremo sicuramente la condizione in cui tutti i desideri sono realizzati. (pag. 17)
L’ottimismo buddista non è quello fatalista di chi solleva le braccia e dice: «In un modo o nell’altro le cose si aggiusteranno». Significa riconoscere il male o la sofferenza e decidere di superarli, credere nella propria capacità di lottare contro qualsiasi ostacolo o forza negativa. È un ottimismo combattivo. Parlando di ottimismo ricordo il viso sorridente di Norman Cousins, noto come la “coscienza d’America”. Anche se non praticava il Buddismo, credeva nel potere dell’essere umano e riteneva che dovremmo temere non la morte, ma di morire senza aver conosciuto il nostro più grande potere, quello di dare volontariamente la vita per gli altri.
Quando ci dedichiamo alla felicità degli altri e intraprendiamo spontaneamente la battaglia del bodhisattva, l’immensa forza della vita eterna del Budda sgorgherà in noi e la nostra esistenza quotidiana migliorerà sicuramente. In questo senso, poter recitare Daimoku, diffondere gli insegnamenti del Daishonin e lavorare per kosen-rufu è già il supremo beneficio. Il Gosho afferma: «Non c’è vera felicità per gli esseri umani al di fuori del recitare Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 607).
D’altra parte il capitolo I benefici di chi risponde con gioia descrive i grandi benefici che riceve chi s’impegna gioiosamente nella fede. (pag. 21)