A ottobre ricorrono cinquant’anni dalla nascita del Club di Roma. Il suo fondatore Aurelio Peccei e il presidente Daisaku Ikeda, uniti da un profondo legame, hanno affrontato questioni di interesse globale in un libro di dialoghi
1968: Aurelio Peccei (1908-1984), matematico ed economista, fonda il Club di Roma, che riunisce docenti, scienziati, politici, professionisti e membri della società civile con lo scopo di sviluppare strategie per risolvere questioni di interesse globale (sostenibilità ambientale, crescita economica, consumo di risorse, pace, sicurezza, demografia…). Per commemorare i cinquant’anni dalla sua fondazione, proponiamo un estratto del dialogo tra Peccei e Ikeda, pubblicato con il titolo Campanello d’allarme per il XXI secolo, esperia 2014.
Peccei: «Qual è il destino che ci attende? È un interrogativo che ci assilla da tempo immemorabile e che, con ogni probabilità, non avrà mai una risposta definitiva ed esauriente. Ciò non toglie che la rivoluzione umana, nei termini da me descritti, sia un imperativo imprescindibile […] Per la prima volta dobbiamo sobbarcarci responsabilità a lungo termine e lottare per lasciare in retaggio alle generazioni future un pianeta che offra più consolanti condizioni di vita e sul quale operi una società più governabile.
Solamente la rivoluzione umana ci permetterà di comprendere che, per raggiungere questo traguardo vitale, dobbiamo migliorare la nostra qualità interiore e acquisire piena armonia spirituale e culturale» (pag. 171).
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Il giorno della pace nel mondo
Era il 2 ottobre 1960 quando il giovane Daisaku Ikeda, oggi presidente della Soka Gakkai Internazionale, varcava i confini del Giappone per realizzare la visione del suo maestro Josei Toda: la pace nel mondo attraverso la diffusione dell’insegnamento per la felicità di ogni persona, il Buddismo di Nichiren Daishonin e della Soka Gakkai.
«Voglio che tu viaggi intorno al mondo per kosen-rufu, devi vivere più a lungo che puoi e viaggiare in lungo e in largo». Con queste parole il suo maestro gli passò il testimone di una missione senza precedenti. Sono passati cinquantotto anni da quella data e in oltre 192 paesi e territori ci sono membri della Gakkai che si impegnano nel rispetto della dignità della vita.
Per questo il 2 ottobre è considerato dai membri della Soka Gakkai il giorno della Pace nel mondo.