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Siamo campioni di gioia dallo spirito incrollabile - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:01

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Siamo campioni di gioia dallo spirito incrollabile

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Nel periodo in cui traversie di ogni genere imperversavano una dopo l’altra ostacolando gli affari del mio maestro e secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, mi immersi nella lettura di un racconto ispiratore. Vi si narra di un eclatante capovolgimento di situazione che Nichiren Daishonin descrive in una lettera indirizzata al suo giovane discepolo Nanjo Tokimitsu, il quale ai tempi della persecuzione di Atsuhara lottò strenuamente per fare da scudo al suo maestro e dare rifugio ai compagni di fede.
Sudatta, discepolo di Shakyamuni, era un uomo ricco che cadde ripetutamente in miseria, ma ogni volta riuscì a rialzarsi. La settima volta, durante l’ultimo periodo di miseria, quando solo la moglie rimase al suo fianco, si ritrovò in una situazione talmente critica da credere che ogni speranza fosse svanita. Tuttavia, incuranti delle difficoltà in cui si dibattevano, moglie e marito servirono con sincera devozione il maestro Shakyamuni e i suoi discepoli. E così, in risposta a quella ferrea determinazione, la loro vita si capovolse in modo radicale. I coniugi divennero i più ricchi di tutta l’India e fecero costruire il monastero di Jetavana, un grandioso castello della Legge che simboleggiava la relazione di maestro e discepolo (cfr. RSND, 1, 963).
Anche se dovessimo ripetutamente cadere, possiamo sempre rialzarci e ripartire. La fede incrollabile è quella forza suprema che ci rende capaci di ciò. Nella vita possono susseguirsi avversità di varia natura, dalle preoccupazioni economiche o connesse al lavoro, ai problemi familiari, alle relazioni umane difficili, all’insorgere o ricomparire di malattie fino ai disastri naturali, avversità che ci sorprendono ogni volta provocando dolorose e profonde sofferenze.
Ma sono proprio questi i momenti che mettono alla prova la fede autentica, i momenti in cui possiamo recitare con tutte le forze Nam-myoho-renge-kyo in accordo con le parole del Daishonin: «Rafforza il potere della tua fede più che mai» (RSND, 1, 607) e affrontare ogni situazione con spirito indomito. La Legge mistica è l’insegnamento della rinascita. La nostra fede ci porta alla vittoria assoluta, non possiamo non trovare una via d’uscita.
Quando lottiamo con tutti noi stessi per diffondere la Legge e per la felicità degli altri, restando fedeli al nostro grande voto di kosen-rufu, possiamo accumulare incalcolabili “tesori del cuore” e dischiudere uno stato vitale di vastità inimmaginabile.
Josei Toda un giorno incoraggiò calorosamente dei compagni di fede afflitti da ogni genere di sofferenze dicendo: «Indipendentemente dalle attuali preoccupazioni e difficoltà, siete tutti Bodhisattva della Terra. Dimostrate la grandezza della Legge mistica sul palcoscenico della vostra vita. Verrà sicuramente il momento in cui trasformerete il veleno in medicina e potrete parlare delle vostre esperienze col sorriso sulle labbra».
Le esperienze dei nostri compagni di fede che escono giornalmente sul quotidiano Seikyo e sulle altre pubblicazioni della SGI sprigionano una grande energia e potrebbero definirsi “inni alla vita indomita” di chi non si scoraggia di fronte a nulla.
Non potrò mai dimenticare un valoroso membro della Divisione uomini dello Hokkaido che non si lasciò scoraggiare nonostante le pressioni subite sul posto di lavoro a causa della sua fede e che lavorò coscienziosamente conquistandosi un’ampia fiducia tra i colleghi. Riuscì anche a vincere una malattia cardiaca molto grave e a superare il dolore della perdita improvvisa del figlio. Insieme alla moglie ha continuato a dedicare tutte le energie alla causa di kosen-rufu, affrontando con fierezza le tempeste delle avversità che si sono abbattute sulla sua famiglia dichiarando: «Per tutta la vita terremo sempre con noi “il distintivo della fede” che porta il nome Soka Gakkai!». I giovani che risiedono nello Hokkaido – cittadella di maestro e discepolo permeata dallo spirito dei tre presidenti – hanno ereditato il testimone della nobile missione compiuta da tali pionieri del nostro movimento.
Proprio come esorta il Daishonin, noi della SGI, uniti nella relazione di maestro e discepolo, rimaniamo saldi e irremovibili nonostante i continui attacchi dei tre ostacoli e quattro demoni che si insinuano nel nostro ambiente facendo a gara per ostacolarci. Questo perché tutti insieme abbiamo impresso profondamente nel cuore il seguente passaggio de L’apertura degli occhi, che Nichiren Daishonin scrisse mentre si scagliava su di lui una terribile persecuzione che mise a rischio la sua vita: «Sebbene io e i miei discepoli possiamo incontrare varie difficoltà, se non nutriamo dubbi nei nostri cuori, conseguiremo naturalmente la Buddità. Non dubitate semplicemente perché il cielo non vi protegge. Non scoraggiatevi perché non godete di un’esistenza facile e tranquilla in questa vita. […] Gli stupidi sono soliti dimenticare le loro promesse quando viene il momento cruciale» (RSND, 1, 257).
Proprio perché non dimentichiamo la nostra promessa «quando viene il momento cruciale» possiamo sicuramente mostrare la prova concreta del conseguimento della Buddità come risultato naturale della pratica buddista. Questo è il mondo del “Budda Soka Gakkai”.
Anche nel nuovo anno decidiamo di continuare a vivere senza mai arrenderci, da veri campioni di gioia dallo spirito incrollabile!

Soka
è una rete di vite invincibili.
Vivete fino alla fine maestosamente
e conquistate vittorie sempre più grandi.

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