Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese (Rissho ankoku ron) è un trattato scritto da Nichiren Daishonin nel 1260 e contiene alcune istruzioni pratiche che costituiscono la base del Buddismo di Nichiren Daishonin.
Si potrebbe affermare che la vita stessa di Nichiren Daishonin, piena di avversità e dedita interamente alla salvezza delle persone comuni, sia stata volta alla realizzazione del principio di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Il Daishonin presenta già nell’incipit le conclusioni del trattato, rivelando la causa fondamentale dei disastri e delle calamità, ossia che le persone di tutto il paese stanno voltando le spalle alla Legge corretta e credono invece nelle dottrine errate. Di conseguenza gli dèi benevolenti e i santi che dovrebbero proteggere il paese, invece lo abbandonano.
In altre parole, quando una nazione o una società diventano caotiche, le prime cause di confusione sono le idee e il modo di pensare delle persone, che vanno a influire negativamente e a logorare la loro vita, a distorcere i loro processi mentali e la loro consapevolezza generando caos e disarmonia nella societa.
Il presidente Ikeda spiega che “adottare l’insegnamento corretto a livello individuale” significa stabilire una forte fede nel Sutra del Loto. Ciò comporta che ogni persona si prefigga lo scopo di conseguire la Buddità per sé e per gli altri.
Mentre “adottare l’insegnamento corretto a livello sociale” significa stabilire che la filosofia alla base della società sia ispirata alla visione del Sutra del Loto, che ha come fondamenta il rispetto per gli esseri umani e la dignità della vita.
Perciò è importante collaborare in armonia con persone che abbracciano filosofie e religioni basate sul rispetto per gli esseri umani e la dignità della vita, approfondendo il dialogo con lo scopo di risolvere i problemi dell’umanità. Questo è il tipo di dialogo interculturale e interreligioso che la Soka Gakkai sta portando avanti su scala mondiale.
Se la visione e i valori delle persone cambiano, la società si trasforma nel profondo e, di conseguenza, si muove nella direzione giusta.
Proprio perché ora viviamo in un’epoca di divisione e conflitti, la solidarietà del bene che si basa sulla nostra rivoluzione umana diventerà sempre di più una tendenza fondamentale per costruire una nuova era.
È importante approfondire la nostra convinzione nel movimento di cui siamo parte e decidere fermamente di avanzare.
Il potere del dialogo
Il presidente Ikeda scrive: «Il trattato si conclude con l’ospite che esprime con forza la sua determinazione. Quello che possiamo imparare da ciò è che la fine di un dialogo diventa il punto di partenza di un altro. Il Buddismo proclama il potere del dialogo. Anche se può sembrare che non abbiano un effetto immediato, i nostri dialoghi attivano la natura di Budda della persona con cui stiamo parlando. L’unico modo per far emergere la natura di Budda è un impegno basato sulla causalità fondamentale della Legge mistica (Nam-myoho-renge-kyo). Continuiamo a espandere la nostra rete rivolta al bene attraverso il mezzo pacifico del dialogo. I nostri dialoghi sono battaglie per far rivivere il potere degli esseri umani. I nostri dialoghi cambiano la società, uniscono il mondo e determinano il futuro. I nostri dialoghi infondono speranza. Hanno il potere di rivitalizzare gli altri e risvegliarli al loro potenziale interiore, e contengono il coraggio, la convinzione e la causa per la vittoria. I nostri dialoghi per “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” costruiranno un’epoca della gente comune attraverso il potere della fede nell’essere umano» (cfr. BS, 175, 58).