Il 14 e 15 aprile si è svolta a Roma la Consulta nazionale in cui, grazie ai video della riunione mondiale dei giovani e della riunione di Centro, i partecipanti, con spirito gioioso, hanno approfondito la fede e la determinazione di realizzare i prossimi obiettivi
«In Italia abbiamo lo scopo di realizzare 20000 giovani e c’è ancora molto da fare – ha esordito il presidente Tamotsu Nakajima aprendo una consulta principalmente dedicata ad approfondire la fede e a rilanciare gli obiettivi di quest’anno. Alcuni dicono: “Mi spiace, io non ho amici giovani”, ma non possiamo fermarci a questo. Se non ho amici giovani, posso pregare per averne! Quando determiniamo un obiettivo per kosen-rufu, il Daimoku funziona senz’altro. Quindi, determiniamo di trovare ognuno almeno dieci amici giovani per dialogare, condividere la nostra esperienza e accompagnarli a zadankai… Così ci sentiremo noi stessi più giovani! Quando ci sono i giovani tutto cambia, le riunioni diventano più divertenti. Ma se non decidiamo, purtroppo non si muove nulla. Ci vuole la decisione, e il Daimoku».
«Se vogliamo diventare felici – prosegue Nakajima – dobbiamo creare buona fortuna, e questo è possibile attraverso il Daimoku e lo shakubuku. Con gli altri mezzi possiamo creare solo una felicità illusoria, ma il punto è riuscire a gioire della vita in ogni momento. Tutti noi abbiamo sperimentato che questa pratica funziona, eppure ogni volta utilizziamo tutte le strategie possibili prima di affidarci al Gohonzon! Se determiniamo per kosen-rufu, qualsiasi desiderio si realizza, qualsiasi problema si risolve.
Quanto siamo fortunati a vivere insieme a sensei! Per ripagare la gratitudine nei suoi confronti, adesso realizziamo tutti insieme una Soka Gakkai dei giovani!».
«Il successo realizzato in questa prima parte dell’anno è sicuramente frutto della stretta collaborazione tra giovani e adulti – afferma Elena Battistini – quindi continuiamo ad avanzare collaborando insieme verso le prossime tappe, incoraggiando i giovani ad approfondire il Buddismo e trasmettendo loro lo spirito di maestro e discepolo. Sensei afferma che tutti stanno cercando la Legge mistica, perciò impegniamoci per offrire a questi giovani ciò che stanno cercando nella profondità nella loro vita.
Ciò che possiamo offrire a chi si avvicina alla Soka Gakkai è questo profondo rispetto per ogni persona, che nella società non esiste. La chiave è la rivoluzione umana di ognuno».
Daniele Santi riporta un incoraggiamento ricevuto in Giappone: «”In Italia, con questo importante obiettivo, è come se foste impegnati tutti insieme a spingere una grande ruota per farla avanzare. L’attrito iniziale è la cosa più difficile da vincere, ma se continuate a spingere tutti insieme presto questa ruota prenderà velocità”. Il presidente Harada afferma che lo shakubuku è una pratica che riguarda innanzitutto la persona che lo fa e i benefici che ne derivano, a prescindere dalla reazione dell’altra persona, sono proporzionali al coraggio che tiriamo fuori nel dialogare (vedi pag. 20). Personalmente voglio assolutamente portare la vittoria al mio maestro. Andiamo fino in fondo uniti, tutti insieme, e soprattutto non litighiamo!».
«Mi emoziona sentire ovunque in Italia questo desiderio di condividere il Buddismo con i giovani», ha affermato Anna Conti. «Ora è il momento di spingere tutti insieme, a partire da una fortissima preghiera e cercando un ichinen sempre più profondo. Abbiamo la fortuna di lavorare per kosen-rufu insieme a sensei, questo è un tesoro che resterà per sempre inciso nella nostra vita». «A volte – ha proseguito – la nostra difficoltà è proprio continuare a perseverare “come l’acqua che scorre” nell’attività di base, prendendoci cura di ogni singola persona. Ma sensei ci assicura che proprio questa è la formula per la vittoria! Questo è davvero un anno d’oro e ognuno può decidere più profondamente cosa vuole realizzare. Il tempo nel Buddismo è un elemento fondamentale e ora, come discepoli diretti del maestro Ikeda, abbiamo un’occasione irripetibile di vincere insieme a lui. Perciò proviamo a realizzare fino in fondo quello che lui ci chiede. È importante coinvolgere i giovani e i nuovi membri nelle nostre attività, ascoltare le loro proposte che sicuramente portano freschezza e idee innovative. Quando si sente coinvolta, una persona tira fuori tutte le sue capacità».
Alberto Aprea ha ringraziato i giovani per l’occasione che stanno offrendo agli adulti e ha ribadito la decisione del Gruppo uomini di continuare a fare attività con i giovani uomini per realizzare una grande vittoria tutti insieme. «Considerando che il nostro è un movimento per la pace, credo che prima di tutto dovremmo creare pace e unità tra noi. Bisogna diventare più seri, impegnarsi davvero per non creare disarmonia. Le opinioni diverse sicuramente ci sono, ma è necessario dialogare. Cerchiamo di unirci per amore dei nostri maestri e per ripagare il nostro debito di gratitudine, migliorando continuamente noi stessi e portando questo miglioramento nella società. Io per primo voglio impegnarmi al massimo per fare la mia rivoluzione umana e perché gli zadankai diventino “oasi di pace”. Proteggere la Soka Gakkai è l’unica strada per ripagare il debito di gratitudine nei confronti del nostro maestro».
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Nuove nomine a livello regionale
Toscana est
Vice responsabile donne
Daniela Cannas
Sicilia
Vice responsabile giovani uomini
Flaminio Galluzzo
Lombardia Sud
Responsabile giovani donne
Azzurra Bongiorno
Vice responsabile giovani donne
Nicole Brini
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Donne e giovani donne
Quest’anno donne e giovani donne hanno deciso di non fare le riunioni di giugno insieme, per rimanere concentrate sull’obiettivo dei 20.000 membri giovani. Un segnale chiaro che questo è il momento di rivolgere tutte le energie a incontrare e incoraggiare ogni singola persona, soprattutto i giovani.
Alcuni punti per l’attività delle donne:
1. Continuare a dialogare e incoraggiare più giovani possibile, collaborando insieme alle giovani donne; 2. Prendersi cura di ogni singola persona, incontrando le simpatizzanti e ricreando legami con le donne che non partecipano alle attività; 3. Approfondire e trasmettere lo spirito dell’offerta con il desiderio che ognuna possa sperimentare la gioia che deriva dal partecipare all’offerta per kosen-rufu.