Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Una terra che brilla di felicità e speranza - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:44

627

Stampa

Una terra che brilla di felicità e speranza

Dimensione del testo AA

«I semi di una stessa pianta sono tutti uguali fra loro e sono diversi dai semi di altre piante. Se voi tutti coltivate nel cuore il seme di Myoho-renge-kyo, rinascerete insieme nella terra di Myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 953)

C’è un passo del Gosho che continua a risuonare nel mio cuore: «Dove c’è una virtù invisibile ci sarà una ricompensa visibile» (RSND, 1, 806). Nichiren Daishonin cita questo famoso detto in una lettera a Shijo Kingo, che si era battuto con tenacia contro una serie di avversità e alla fine aveva dato prova concreta della sua vittoria.
Questa lettera fu composta sette anni dopo la persecuzione di Tatsunokuchi e in essa il Daishonin loda gli sforzi e le brillanti realizzazioni del suo amato discepolo che aveva rischiato la vita per accompagnarlo in un momento così cruciale. Ora sono passati sette anni dal devastante terremoto e dallo tsunami del marzo 2011 nel Tohoku.
«Dove c’è una virtù invisibile ci sarà una ricompensa visibile»: credo fermamente che il Daishonin stia vegliando con questa convinzione sui compagni di fede del Tohoku e li stia lodando per aver perseverato con integrità e impegno incrollabile.

Sin dalla sua fondazione, nel 1930, la storia della Soka Gakkai è stata scandita da tappe di sette anni. Con questo ritmo, il mio maestro Josei Toda divenne secondo presidente della Soka Gakkai nel 1951 e sette anni dopo (16 marzo 1958), ebbe luogo una cerimonia solenne nella quale il presidente Toda, dopo aver realizzato il suo scopo di espandere la Soka Gakkai fino a 750.000 famiglie, passò il testimone di kosen-rufu ai giovani Bodhisattva della Terra che si erano radunati quel giorno.
Sette è anche il numero dei caratteri cinesi di Nam-myoho-renge-kyo, la Legge fondamentale dell’universo.
Quando penso a tutte le difficoltà e alle sofferenze che i preziosi membri del Tohoku hanno sopportato durante gli ultimi sette anni e a come hanno continuato a recitare con costanza Nam-myoho-renge-kyo, la Legge fondamentale di vita e morte, vorrei stringere le loro mani tra le mie e lodarli con tutto il cuore per i loro incredibili sforzi.
In tutto questo tempo quei fieri portabandiera hanno costruito una grande fortezza di persone capaci e giovani successori, suscitando l’ammirazione di tutto il mondo. Voglio dichiarare che in tutto il Michinoku (antico nome della regione del Tohoku) un canto di rinnovamento risuona con il messaggio: «L’inverno si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 477). È arrivata la primavera in cui risuonano urrà di vittoria!

Uno dei partecipanti alla cerimonia del 16 marzo di sessant’anni fa vive nella città di Minami-Soma, nella prefettura di Fukushima. In quella storica occasione promise solennemente di dedicare la vita a kosen-rufu insieme alla Soka Gakkai, qualunque cosa fosse accaduta.
Nella vita ha affrontato numerose difficoltà. Il figlio maggiore morì di malattia ed egli stesso fu colpito dal cancro. Quando ci fu il terremoto aveva settantanove anni e da allora ha sopportato sofferenze tremende, ma ha continuato ad andare avanti senza mai vacillare e senza cedere all’autocommiserazione.
Chi ha fatto un voto incrollabile in gioventù è forte. Di recente ho ricevuto una bella notizia da questo membro, che adesso ha ottantasei anni. Mi ha raccontato che sta conducendo un dialogo sul Buddismo con un ragazzo di ventiquattro anni che ha incontrato grazie alle sue preghiere per sostenere i giovani in vista della riunione mondiale dell’11 marzo. Lui stesso aveva ventiquattro anni quando iniziò a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin, e ora è felice di poter dialogare con questo giovane nel quale rivede se stesso a quell’età. Lo incoraggia, lo sostiene e vanno avanti insieme.
Questa è la tradizione della nostra organizzazione nel Tohoku, una vera cittadella in cui crescono individui capaci.

Questo mese, sulla copertina della rivista della Soka Gakkai Boys and Girls Hope News campeggiano i sorrisi radiosi dei ragazzi e delle ragazze del coro di Kesennuma, nella prefettura di Miyagi, nel Tohoku.
Questi meravigliosi giovani stanno crescendo vivaci, di pari passo con gli splendidi progressi per ricostruire la loro regione, e diffondono la luce della felicità dopo la devastazione del terremoto. Lo scorso autunno, all’inaugurazione del Centro culturale della Soka Gakkai di Kesennuma, simbolo della ripresa della zona, il coro ha cantato la canzone dei ragazzi e delle ragazze Sii coraggioso! Abbi un cuore da leone!, che ha infuso speranza e coraggio a tutti i partecipanti. Alcuni di loro hanno perso dei familiari nel disastro, e le persone che li hanno incoraggiati e sostenuti saranno state profondamente commosse nel vedere la loro crescita, nell’ascoltarli intonare quella canzone con vivacità e freschezza.
In una lettera alla monaca laica Ueno, il Daishonin scrive a proposito del figlio di lei, Nanjo Tokimitsu, che aveva perso il padre in tenera età: «Mi domando se forse egli [tuo marito] non sia tornato nuovamente giovane e sia rimasto sotto forma del suo prezioso e adorato figlio. Sono senza parole vedendo che non solo c’è una perfetta somiglianza, ma che anche il cuore è lo stesso» (RSND, 2, 467).
In seguito loda la crescita di Tokimitsu con la metafora della tintura blu ricavata dall’indaco che ha un colore più intenso della pianta stessa (cfr. RSND, 2, 760).
Allo stesso modo i giovani del Tohoku sono Bodhisattva della Terra che hanno ereditato lo spirito invincibile e indistruttibile del Michinoku.
In un’altra lettera alla monaca laica Ueno, il Daishonin scrive: «I semi di una stessa pianta sono tutti uguali fra loro e sono diversi dai semi di altre piante. Se voi tutti coltivate nel cuore il seme di Myoho-renge-kyo, rinascerete insieme nella terra di Myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 953).
I compagni di fede che abbracciano la Legge mistica rimangono uniti oltre la vita e la morte. Attraverso il Daimoku rimaniamo legati ai nostri familiari e amici defunti che senza dubbio osservano con gioia dal Picco dell’Aquila gli sforzi che stiamo compiendo per kosen-rufu, per i nostri amici e per la società. Insieme stiamo proseguendo l’infinito viaggio della vita, pervasa dalle quattro virtù di eternità, felicità, vero io e purezza.

