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L'essenza del Buddismo è ripagare i debiti di gratitudine - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:44

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    L’essenza del Buddismo è ripagare i debiti di gratitudine

    Pubblichiamo un estratto della quarta lezione della serie del presidente Ikeda “Ai miei amati giovani”

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    Pubblichiamo un estratto della quarta lezione della serie del presidente Ikeda “Ai miei amati giovani”

    La Soka Gakkai dei giovani

    Se i giovani si muovono e fanno sentire la propria voce, sono in grado di aprire la breccia che conduce a una nuova era. Se i giovani crescono e avanzano con vivacità, sono in grado di generare un’ondata di gioia in ogni settore e capitolo.
    Sono proprio i giovani a dare l’impulso decisivo per la vittoria di kosen-rufu.
    Noi saremo per sempre la Soka Gakkai dei giovani, la Soka Gakkai mondiale dei giovani. Con il costante desiderio di ripagare il debito di gratitudine nei confronti del mio maestro, ho assunto la guida di questa Gakkai dei giovani e, in questi sessant’anni, ho affrontato e vinto ogni sorta di avversità. […] E ora un flusso di nuovi giovani Bodhisattva della Terra si sta formando su scala globale, in ogni paese. Tutto ciò renderebbe estremamente felice il mio maestro Josei Toda. […]

    Tutti voi avete una grande missione

    Tutti voi che ereditate la filosofia dell’umanesimo buddista siete la speranza del futuro, il tesoro dell’umanità. Ciascuno di voi, nessuno escluso, è un Bodhisattva della Terra nato con una profonda missione.
    Il comportamento sincero di ogni giovane Bodhisattva della Terra permette di espandere un’ondata di pace e felicità nell’ambiente che lo circonda. L’essenza dell’umanesimo buddista è costituito dal «comportamento da essere umano» (RSND, 1, 756).
    In questa lezione vorrei approfondire dei brani del Gosho mettendo a fuoco la “filosofia umanistica” che è l’essenza del Buddismo e che si esprime nell’azione di ripagare i debiti di gratitudine.
    Nel Gosho Ripagare i debiti di gratitudine il Daishonin scrive: «Chi si dedica al Buddismo non dovrebbe dimenticare i debiti di gratitudine verso i genitori, verso i maestri e verso il paese. Ma, per ripagare questi grandi debiti, deve assolutamente studiare e comprendere a fondo il Buddismo e diventare un sapiente» (RSND, 1, 614).

    Gratitudine per tutti gli esseri viventi

    Il giorno successivo alla morte del mio maestro Josei Toda, la riunione dei responsabili di centro si svolse come da programma: durante il mio discorso citai proprio questo brano del Gosho Ripagare i debiti di gratitudine.
    È grazie al maestro Toda che tutti noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare il Buddismo. Protetti e allenati dalla sua compassione, abbiamo conosciuto il supremo cammino dell’essere umano. Come discepoli, in che modo possiamo ripagare questo grande debito di gratitudine?
    […] Come rappresentante del Gruppo giovani affermai risoluto: «C’è un solo modo per ripagare il debito di gratitudine nei confronti del maestro Toda: far avanzare vigorosamente il movimento di kosen-rufu, a cui egli ha dedicato la sua stessa vita, in modo tale da riportargli la nostra vittoria, esclamando: “Sensei, guardi quanto sono riuscito a far avanzare kosen-rufu!“».
    Nichiren Daishonin afferma: «Come possono coloro che studiano il Buddismo non riconoscere e ripagare i loro debiti di gratitudine? I discepoli del Budda devono assolutamente conoscere i quattro debiti di gratitudine e sapere come assolverli» (RSND, 1, 201).
    […] Il concetto di ripagare i debiti di gratitudine insegnato dal Daishonin consiste nel riconoscere e provare gratitudine nei confronti di tutte le persone con cui abbiamo legami, come i genitori, la famiglia, le persone che ci circondano, il nostro maestro, tutti gli esseri viventi e ancora, per la società e per l’esistenza stessa del Buddismo.

