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Vincere o perdere? - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:10

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Vincere o perdere?

L’espressione “il Buddismo è vincere o perdere” potrebbe sembrare in contraddizione con l’idea di un approccio buddista pacifico alla vita. Con questa frase non si intende l’antagonismo tra individui, piuttosto ci si riferisce alla lotta spirituale che avviene nel nostro cuore

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L’espressione “il Buddismo è vincere o perdere” potrebbe sembrare in contraddizione con l’idea di un approccio buddista pacifico alla vita. Con questa frase non si intende l’antagonismo tra individui, piuttosto ci si riferisce alla lotta spirituale che avviene nel nostro cuore

La sfida individuale, momento per momento, è continuare a sforzarsi per creare il massimo valore, non essere mai sconfitti e non arrendersi, a prescindere dagli ostacoli che si possono incontrare.
Questa lotta incessante può riguardare sia gli aspetti più banali della vita quotidiana che i più rilevanti, ma la sfida essenziale è sempre la stessa e consiste nel superare le debolezze, le paure, l’inerzia e riuscire a fare l’azione migliore per il bene e la felicità nostra e altrui.
Quale contributo può offrire il Buddismo nelle sfide di ogni giorno? Idealmente non c’è separazione tra vita quotidiana e pratica buddista.

Come spiega il Daishonin: «Il vero significato dell’apparizione in questo mondo del Budda Shakyamuni […] sta nel suo comportamento da essere umano» (RSND, 1, 756). Egli sottolinea spesso che ciò che più conta è la vittoria riportata in quanto esseri umani, includendo sia i benefici tangibili sia i risultati spirituali che possono essere invisibili agli occhi degli altri.
Scrive inoltre: «La legge del Budda riguarda principalmente la vittoria o la sconfitta» (RSND, 1, 741). Il valore della vittoria ottenuta dipende anche dal tipo di sfida affrontata. Solo quando ci spingiamo oltre i nostri limiti il risultato acquista un significato diverso e può essere riconosciuto anche all’esterno. Sia che stiamo lottando per un miglioramento nel campo lavorativo, sia che stiamo incoraggiando un amico a superare un momento di depressione, per realizzare qualsiasi obiettivo abbiamo bisogno di coraggio, perseveranza e forza d’animo. Attraverso la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo che attiva il nostro più alto potenziale, si può approfondire la determinazione di realizzare i nostri obiettivi e sviluppare la forza necessaria per vincere su ogni ostacolo, interno o esterno, che può impedire il progresso personale.

E così, ogni volta che sperimentiamo l’efficacia di una preghiera forte e determinata unita a un’azione coraggiosa, ogni volta che vediamo risultati positivi nelle nostre vite, ci sentiamo incoraggiati a intraprendere sfide maggiori e possiamo ispirare gli altri ad affrontare i problemi con rinnovata speranza. Daisaku Ikeda scrive: «Quando il Daishonin afferma che il Buddismo riguarda la vittoria o la sconfitta si riferisce alla lotta che avviene nel profondo del nostro cuore. […] La strada maestra per la vittoria sta nel mantenere una fede risoluta nella Legge mistica e un comportamento ragionevole, basato sulla fede» (NR, 335, 19).

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