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Con il maestro per lo sviluppo dei giovani - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:01

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Con il maestro per lo sviluppo dei giovani

In un recente messaggio il presidente Ikeda ci chiede di «lavorare sodo in questi prossimi due anni per espandere la nostra rete di Bodhisattva della Terra» (cfr. NR, 590, 5). Abbiamo rivolto alcune domande ai nostri responsabili nazionali

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In un recente messaggio il presidente Ikeda ci chiede di «lavorare sodo in questi prossimi due anni per espandere la nostra rete di Bodhisattva della Terra» (cfr. NR, 590, 5). Abbiamo rivolto alcune domande ai nostri responsabili nazionali

Anna Conti, responsabile nazionale donne
Alberto Aprea, responsabile nazionale uomini
Elena Battistini, responsabile nazionale giovani donne
Daniele Santi, responsabile nazionale giovani uomini

Che programmi avete per questi due anni così cruciali?

Anna: Questo messaggio ci ha colpito profondamente e abbiamo percepito subito che ora è necessario tirar fuori un ichinen diverso, più potente, strettamente connesso al cuore del maestro e diretto alla pace e alla felicità di tutti.
Solo con una preghiera profonda possiamo smuovere la nostra vita e rinnovare la nostra determinazione.
Le attività delle donne saranno strettamente legate agli obiettivi: primo tra tutti, approfondire la fede per fare in modo che ogni donna possa risplendere di gioia e umanità. Proprio come il sole, che riscalda ogni cosa con il calore dei suoi raggi.

Alberto: In questi due anni che ci separano dal 18 novembre 2018 abbiamo la possibilità di rendere sempre più forti le basi del movimento di kosen-rufu in Italia, così come ci chiede sensei quando ci esorta a “lavorare sodo”. Partendo da una forte preghiera e dalla nostra personale rivoluzione umana, contribuire allo sviluppo della Soka Gakkai italiana realizzando tutti gli obiettivi, in unità tra noi e insieme al nostro direttore Tamotsu Nakajima. Ritengo che questo sia il modo migliore di rispondere, come discepoli, al desiderio del maestro. In particolare, si fa sempre più forte in me il desiderio di una grande crescita degli uomini, basata su solide fondamenta di fede, pratica e studio. È tempo che la Divisone uomini svolga pienamente e fino in fondo il suo ruolo di sostegno alle attività di propagazione e di creazione di un’unità armoniosa tra tutti i praticanti, assumendosi la piena responsabilità del progresso di kosen-rufu in Italia.

Elena: L’obiettivo è arrivare al 18 novembre 2018 con una vittoria chiara riguardo alla crescita di tutte le regioni. Immagino quel momento come una grande festa in cui ognuno potrà affermare: «Ce l’abbiamo fatta! Guardaci, sensei: abbiamo vinto tutti insieme!». Affinché ciò avvenga bisognerà ricercare sempre più profondamente lo spirito di itai doshin nelle quattro Divisioni, ognuno contribuendo nel modo che gli è proprio. Immagino le giovani donne talmente radiose da attrarre una moltitudine di persone desiderose di diventare felici.

Daniele: Nel messaggio il presidente Ikeda afferma anche: «Vi prego di promettere insieme a me di lavorare sodo in questi prossimi due anni, insieme ai membri di tutto il mondo, per espandere la nostra rete di Bodhisattva della Terra e far risuonare per l’eterno futuro dell’Ultimo giorno della Legge il “canto di trionfo di maestro e discepolo” con forza, saggezza e allegria». La mia determinazione è di mantenere questa promessa impegnandomi a ricercare io per primo, prima di ogni pensiero, parola e azione, il cuore del presidente Ikeda. Non è stato ancora confermato, ma stiamo pensando di organizzare un corso giovani italiani nel 2017 e un festival culturale nel 2018.

Il 2017: “anno dello sviluppo dei giovani nella nuova era di kosen-rufu mondiale”. Come pensate di sostenere la crescita di successori per lo sviluppo futuro dell’organizzazione italiana?