    Prendersi cura di ogni persona

    In altre parole, riconoscere e ripagare i debiti di gratitudine equivale ad avere un cuore colmo di riconoscenza, consapevole che “è grazie a tutti coloro con cui sono in relazione se sono diventato la persona che sono”. Da ciò nasce il desiderio di impegnarsi al massimo per il bene degli altri. È proprio grazie a questo che si riesce ad aver cura di ogni persona che si ha di fronte. E così quella persona sarà in grado di superare la condizione di isolamento e sofferenza in cui si trova, e di creare a sua volta uno scambio cuore a cuore con altre persone. Non solo, riuscirà ad innalzare il proprio stato vitale e ad arricchire la propria e l’altrui umanità. Il modo di vivere dei membri della Soka Gakkai è animato da un’elevata condizione vitale, è un comportamento costituito da azioni basate sul principio di ripagare i debiti di gratitudine e stringere buoni rapporti con le altre persone.
    In una società afflitta dalla mancanza di legami e dalla tendenza all’isolamento, il concetto buddista di ripagare i debiti di gratitudine rappresenta la base di un comportamento in grado di far rinascere l’umanità.

    Gratitudine verso i nostri genitori

    […] Ho dedicato diverse guide ai giovani e ai Futuro, in cui sottolineo l’importanza di diventare persone che non dimenticano mai il loro debito di gratitudine nei confronti dei genitori e di sviluppare la pietà filiale. Tutto ciò rappresenta la filosofia umanistica che Toda mi ha insegnato e che ha espresso nei suoi Precetti per la gioventù: «Ci sono ancora tanti giovani che non sono capaci di amare i loro stessi genitori. Come possono pensare di prendersi cura degli altri? Lo sforzo di superare la mancanza di compassione e l’indifferenza presenti nella nostra vita, e di sviluppare la stessa compassione del Budda è l’essenza della rivoluzione umana» (NR, 509, 14).
    Con questo Toda intendeva dire che, per riuscire ad agire in modo da raggiungere la felicità per sé e per gli altri, è prima di tutto necessario ripagare il debito di gratitudine nei confronti delle persone che più ci sono vicine, ovvero i nostri genitori; questo è il primo passo di una grande rivoluzione umana.
    La nostra è un’epoca ancora più difficile. E ci sono casi in cui, malgrado tutto, per diversi motivi non è possibile dimostrare immediatamente amore e affetto nei confronti dei propri genitori. Ci sono casi in cui non è possibile esprimere con dolcezza e naturalezza il proprio amore filiale. Tuttavia, non c’è alcun bisogno di avere fretta. Vi sono anche persone che riescono a comprendere tutto ciò solo dopo essere diventati genitori a loro volta. Altre riescono a cambiare e ad amare i propri genitori solo dopo aver provato amore per altre persone.
    In ogni caso, la cosa più importante è continuare il proprio percorso di rivoluzione umana. Continuare con tenacia e costanza a sfidarsi nel trasformare il proprio stato vitale e diventare un sole in grado di illuminare e avvolgere con i raggi della compassione tutte le persone con cui condividiamo dei legami.

    Il legame tra maestro e discepolo

    Nel Gosho Ripagare i debiti di gratitudine il Daishonin attribuisce grande importanza soprattutto al “debito di gratitudine nei confronti del maestro”.
    […] Il Daishonin ci ha mostrato con il suo comportamento l’esempio di una persona che ripaga fino in fondo il suo debito di gratitudine nei confronti del maestro; inoltre ha dichiarato fermamente che la strada più autentica per ripagare i debiti di gratitudine è stabilire la Legge buddista nell’Ultimo giorno della Legge per l’Illuminazione di tutto il genere umano, in quanto l’immenso beneficio che deriva da quest’azione ritornerà al maestro.
    Nel Buddismo del Daishonin, il legame di maestro e discepolo è estremamente profondo. All’opposto, per quanto riguarda le persone che non riconoscono i propri debiti di gratitudine, il Daishonin spiega il severo principio di causa ed effetto. Potremmo dire che riconoscere e ripagare i debiti di gratitudine è il principio supremo che rende tali gli esseri umani.

