La sfida della mia rivoluzione umana, che ho intrapreso da giovane, è iniziata da uno zadankai. Fu la riunione in cui incontrai per la prima volta il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, che mi insegnò il modo corretto di vivere.
Da allora, in qualsiasi momento e in qualunque luogo mi trovassi, ho fatto dello zadankai il punto di partenza per misurarmi in nuove imprese nel movimento di kosen-rufu insieme ai miei compagni di fede.
Ora, la reazione a catena della rivoluzione umana così piena di speranza, che nasce e si espande negli zadankai del mondo intero, riempie il mio cuore di gioia.
Nel Sutra del Loto Shakyamuni afferma il desiderio di «rendere tutte le persone uguali a me, senza alcuna distinzione tra noi» (SDL, 45). In altre parole, egli desiderava che tutti gli esseri umani potessero elevare il proprio stato vitale fino alla Buddità che egli stesso aveva conseguito.
Le nobili riunioni pervase da questo grande desiderio sono proprio gli zadankai della SGI. Sono incontri nei quali ognuno ha un ruolo da protagonista, riunioni che traboccano di preghiere e incoraggiamenti uguali a quelli del Budda, affinché ogni partecipante, nessuno escluso, possa avanzare nella propria vita con rinnovata energia e un allegro sorriso.
Nel Gosho Grande male e grande bene Nichiren Daishonin scrive: «Che motivo avete di lamentarvi? Benché non siate il Venerabile Mahakashyapa, dovreste tutti mettervi a ballare! Benché non siate Shariputra, dovreste balzare in piedi e danzare. Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (RSND, 1, 992).
Negli zadankai della Soka Gakkai che condividono lo stesso intento del Daishonin, troviamo una gioia indistruttibile che disperde infallibilmente anche il dolore e la disperazione causati da disastri e tragedie di ogni tipo.
Sono luoghi in cui torniamo insieme ogni volta a formulare il nostro voto originario, dal tempo senza inizio, dove ci prepariamo ad adempiere alle nostre missioni pieni di gioia ed entusiasmo.
Sono inoltre la prova che la Gakkai sta realmente ereditando e mettendo in pratica l’essenza del Buddismo di Nichiren Daishonin.
Il mio maestro ci incoraggiava dicendo: «Anche i Bodhisattva che hanno difficoltà economiche o che soffrono per le loro malattie, sono tutti Bodhisattva della Terra.
Quando lottate fino in fondo insieme ai vostri compagni di fede, anche le prove più difficili si tramuteranno in benefici. Raggiungerete uno stato vitale in cui potrete dichiarare: “Io ho vinto!”».
I nostri zadankai sono magnifici appuntamenti caratterizzati da gioia e armonia, un vero “miracolo” nella società attuale, dove è sempre più difficile sviluppare autentiche relazioni umane. Ognuna di queste riunioni costituisce un elemento davvero prezioso della nostra pratica buddista.
Preghiamo dunque insieme e facciamo emergere a profusione la «saggezza della verità che funziona in accordo con le circostanze mutevoli» (BS, 109, 40) affinché gli zadankai nelle nostre comunità siano i più allegri e piacevoli del mondo!
Diffondiamo tutti insieme la luce della rivoluzione umana tra le persone intorno a noi, facendo risuonare le nostre voci piene di convinzione per richiamare e far emergere nuovi Bodhisattva della Terra!
Gli zadankai della Soka
sono il cammino per la pace
che apre la via
alla creazione di legami solidali
per unire tutta l’umanità.