Tutti abbiamo una madre,
tutti abbiamo una famiglia
e tutti cerchiamo la felicità.
Alcuni vivono lontano,
altri vicino a noi.
Ma tutti siamo ugualmente esseri umani.
Un cuore che sente il dolore degli altri,
un cuore che non può far a meno di pregare
per la felicità degli altri:
questo è il cuore di una donna
che apre le porte a un’era di globalizzazione.
Il secolo delle donne
è il secolo dei diritti umani.
Dove iniziano i diritti umani universali
inerenti a ogni persona che vive sulla Terra?
Iniziano dal piccolo spazio
intorno alla propria casa,
iniziano dal proprio quartiere, così familiare,
che sulla mappa del mondo non è segnato.
La dignità, la felicità
e la pace degli esseri umani
iniziano qui, e da qui si propagano.
Il sorriso che avvolge con calore
il cuore degli altri
non può essere costruito.
Nasce da un cuore che dimostra apprezzamento,
da un cuore che dice grazie,
un cuore che rispetta la vita.
Questo tipo di sorriso
nasce da un cuore così, credo.
Perché il sorriso non è l’effetto,
ma la causa della felicità.
Gli sforzi coraggiosi e sinceri delle donne
trasformano la società
e migliorano il mondo.
Cambiano la storia.
Andando in mezzo alla gente,
creando legami tra le persone,
fanno fiorire fragranti giardini di speranza
intorno a sé.
Qui si trova l’essenza
della filosofia della vita.
(dal Seikyo Shimbun, 1 aprile 2018)