L’11 marzo, presso l’Ikeda Memorial Hall dell’Università Soka a Tokyo, si sono riuniti tremilacinquecento giovani, tra cui duecentocinquanta provenienti da sessantacinque paesi di tutto il mondo.
All’arrivo sono stati accolti dalla meravigliosa esecuzione della banda di pifferi e tamburi, come avvenne durante la storica cerimonia del passaggio del testimone ai successori del 16 marzo 1958, quando fu proprio la banda di tamburi, creata da sensei, ad accogliere i partecipanti provenienti da tutto il Giappone.
Dalla meravigliosa esecuzione di artisti di fama internazionale che ha aperto la riunione cantando Youth with a noble vow, ai volti felici dei giovani leader che hanno conseguito meravigliose vittorie, dalle esperienze raccontate agli incoraggiamenti dei responsabili, ogni cosa è il frutto dell’instancabile lotta condotta in tutti questi anni dal nostro maestro che ha dimostrato cosa significa in concreto realizzare kosen-rufu.
Giovani e adulti si sono collegati in varie parti del mondo e, seguendo l’evento tramite la piattaforma on line di Instagram, appositamente creata dai giovani della Soka Gakkai, hanno fatto Gongyo in contemporanea ai partecipanti alla riunione mondiale.
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Questo è il voto che alcuni rappresentanti hanno formulato, in diverse lingue, a nome dei giovani di tutto il mondo
Il nostro voto di crescere come discepoli superando il maestro
«Non domandatevi se questo imponente flusso di kosen-rufu sia una storica necessità. Piuttosto, domandatevi sempre se voi stessi state trasmettendo la passione che rende kosen-rufu inevitabile, attraverso il vostro sudore e la vostra fatica» (NR, 623, 18)
Noi proteggeremo la Soka Gakkai e garantiremo che prosperi e trionfi per l’eternità. Perché senza la Soka Gakkai non ci sarebbe kosen-rufu e, senza kosen-rufu, l’umanità non vedrebbe mai né felicità né pace.
Kosen-rufu ha inizio da una singola persona che si alza in piedi per adempiere al proprio voto. Come le onde che si propagano, esso si estende da una persona all’altra. Questo significa essere i Bodhisattva che “emergono dalla Terra”. Noi giuriamo di “alzarci in piedi da soli”. Alzarsi in piedi da soli equivale a portare avanti lo spirito del maestro Ikeda. Alzarsi in piedi da soli e vincere nel luogo dove siamo chiamati a compiere la nostra missione in questa vita, questo è kosen-rufu.
Giuriamo di proteggere ogni singolo compagno di fede. Proteggere la singola persona che si trova di fronte a noi equivale a proteggere la Soka Gakkai. Unirci ai compagni di fede di tutto il mondo e proteggere i compagni di fede equivale a kosen-rufu.
Giuriamo di condividere il Buddismo sforzandoci di incoraggiare la singola persona che ci troviamo davanti. Incoraggiare la singola persona significa estendere in tutto il mondo la rete di speranza. Condividere il Buddismo con gli amici e condurli verso la felicità, questo è kosen-rufu.
“Alzarsi in piedi da soli”, “Proteggere ogni singola persona”, “Incoraggiare ogni singola persona”. In questo atteggiamento risiede il vero disegno per la realizzazione di kosen-rufu che il maestro ha dipinto per noi. “Un blu più intenso della pianta di indaco stessa”.
Siamo i Bodhisattva della Terra, riuniti nella Cerimonia sul Picco dell’Aquila, cui è stata affidata la missione di kosen-rufu nel mondo. Finché ci saremo noi, che viviamo fino in fondo per adempiere al grande voto di kosen-rufu, la moltitudine dei Bodhisattva della Terra si espanderà all’infinito. Questo è il nostro compito: rendere inarrestabile l’impetuoso flusso di kosen-rufu.
11 marzo 2018
I giovani della SGI uniti insieme
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Riunioni del 16 marzo in Italia
Anche in Italia tra il 5 e il 18 marzo si sono tenute circa 720 riunioni a livello di settore e capitolo.
Oltre diecimila giovani vi hanno preso parte e molti di loro per la prima volta sono venuti a contatto con la Soka Gakkai. Sono stati incontri gioiosi, pieni di esperienze di fede, risultato dell’impegno condiviso di giovani e adulti che si sono sfidati insieme. Nella foto i partecipanti di un settore di Milano
Corso mondiale dei giovani