Elena: Sicuramente serve più dialogo e un ascolto più attento delle diverse realtà. I responsabili locali sono molto consapevoli di ciò che accade nelle rispettive zone, diverse una dall’altra, e vorrei che i giovani si sentissero liberi di agire in modo autonomo e creativo, fuori dagli schemi. Noi siamo qui per sostenerli attraverso un forte Daimoku e la nostra personale rivoluzione umana. Abbiamo un solo scopo: essere felici noi e fare in modo che anche tutti gli altri diventino felici, vogliamo incoraggiarci l’un l’altro in questa direzione.

Anna: Certamente questo è il nostro compito più importante! Ora che stiamo consolidando le basi della Gakkai in tutto il mondo, la cosa più importante sono i giovani! Nella nostra famiglia Soka è fondamentale la crescita delle future generazioni, per il futuro sviluppo della Soka Gakkai e per la realizzazione di kosen-rufu. Come farlo, è tutto da inventare, a partire dalla preghiera davanti al Gohonzon; a volte, ci sembra di sostenere i giovani ma otteniamo il risultato contrario…
Credo che un elemento basilare sia la fiducia. Quanto crediamo nei giovani, nel loro potenziale? Quanta fiducia sento nel mio cuore nei confronti di ognuno di loro? E quanto prego ogni giorno affinché ciascuno possa manifestare al massimo tutto il suo valore? Avere fiducia in ogni giovane al cento per cento e pregare ogni giorno per la loro felicità: sono convinta che in questo modo riusciremo a dare il giusto sostegno. A volte si tratta solo di ascoltarli e di lasciare loro lo spazio per esprimere tutto quello che hanno dentro. Altre volte bisogna avere pazienza e saper aspettare, con fiducia e discrezione, che spicchino il volo, pregando con la certezza che ciascuno diventerà un pilastro di kosen-rufu!

Alberto: In vista dello sviluppo futuro del nostro movimento, noi uomini ci impegneremo in primo luogo nello shakubuku, e ciò significa che io per primo devo cominciare a farlo, con una nuova e più forte determinazione. Inoltre dobbiamo sempre più lavorare fianco a fianco con i giovani uomini, dando loro piena fiducia e mettendo l’incoraggiamento personale al primo posto. Come adulti e come discepoli, il punto fondamentale è dare l’esempio attraverso il nostro comportamento nella vita di tutti i giorni, proprio come afferma Nichiren Daishonin: «Il vero significato dell’apparizione del Budda Shakyamuni in questo mondo sta nel suo comportamento da essere umano».

Elena: Noi giovani donne continueremo a studiare il Gosho insieme. È già ripartita la campagna “Studiate la suprema filosofia della vita”, che ha lo scopo di consolidare le radici della fede nella nostra vita. Il Gosho deve diventare il nostro pilastro nel corso di quest’avventura rivoluzionaria, la bussola per aprirci la strada in qualsiasi tempesta. Sensei ce lo sta chiedendo, ed è cruciale per noi rispondere alla sua aspettativa.
Inoltre abbiamo intenzione di divertirci parecchio, vorremmo organizzare tante occasioni in cui coinvolgere amici e persone nuove, libere da qualsiasi formalità e all’insegna dell’allegria, dove si possa entrare in contatto con la gioia che deriva da una vita dedita a kosen-rufu. Il nostro desiderio è che sempre più persone entrino in contatto con lo stato vitale dei giovani della Soka Gakkai, seri, sinceri ma anche tanto gioiosi!

E rispetto a Futuro e Studenti?

Anna: Quando sto insieme a loro sento rinascere nel mio cuore una speranza illimitata. Sono il nostro tesoro più prezioso. Mi commuovono le loro esperienze, la loro purezza e sincerità. Grazie a loro, il futuro della Soka Gakkai è assicurato. Per questo provo un’immensa gratitudine per ciascuno e spero, nel mio piccolo, di poterli ispirare in qualche modo a credere sempre di più in loro stessi e a coltivare lo spirito di ricercare sempre il maestro, con il desiderio di imparare a vivere seguendo le sue orme.