    Gratitudine verso il maestro

    Nel Sutra del Loto c’è una parabola che esprime il concetto di ripagare i debiti di gratitudine nei confronti del maestro.
    Il Bodhisattva Re della Medicina in una precedente esistenza era un bodhisattva chiamato Bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri. Nel momento in cui il suo maestro predicò il Sutra del Loto, questo bodhisattva ascoltò la Legge e si impegnò in pratiche austere ricercando unicamente la Buddità, per un periodo di dodicimila anni. […] Successivamente, questo bodhisattva formulò il voto di ripagare il suo debito di gratitudine per aver potuto conseguire questa splendida condizione e, con il desiderio di rendere omaggio al suo maestro e al Sutra del Loto, cosparse il proprio corpo di olio profumato e si diede fuoco, offrendo così un grande bagliore.
    Questa luce offerta in dono continuò ad ardere per milleduecento anni, illuminando tutto il mondo. Potremmo dire che il profondo significato di questa parabola è che l’ichinen di un cuore sincero che si dedica a ripagare i debiti di gratitudine illumina senza limiti il mondo nel futuro.
    È grazie alla Legge mistica che ora siamo in grado di condurre vite felici. Ed è grazie alla Soka Gakkai, che ci ha trasmesso il Buddismo, che siamo in grado di portare avanti il supremo modo di vivere della rivoluzione umana e la trasformazione del karma. Con il nostro ichinen e le azioni messe in pratica per ripagare questi debiti di gratitudine, i nostri benefici, la felicità e la fortuna aumenteranno sempre di più, senza limiti.

    L’offerta del Bodhisattva Re della Medicina

    Nonostante avesse fatto ardere il suo corpo per milleduecento anni, il desiderio di ripagare il debito di gratitudine del Bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri non si esaurì. Egli determinò di rinascere con il suo maestro e di lottare insieme a lui. Così rinacque nella stessa terra del suo maestro, con il desiderio di fargli un’altra offerta per ripagare il debito di gratitudine che sentiva nei suoi confronti. Quando il Budda entrò nel nirvana, il bodhisattva fece l’offerta di dar fuoco alle proprie braccia, che questa volta continuarono ad ardere per settantaduemila anni. Come ricompensa di questo sacrificio, è scritto che le sue braccia riapparvero e divenne il Bodhisattva Re della Medicina, ottenendo un corpo d’oro.
    Questa storia è una chiara rappresentazione del concetto di ripagare i debiti di gratitudine.
    Ripagando i debiti di gratitudine nasce il voto. Ripagando i debiti di gratitudine nascono le azioni.  Ripagando i debiti di gratitudine nasce il coraggio. Ripagando i debiti di gratitudine nasce la vittoria.
    Una persona che continua a impegnarsi per ripagare i debiti di gratitudine è in grado di “lucidare” al massimo la sua vita e di far risplendere sempre più la sua condizione vitale.
    […] Ripagare il debito di gratitudine nei confronti del maestro è il sentiero più nobile e corretto per un essere umano.

    Rispettare tutti gli esseri viventi

    Per quanto riguarda il concetto di ripagare il debito di gratitudine nei confronti del maestro, nel Gosho è scritto: «Il debito di gratitudine verso un corvo bianco puo essere ripagato a un corvo nero» (RSND, 1, 307).
    Questa è un’antica storia cinese secondo cui, quando un serpente stava per mordere un re che riposava su un prato, un corvo bianco lo beccò ripetutamente per metterlo in guardia, e in questo modo il re riuscì a salvarsi.
    Per ripagare il suo debito di gratitudine, il re diede ordine di cercare il corvo bianco, ma non riuscì a trovarlo. Allora un suo saggio vassallo gli suggerì che, se invece che al corvo bianco avesse mostrato riconoscenza a tutti i corvi neri, quel gesto sarebbe equivalso a ripagare il debito di gratitudine nei confronti del corvo bianco. Il re ascoltò quel consiglio e concesse i suoi favori ai corvi neri.
    In questa storia il corvo bianco rappresenta il Daishonin, mentre i corvi neri rappresentano tutti gli esseri viventi.
    In altre parole, possiamo ripagare il debito che abbiamo nei confronti del nostro maestro rivolgendoci alle altre persone. […] Vivere dedicandosi alla realizzazione del grande voto di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della grande Legge, rappresenta il modo più elevato di ripagare i debiti di gratitudine. […]

