«Adesso desidero che ciascun membro si impegni a lottare come se fosse Shin’ichi Yamamoto!» (Daisaku Ikeda, La nuova rivoluzione umana, vol. 30, cap. 2, p.ta 37)
Insieme al maestro, ciascuno di noi è Shin’ichi Yamamoto
Nel messaggio per il sessantesimo anniversario del 16 marzo 1958 Daisaku Ikeda ha scritto: «Chi è che rispondendo all’appassionato incoraggiamento di Shakyamuni, durante l’assemblea del Sutra del Loto, ha aperto la strada dell’Illuminazione a tutti gli esseri viventi? Fu la figlia del re drago, una giovane donna che fece un grande voto. Chi è che negli ultimi anni di vita di Nichiren Daishonin, con una fede coraggiosa basata sulla non dualità di maestro e discepolo, contribuì alla clamorosa vittoria del Buddismo della gente? Fu Nanjo Tokimitsu, un giovane uomo che fece un grande voto» (NR, 625, 4).
Con questa stessa determinazione, i giovani stanno avanzando nella campagna “Io sono Shin’ichi Yamamoto”.
Il 21 ottobre oltre trecento giovani donne delle tre regioni del Lazio, tra cui molte ospiti e principianti, si sono incontrate presso il Centro culturale di Roma per una riunione il cui tema era “Siate un sole gioioso di felicità!”, la prima delle cinque linee guida che sensei ha dedicato al gruppo Ikeda Kayo-kai. Esperienze di fede e incoraggiamenti hanno rafforzato la determinazione di realizzare ventimila giovani in Italia.
Inoltre a ottobre i giovani uomini hanno raggiunto i cinquemila membri, un risultato che ha portato grande gioia e rappresenta una tappa fondamentale per i giovani italiani.
Ne La nuova rivoluzione umana un giovane uomo si rivolge al presidente Ikeda con queste parole: «Sensei! Grazie di cuore! Noi giovani uomini lotteremo con tutte le forze e vinceremo. Risponderemo alle sue aspettative!».
E Shin’ichi risponde: «È proprio così. Quando il maestro non può agire mostrandosi in pubblico, i discepoli devono alzarsi al posto del maestro. Coloro che sostengono che senza vedermi non trovano le forze, che non trovano il coraggio, non sono veri discepoli. Piuttosto dovete creare una marea montante di kosen-rufu con azioni coraggiose, che superino quelle del maestro. Le guide e gli incoraggiamenti che vi ho dato finora, l’impegno che ho messo nel farvi crescere con tutte le mie forze, tutto era finalizzato a questo momento. Adesso è il momento di infondere forza e incoraggiare i compagni di fede in mia vece dichiarando con fierezza: “Lasci fare a me! Io dimostrerò come lotta un discepolo!”. Questa è la relazione maestro e discepolo. Ciascuno di voi è Shin’ichi Yamamoto» (NRU, vol. 30, cap. 2, p.ta 20).
Questo è lo spirito che anima i giovani della Soka Gakkai italiana!