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Continuiamo a espandere la nostra rete di amicizia - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:34

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Continuiamo a espandere la nostra rete di amicizia

Dal discorso del presidente della Soka Gakkai in occasione della trentaseiesima riunione dei responsabili di centro che si è tenuta l’8 luglio, nel Kyushu

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Dal discorso del presidente della Soka Gakkai in occasione della trentaseiesima riunione dei responsabili di centro che si è tenuta l’8 luglio, nel Kyushu

[…] Il 5 giugno, il premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel e il presidente Ikeda hanno lanciato a Roma, presso la Stampa estera, un appello alla resilienza e alla speranza per i giovani di tutto il mondo.
Pérez Esquivel e Hiromasa Ikeda, come rappresentante del maestro Ikeda, hanno presentato questo appello che parla di solidarietà e azione, toccando temi come l’abolizione delle armi nucleari, i rifugiati, i cambiamenti climatici e altri problemi che il genere umano si trova ad affrontare.
Ora sta avendo una grande risonanza nel mondo intero, infatti è stato pubblicato sui giornali e sulle news online in Italia, Francia, Spagna, Argentina, Brasile, Cuba e Corea.
Nell’appello troviamo scritto: «Noi, Adolfo Pérez Esquivel e Daisaku Ikeda, riteniamo che, per le società contemporanee e future, sarà estremamente importante che i giovani si uniscano e assumano l’impegno, insieme ai popoli, di difendere la dignità della vita, di combattere le ingiustizie, di condividere il cibo che nutre il corpo, lo spirito e la libertà, per inaugurare una nuova alba di speranza. Se faranno questo, potranno costruire un prezioso patrimonio spirituale universale dell’umanità e un nuovo mondo giusto e solidale» (NR, 630, 19).
Sono proprio i giovani Soka, i discepoli del maestro Ikeda, che si stanno impegnando in prima persona in tutto il mondo.
«L’alba di una nuova speranza l’apriamo noi», questa deve essere la nostra promessa reciproca. Giovani, siete d’accordo?
Il 6 agosto di venticinque anni fa il maestro Ikeda ha cominciato a scrivere La nuova rivoluzione umana. Nella prefazione afferma: «Si può dire di essere vissuti veramente solo se si riesce a realizzare la propria personale missione. Johan Wolfgang Goethe, Victor Hugo e Lev Tolstoj all’età di ottant’anni stavano ancora lavorando con vigore alle loro opere, trasfondendo in esse le loro convinzioni. Io ho sessantacinque anni e sono ancora giovane» (NRU, prefazione).
Inoltre, in questi venticinque anni il maestro Ikeda ha dovuto affrontare vari attacchi dovuti alla gelosia del clero della Nichiren Shoshu. Alcuni politici, in combutta con i mass media, hanno tramato per attaccare la Soka Gakkai. Il maestro Ikeda ha sopportato da solo il peso di tutti gli attacchi, continuando a guidare l’espansione di kosen-rufu nel mondo. E mentre affrontava queste sfide ha trovato il tempo per scrivere lettere di incoraggiamento a ognuno di noi, continuando fino a oggi. Se vogliamo ripagare il nostro debito di gratitudine verso il maestro Ikeda dobbiamo realizzare fino in fondo la nostra missione in questa esistenza, con lo stesso cuore di sensei, ovvero con lo spirito dei giovani, dichiarando: «Sono ancora giovane!».
Quando il presidente Makiguchi aveva poco meno di settant’anni, si recò nella terra del Kyushu e una volta andò a trovare i genitori di uno studente che era diventato membro a Tokyo. Ciò dimostra quanto Makiguchi si prendesse cura di ogni singola persona.
Nonostante l’età avanzata, viaggiava in terza classe su scomode sedie di legno impiegando un’intera giornata per giungere a destinazione. Tuttavia, senza mai dar peso a questi disagi, continuò a piantare i semi di kosen-rufu attraverso il suo comportamento, portando tante persone a creare legami con il Buddismo.
Allo stesso modo, anche il maestro Toda si prese sempre cura di ogni singola persona, creando in tutto il Giappone “giardini di felicità”. E il maestro Ikeda ha continuato a farlo in tutto il mondo. Questa è l’eredità che hanno portato avanti uno dopo l’altro i tre presidenti della Soka Gakkai.
Una volta il maestro Ikeda ci ha dato questa guida: «Esistono tante attività, ma la cosa più importante è lo spirito di shakubuku, cioè pensare sempre altruisticamente alle persone. Tutto parte dal fatto di avere o meno lo spirito di propagare questo Buddismo, che è la base di tutto. Se c’è questo spirito, allora tutte le attività che facciamo avranno risultati concreti».
Abbiamo veramente abbracciato questo spirito di shakubuku? Stiamo pregando sinceramente con lo scopo di piantare i semi della Buddità nel cuore delle persone con cui dialoghiamo? Questo è il punto fondamentale.
Se preghiamo in questo modo, allora – qualunque siano le attività che portiamo avanti – ogni nostro incontro diventerà l’occasione per creare un legame con la Legge mistica.
Per questo è importante sforzarci in ogni occasione di creare legami con il Buddismo, considerando ciò la pratica per sviluppare le nostre vite ed espandere la nostra felicità, mettendo alla base la fede e il Daimoku.
Con le guide del maestro Ikeda incise nel cuore, continuiamo ad espandere la nostra rete di amicizia, sfidandoci nei dialoghi da persona a persona, mentre avanziamo insieme verso la vetta della vittoria.

Discorso

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