In questo periodo celebriamo il 16 marzo, giorno di kosen-rufu. In questa data, nel 1958, il maestro Josei Toda affidò ai giovani il testimone di kosen-rufu. Il suo ruggito del leone, permeato dal voto profondo di rendere felici tutte le persone, ha dato impulso allo sviluppo odierno della Soka Gakkai. Oggi in tutto il mondo i compagni di fede della SGI rinnovano la loro promessa di realizzare kosen-rufu con i giovani in prima linea
I protagonisti principali di questa impresa sono i giovani: quando i giovani formulano un grande voto per la pace, diventano una forza unificante per il cambiamento, ed è impossibile che i tempi non prendano una direzione positiva. Un nobile voto formulato in gioventù diventa un tesoro per tutta la vita. La sfida di adempiere a questo voto crea un valore incalcolabile.
«È mio desiderio che tutti i miei discepoli formulino un grande voto» (RSND, 1, 891).
In questo passo il Daishonin insegna al giovane Nanjo Tokimitsu quanto sia nobile formulare un voto e dedicare la vita al suo compimento. Il giovane aveva vent’anni. Era il 1279 e venti discepoli del Daishonin, contadini del villaggio di Atsuhara, vennero arrestati sulla base di false accuse e tre di loro furono giustiziati, poiché non avevano abiurato la loro fede. In quel periodo Tokimitsu fece il massimo per aiutare e proteggere i compagni di fede della zona. Il Daishonin voleva trasmettere al suo discepolo una convinzione assoluta, e per questo gli scriveva: «È mio desiderio che tutti i miei discepoli formulino un grande voto».
Questo appello a “formulare un grande voto” è rivolto a tutti i discepoli.
Il “grande voto” è il profondo desiderio del Budda di permettere a tutte le persone di ottenere l’Illuminazione, è la grandiosa aspirazione a kosen-rufu. Ciò che il Budda desidera è liberare tutte le persone dalla sofferenza.
L’essenza del “grande voto” è la decisione di abbracciare fermamente il voto del maestro e l’impegno a propagare la Legge e a incoraggiare gli altri, allo scopo di realizzare la felicità propria e altrui. Questo voto, che è il nucleo essenziale della compassione buddista, non è patrimonio soltanto di un gruppo ristretto: tutti i discepoli, in realtà tutte le persone, nutrono questo desiderio, o voto, nel loro intimo.
L’appello a “formulare un grande voto” è l’esortazione a risvegliarsi al desiderio fondamentale che esiste nelle profondità della nostra vita.
Quando dedichiamo la nostra vita al grande voto di kosen-rufu possiamo realizzare una grande rivoluzione umana. Quando ci basiamo sulla Legge mistica e ci impegniamo insieme alla Soka Gakkai e ai compagni di fede, possiamo affrontare ogni tipo di avversità – trasformando il veleno in medicina – e realizzare immancabilmente grandi vittorie. (cfr. D. Ikeda, BS 183)