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Manteniamo lo spirito di non retrocedere mai nella fede, per l'eternità! - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:17

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Manteniamo lo spirito di non retrocedere mai nella fede, per l’eternità!

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Ogni volta che leggo gli scritti in cui Nichiren Daishonin incoraggia affettuosamente i suoi discepoli anziani, mi commuovo profondamente.
In una lettera indirizzata al prete laico di Ko e a sua moglie, una coppia senza figli che viveva a Sado, il Daishonin rivolse loro le seguenti parole per dissipare le apprensioni che potevano affliggerli mentre invecchiavano in un’epoca turbolenta: «Il Budda Shakyamuni, signore degli insegnamenti, deve essere per voi due un padre compassionevole e io, Nichiren, vostro figlio» (RSND, 1, 435).
In un’altra lettera, rivolta a Toki Jonin, il Daishonin elogiò sua madre che aveva più di novant’anni scrivendo: «Tutti gli dèi delle dieci direzioni ne saranno informati. Come la rugiada che si unisce al grande mare o il terriccio che si aggiunge alla grande terra, [il beneficio di questa veste] rimarrà, vita dopo vita, e non cesserà mai, esistenza dopo esistenza» (RSND, 2, 502).
Queste parole esprimono il pensiero, la promessa che Nichiren Daishonin avrebbe sicuramente rivolto ai preziosi membri dei Gruppi donne e uomini della Soka.
Durante lo zadankai in cui per la prima volta, all’età di diciannove anni, incontrai il mio maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, egli affermò con sicurezza: «Il Buddismo di Nichiren Daishonin ci assicura che tutti possiamo superare le quattro sofferenze fondamentali di nascita, invecchiamento, malattia e morte, e condurre la migliore vita possibile». Nei settant’anni trascorsi da allora, affrontando coraggiosamente le sofferenze di vita e morte in accordo con la guida di Toda, i membri della nostra famiglia Soka hanno accumulato magnifiche, innumerevoli prove concrete di vittoria della loro rivoluzione umana!
Ne L’eredità della Legge fondamentale della vita, il Daishonin scrive: «È impossibile trattenere lacrime di gioia sapendo che non uno o due, non cento o duecento, ma mille Budda verranno ad accoglierci con le braccia aperte» (RSND, 1, 190).
I membri del Gruppo Molti Tesori che hanno aiutato per tanti anni numerose persone incoraggiandole e sostenendole con il loro Daimoku, saranno senza alcun dubbio abbracciati e protetti da mille Budda e potranno avanzare in un percorso di gioia e tranquillità verso la prossima esistenza.
È naturale che, in quanto esseri umani, invecchiando diventiamo soggetti a un indebolimento psicofisico.
Persino il Budda originale, Nichiren Daishonin, scrisse in età avanzata: «Negli ultimi otto anni, un po’ per la malattia debilitante, un po’ per la vecchiaia che avanza, sono diventato sempre più debole fisicamente e ogni anno la mia mente è sempre più distratta» (RSND, 2, 915).
Ciononostante, egli continuò a resistere a violente persecuzioni dedicandosi a proteggere e a forgiare ogni suo discepolo, assicurando la trasmissione eterna della Legge mistica.
Quando affrontiamo una malattia, oppure ci prendiamo cura di familiari anziani o disabili, non dobbiamo lasciarci prendere dal dubbio chiedendoci perché ci troviamo in tali situazioni nonostante gli sforzi dedicati per tanti anni alla pratica buddista.
Proprio come spiega il Daishonin quando afferma: «La malattia di tuo marito forse è dovuta al volere del Budda», «persone malate che raggiungono la Buddità», «la malattia stimola lo spirito di ricerca della via» (RSND, 1, 833), l’essenziale è riflettere sul profondo significato degli eventi e, trasformando il veleno in medicina, creare un’immensa buona fortuna e uno sconfinato stato vitale che non si piega di fronte a nulla, per i propri familiari e per tutte le persone con cui abbiamo un legame. Questo significa avere fede.
Sebbene il funzionamento delle sei coscienze – ovvero la vista, l’udito, l’odorato, il gusto, il tatto e il pensiero – possa indebolirsi, “il palazzo della nona coscienza” che abbiamo costruito nel cuore attraverso i nostri sforzi per realizzare kosen-rufu, non crollerà mai.
Nel nostro viaggio attraverso le tre esistenze di passato, presente e futuro, noi siamo eternamente uniti alla Legge mistica, siamo una sola cosa con il Daishonin. Perché dovremmo dunque cadere in preda all’angoscia o all’insicurezza?
Questa “eredità della fede” si trasmetterà sicuramente ai vostri familiari, anche a coloro che in questo momento si oppongono alla pratica buddista, e nulla dovrà preoccuparvi.
Il fondatore e primo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, morì in prigione per essere rimasto fedele ai princìpi in cui credeva. Con il suo esempio ci ha insegnato che ovunque ci troviamo e qualunque sia la fase finale della nostra vita, coloro che si dedicano interamente al voto di kosen-rufu faranno risuonare il canto di vittoria del “conseguimento della Buddità nell’esistenza presente”.
Mantenendo lo spirito ereditato dal maestro Makiguchi di “non retrocedere mai nella fede, per l’eternità”, diffondiamo la fragranza delle quattro virtù di eternità, felicità, vero io e purezza insieme ai campioni del Gruppo Molti Tesori!

Non temere nulla!
Noi siamo Budda
nella vita e nella morte.
Superando valli e montagne,
intoniamo con gioia un canto di vittoria.

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