    Rispettare i discepoli del Budda

    Potremmo riassumere in una sola frase l’insegnamento del Sutra del Loto: «Vi prego di mostrare nei confronti dei praticanti del Sutra del Loto che appariranno in futuro, lo stesso rispetto che avreste per un Budda». Avere il massimo rispetto e la massima cura nei confronti di chi accetta e sostiene la Legge mistica: questo insegnamento è «il punto principale che [Shakyamuni] desiderava comunicarci» (BS, 123, 53).
    Rispettare i discepoli del Budda, rispettare tutte le persone. In questo «comportamento da essere umano» pulsa l’essenza del Buddismo. […]
    Desidero che tutti voi, miei successori che vi siete assunti la responsabilità del futuro, facciate tutto il possibile per rispettare gli altri assumendo fino in fondo un comportamento basato su un cuore sincero e la massima dedizione, poiché questa è la nobile filosofia umanistica della Soka Gakkai, in grado di risplendere per tutti i diecimila anni dell’Ultimo giorno della Legge. […]

    Agire per il bene delle persone

    Chi è, al giorno d’oggi, che sta mettendo in pratica lo spirito di non dualità di maestro e discepolo? Siamo noi, membri della Soka Gakkai, che diffondiamo la Legge mistica in tutto il mondo.
    Anche se non dovessimo riuscire a parlare alla persona che abbiamo di fronte nel modo che desideriamo, anche se ci dovesse sembrare che la propagazione della Legge non stia dando i frutti sperati, una persona che prega con tutte le forze di fronte al Gohonzon con il desiderio di realizzare kosen-rufu e si impegna nell’attività in modo sincero e costante, è una persona coraggiosa che utilizza il suo tempo prezioso agendo per il bene della Legge e delle persone.
    Proprio per questo ho sempre avuto cura e ho sempre rispettato, così come farei con un Budda, tutti i compagni di fede della Gakkai che lottano per kosen-rufu, sia alla luce del sole che dietro le quinte.
    Nel Gosho è scritto: «Quindi, se la Legge che una persona abbraccia e suprema, ne consegue che la persona che l’abbraccia deve essere la prima tra tutte le altre. E se cio e vero, allora denigrare questa persona equivale a denigrare la Legge» (RSND, 1, 55).
    Il Daishonin sta affermando che abbracciare la Legge suprema è di gran lunga più importante di qualsiasi tipo di posizione sociale, fama o reputazione. Denigrare una persona che abbraccia la Legge mistica equivale a denigrare la Legge.
    Proprio per questo noi compagni di fede dobbiamo proteggerci, rispettarci e aiutarci a vicenda.
    In particolar modo, desidero che i responsabili uomini si prendano sempre la massima cura di tutte le donne e le giovani donne, proteggendole e mostrando piena gratitudine nei loro confronti.

    Tutti, nessuno escluso, siamo Budda

    Tutti, nessuno escluso, siamo ugualmente Budda. Di conseguenza, bisogna mostrare rispetto e considerazione nei confronti di tutte le persone. I giovani Soka che hanno abbracciato la suprema “filosofia umanistica”, sono in grado di realizzare una nuova epoca del genere umano.
    Passiamo dalla divisione all’unione! Trasformiamo le gelide tenebre dell’isolamento in caldi raggi di armonia! Facciamo sì che la lotta contro le funzioni negative di questo mondo malvagio si trasformi in una pace globale, sulla base del principio “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
    I giovani Bodhisattva della Terra che hanno abbracciato l’insegnamento originale in grado di trasformare il karma dell’intera umanità, hanno finalmente intrapreso un nuovo, grande viaggio verso la pace.

    Nutrire fiducia nei giovani

    Durante una riunione il mio maestro Josei Toda, di fronte al Gohonzon che reca l’iscrizione: «Per la realizzazione del grande voto di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della grande Legge» (NR, 526, 12), presentò i giovani lodandoli come segue: «Desidero che tutti voi nutriate profonde aspettative nei confronti di questi giovani uomini e giovani donne. Essi saranno in grado di portare avanti e vincere la battaglia per la grande Legge. Finché ci sono loro, le fondamenta della Gakkai sono senza dubbio solide e indistruttibili».
    Anch’io, con lo stesso cuore del mio maestro, voglio proclamare: «Finché ci sono i miei amati giovani della Soka Gakkai, senza dubbio le fondamenta di kosen-rufu mondiale rimarranno solide e indistruttibili, per i diecimila anni dell’Ultimo giorno della Legge e più, per tutta l’eternità».

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