Daniele: Per sostenere la crescita dei successori ritengo che il nostro compito principale sia di fare in modo che quante più persone possibile creino una relazione diretta con il presidente Ikeda. Quanto a Futuro e Studenti, sono già bravissimi e credo che come prima cosa siano da ascoltare molto attentamente. Sono anche molto sinceri e quindi a volte pensiamo che si aspettino che noi gli spieghiamo qualcosa, ma la verità è che ogni volta sono io che imparo ascoltando loro.
Il presidente Ikeda afferma che «lo sviluppo dei giovani significa rivitalizzare ed espandere il nostro stato vitale giovanile e aumentare senza limiti nel futuro il numero dei Bodhisattva della Terra». Qual è la vostra decisione personale?

Elena: Sviluppare al massimo me stessa. Io non voglio sprecare un solo minuto senza sforzarmi nella mia rivoluzione umana.
Per cambiare la società abbiamo bisogno di aumentare le schiere di giovani felici che si uniscano al nostro movimento di pace, e io ho promesso al mio maestro di usare ogni cosa che accade nella mia vita, bella o brutta, dentro o fuori l’organizzazione, per approfondire la mia fede, ampliare il mio cuore e arrivare a toccare la vita degli altri.
Voglio imparare sempre più da sensei ad avere cura del mio ambiente, tenendo in altissima considerazione chiunque mi stia vicino. Ho la speranza che questo sforzo di rivoluzione umana possa in qualche modo sostenere e incoraggiare gli altri, e desidero risplendere il più possibile perché ognuna possa sentire di poterlo fare.

Daniele: La mia decisione è quella di non farmi mai sconfiggere, non utilizzare le mie idee personali ma di vincere ogni sfida attraverso la fede. Ho avuto la fortuna di incontrare il presidente Ikeda e di sceglierlo come maestro. Lui ci insegna che per rivitalizzare ed espandere lo “stato vitale giovanile” dobbiamo utilizzare la strategia del Sutra del Loto: recitare Daimoku e fare shakubuku per realizzare la nostra e l’altrui felicità.
Riguardo all’”aumentare senza limiti il numero dei Bodhisattva della Terra”, penso che il primo passo sia quello di sconfiggere ogni dubbio davanti al Gohonzon, così da superare tutti i limiti che emergono ogni volta che lottiamo per realizzare kosen-rufu.

Anna: Il tema di quest’anno è molto stimolante per noi che non siamo più giovani! Da una parte ci “costringe” a prendere atto che questa è l’epoca dei giovani, dall’altra ci spinge a tirar fuori l’entusiasmo e la passione per kosen-rufu. Con questo spirito, vogliamo realizzare attività gioiose e in armonia, allargare le nostre amicizie e condividere le nostre esperienze di fede basandoci su un “turbine di Daimoku”, per far sì che «il sorriso delle donne Soka sia il volto del ventunesimo secolo», come scrive sensei nel messaggio per la terza conferenza per la pace delle donne e giovani donne (NR, 594, 7).
Personalmente, ogni mattina davanti al Gohonzon prego per la felicità di tutte le persone e rinnovo la promessa di dedicare la mia vita a kosen-rufu. Ogni giorno riparto da qui. Voglio restare sempre vicino al cuore del maestro Ikeda, come la “mosca blu che si aggrappa alla coda del cavallo” (cfr. RSND, 1, 18).
Quest’anno noi donne continueremo a basare i nostri incontri mensili sulla Saggezza del Sutra del Loto (vol. 3), per comprendere più profondamente la visione del nostro maestro e vivere con saggezza.
Per poter rafforzare la nostra fede e far brillare la nostra vita come il sole, ci baseremo sulle cinque guide per la vittoria assoluta delle donne della SGI, cercando di metterle in pratica nella nostra realtà quotidiana.

  • Partire sempre dalla preghiera;
  • Costruire una famiglia armoniosa;
  • Far crescere successori di valore;
  • Aver cura dell’ambiente e della società:
  • Raccontare la propria esperienza con allegria.

Alberto: Voglio dedicarmi ancora di più, basandomi su una preghiera forte e costante, alle cinque guide eterne indicate dai presidenti Toda e Ikeda:

  • Fede per realizzare una famiglia armoniosa;
  • Fede per diventare felici;
  • Fede per superare gli ostacoli;
  • Fede per godere di salute e longevità;
  • Fede per la vittoria assoluta nella vita.

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