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La fragranza interna otterrà protezione esterna - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:53

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La fragranza interna otterrà protezione esterna

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Virtù invisibili e ricompense visibili
(D. Ikeda, NR, 519, 6)

«Il Buddismo insegna che la fragranza interna otterrà protezione esterna. Questo è uno dei suoi princìpi più importanti»

(I tre tipi di tesori, RSND, 1, 752)

Il Buddismo spiega che la Buddità inerente alla nostra vita sprigiona una fragranza che si concretizza nelle funzioni protettrici della vita dagli attacchi esterni: in altre parole, facendo risplendere la nostra Buddità (virtù invisibile), attiveremo sicuramente protezione dall’esterno (ricompensa visibile). Il principio della Legge mistica “virtù invisibili portano ricompense visibili” è la “Legge della vita” che emerge attraverso la forza della determinazione e riesce a influenzare a nostro favore le circostanze esterne, permettendoci di vincere su di esse.
Una volta il mio maestro Josei Toda disse: «I benefici derivanti dalla Legge mistica continuano a crescere ancor prima di manifestarsi visibilmente. I semi della Buddità piantati nel cuore delle persone daranno sicuramente origine a grandi alberi. Quando questi si svilupperanno, i benefici continueranno ad apparire arricchendo la nostra vita, fino al punto in cui potremo dire di non averne più bisogno».

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Attivare la protezione dell’ambiente
(D. Ikeda, BS, 150, 42)

Per prima cosa il Daishonin scrive: «La natura di Budda di Brahma e di Shakra, richiamata, ci proteggerà». La protezione delle divinità celesti è una manifestazione delle funzioni della Legge mistica, e viene attivata dalla recitazione di Nam-myoho-renge-kyo che richiama la nostra natura di Budda.
Il Buddismo insegna «che la fragranza interna otterrà protezione esterna» (RSND, 1, 752). Quando la nostra natura di Budda emerge dall’interno, attiva anche la natura di Budda nella vita degli altri che si manifesta sotto forma di protezione esterna. Perciò la protezione che si riceve dalle forze positive dell’universo dipende dal fatto che noi per primi facciamo emergere la nostra natura di Budda. In altre parole, queste funzioni protettive sono attivate dalla nostra determinazione nella fede. La nostra natura di Budda si manifesta nel momento in cui apriamo un varco nell’oscurità interiore, o ignoranza fondamentale, basandoci su una forte convinzione nella fede. Perciò in uno dei suoi scritti il Daishonin cita le parole del Gran Maestro cinese Miao-lo: «Più forte è la fede, maggiore è la protezione degli dèi» e commenta: «Se uno conserva una fede salda, certamente la protezione degli dèi sarà grande» (RSND, 1, 546).
Recitare Nam-myoho-renge-kyo con tutto il cuore attiva le funzioni protettrici dell’universo. È la nostra trasformazione interiore, cioè l’emergere della nostra natura di Budda, che le sprona ad agire. Nel Buddismo di Nichiren Daishonin, aspettarsi la loro protezione senza trasformare la propria vita, non è il modo corretto di pregare.

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Cercare la Buddità dentro di sé
(D. Ikeda, BS, 160, 18)

Il Daishonin spiega uno dei princìpi cardine del Buddismo: quando la “fragranza interna” – la natura di Budda – si manifesta dall’interno attira la protezione dall’esterno. In altre parole, quando attiviamo la natura di Budda dentro di noi, induciamo le funzioni protettive della vita a operare
dal di fuori.
Siamo noi che possediamo la natura di Budda e quindi spetta a noi risvegliarla e manifestarla. Quando pratichiamo il Buddismo del Daishonin, la Legge mistica comincia a “permeare la nostra vita esercitandovi la sua influenza”: la nostra natura di Budda, una volta rivelata, emerge come una fragranza che pervade la nostra vita, così come l’incenso che brucia impregna i nostri vestiti del suo profumo.
E per ricevere la protezione delle divinità celesti – le forze positive dell’universo – il primo passo consiste nell’intraprendere la propria trasformazione interiore.
Il Daishonin scrive: «Quando veneriamo il Myoho-renge-kyo che è nella nostra vita come oggetto di culto, la natura di Budda che è in noi viene richiamata dalla nostra recitazione di Nam-myoho-renge-kyo e si manifesta. Questo si intende per “Budda”. Per fare un esempio, quando un uccello in gabbia canta, gli uccelli che volano liberi nel cielo sono richiamati e si radunano intorno a lui. E quando gli uccelli che volano nel cielo si radunano, l’uccello in gabbia cerca di uscire fuori. Così, quando con la bocca recitiamo la mistica Legge, la nostra natura di Budda viene richiamata e immancabilmente emergerà» (RSND, 1, 789).
Recitare Nam-myoho-renge-kyo al Gohonzon, l’oggetto di culto del Buddismo di Nichiren Daishonin, equivale a richiamare e lodare la natura di Budda inerente alla nostra vita, che risiede in tutte le cose dell’universo. In risposta al suono del nostro Daimoku, che è il mezzo con il quale riveliamo la nostra natura di Budda, tutte le divinità benevolenti dell’universo si attivano per proteggerci.
Il concetto di “fragranza interna” si riferisce a un potere che esiste e si genera dentro di noi. Il Buddismo è chiamato la “via interiore”. Perciò non ricerchiamo la Buddità fuori di noi, ma piuttosto al nostro interno.
Il Buddismo del Daishonin ci permette di attingere e manifestare tale beneficio
nella nostra vita.
In altre parole, poiché tutti noi possediamo la natura di Budda, quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo ben concentrati, la vita del Budda viene richiamata dal nostro interno
ed emerge.
Il manifestarsi della Buddità interiore attiva la protezione dall’esterno.

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