Il Daishonin scrive a due genitori che hanno perso un figlio: «Ho recitato una volta Nam-myoho-renge-kyo. Ho fatto questo affinché il tuo amato figlio possa “sicuramente, senza alcun dubbio” essere scortato alla pura terra del Picco dell’Aquila» (RSND, 1, 859).
Questo incoraggiamento trasmette l’assoluta convinzione che il figlio della coppia ha ottenuto l’Illuminazione grazie all’immenso potere benefico di un unico Daimoku che il Daishonin ha recitato per lui.
Riferendosi a questo passo Toda disse: «Il Daishonin sta dicendo quanto il Daimoku sia incredibilmente potente».
Per le persone che stanno vivendo sofferenze e angosce inimmaginabili a volte può essere difficile sedersi davanti al Gohonzon. Ci possono essere momenti in cui tutto ciò che riescono a fare è un solo Daimoku profondamente sentito. Ma il Daishonin ci assicura che «i benefici che si acquisiscono recitando i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo sono veramente grandi» (RSND, 2, 216).
I membri del Tohoku hanno mantenuto la loro dedizione a kosen-rufu davanti a difficoltà estreme. Il beneficio di recitare anche un solo Daimoku per la propria felicità e per quella degli altri è veramente incalcolabile.

Trent’anni fa, nel marzo del 1988, composi una poesia per i membri del Tohoku che si intitolava La felicità splendente di Michinoku:

Io credo in voi.
Vi sto aspettando.

Adesso in tutto il mondo
le persone osservano il Tohoku,
ammirano il Tohoku.
Il Tohoku ha
la vera pace,
la vera umanità,
la vera calorosa amicizia
e ovunque le persone stanno lodando
lo sviluppo del Tohoku.

E non è forse vero che tutto il mondo sta osservando con ammirazione lo sviluppo del Tohoku e la sua cittadella di persone capaci, fonte di ispirazione per tutti? Non è forse vero che i nostri membri del Tohoku ci offrono un modello insuperato di pace, amicizia e umanesimo?
Sostenuti dall’incoraggiamento dei meravigliosi membri dei Gruppi uomini e donne, i giovani del Tohoku stanno crescendo vigorosi come freschi germogli di primavera, a Miyagi, Iwate, Aomori, Akita, Yamagata e Fukushima.
In accordo con il principio di “emergere dalla terra” (RSND, 1, 341) stanno costruendo una società ideale che trabocca di “fiori umani” (cfr. SDL, 5, 162).

C’è un significato profondo nell’aver tenuto questa riunione mondiale dei giovani l’11 marzo, in occasione del settimo anniversario dello tsunami e del terremoto in Tohoku.
Dopo la catastrofe, i membri della SGI di tutto il mondo hanno inviato e continuano a inviare messaggi nel Tohoku per incoraggiare i membri a lottare e a non darsi per vinti.
Ancora una volta i giovani della SGI, cittadini globali, si uniscono ai membri del Tohoku e di tutto il mondo nel formulare un voto e pregare per realizzare la felicità, la pace e la sicurezza per tutta l’umanità. Sono profondamente commosso nel vedere tanti giovani cuori legati da uno scopo comune.
Inazo Nitobe (1862-1933), famoso educatore giapponese e amico di Tsunesaburo Makiguchi, fondatore della Soka Gakkai, proveniva dal Tohoku. Nitobe affermò che senza il potere della speranza, della fede e della creatività, la missione dell’umanità di costruire un futuro luminoso non potrà realizzarsi.
I ragazzi e le ragazze Soka, che abbracciano in giovane età la filosofia suprema e dedicano la vita alla missione più nobile, quella di creare un mondo pacifico, sono la speranza dell’umanità! La riunione mondiale dei giovani (11 marzo) è un’opportunità per dichiarare al mondo intero la loro incrollabile convinzione e il loro voto. Nel Gosho Virtù invisibile, ricompensa visibile, il Daishonin promette: «E questo non è che l’inizio: sii sicuro che la ricompensa grande deve ancora venire» (RSND, 1, 806). I membri del Tohoku che hanno accumulato enormi virtù invisibili, con lo spirito invincibile di un’immortale fenice, godranno di ricompense visibili ancora più grandi e benefici illimitati.
Continuiamo ad avanzare con forza insieme ai membri del Tohoku, un passo alla volta, per inaugurare una meravigliosa epoca di fortuna e di rispetto per la dignità della vita. Facciamolo con la profonda convinzione che il loro grande sviluppo sarà una brillante fonte di speranza e felicità che illumina l’eterno futuro dell’Ultimo giorno della Legge!

(11 marzo 2018)

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata