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Domande e risposte - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:53

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Domande e risposte

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Come possiamo risvegliarci ancora più profondamente all’importanza dello shakubuku per trasformare il karma?

Nichiren Daishonin spiega che in base alla Legge generale di causa ed effetto espressa nel Sutra del Loto, il karma più pesante accumulato nelle vite passate deriva dalle offese alla Legge mistica. Di conseguenza, per quanto profondo sia il karma negativo che abbiamo accumulato, possiamo trasformarlo in positivo, così come il veleno si trasforma in medicina.
La via diretta per trasformare il karma è propagare la Legge mistica. Quando facciamo shakubuku sia noi che l’altro, insieme, trasformiamo il nostro karma. È una pratica che apre la strada alla gioia sia per sé che per gli altri. Chi si impegna nel trasmettere il Buddismo agli altri avrà vissuto anche l’esperienza di non essere compreso ma, nonostante questo, è importante continuare a dialogare mantenendo la fiducia nella Buddità dell’altra persona. Fare shakubuku non significa convincere l’altra persona, ma lottare con le proprie debolezze. Se non cambiamo noi per primi, non possiamo pretendere di vedere un cambiamento nell’altro. Il Daishonin scrive: «È come il caso in cui ci si inchini rispettosamente davanti a uno specchio: l’immagine nello specchio allo stesso modo si inchina rispettosamente davanti a noi» (BS, 120, 53).
Quando crediamo nella Buddità dell’altra persona, anche se la sua reazione è critica o indifferente, nella profondità della vita la sua natura di Budda si sta inchinando con rispetto di fronte a noi. Se dialoghiamo con sincerità, l’altra persona comincerà a rispettare il nostro punto di vista. Viceversa, se le nostre vite sono intrise di odio e ostilità, diventeremo noi stessi oggetto di odio e ostilità. In questo senso la pratica di rispettare le persone non è qualcosa di astratto, ma significa impegnarsi con tutti noi stessi, fino in fondo. Così facendo possiamo trasformare la nostra condizione vitale. Le azioni che intraprendiamo per rispettare gli altri hanno un impatto diretto sulla nostra vita. Il Bodhisattva Mai Sprezzante poté ottenere la purificazione dei sei organi di senso perseverando nella pratica di inchinarsi alla natura di Budda degli altri. La trasformazione della nostra condizione vitale è il grande beneficio che deriva dallo shakubuku.
A volte può accadere che la persona a cui parliamo del Buddismo reagisca in modo impulsivo. Qualunque sia la reazione, non dimentichiamo mai di continuare a pregare con convinzione per la sua felicità. Non dimentichiamo mai l’esempio del Bodhisattva Mai Sprezzante quando facciamo shakubuku.

Vorrei essere capace di dialogare sul Buddismo, ma spesso la mia convinzione vacilla e non riesco ad arrivare fino in fondo. Come posso migliorare su questo punto?

Nel parlare di Buddismo agli altri, ci sono due tipi di scenari che ci creano difficoltà. Il primo è quando, a prescindere da quanto ci sforziamo, una persona non riesce ad abbracciare la fede e la sua vita non si trasforma. Siate convinti che comunque voi avete già piantato il seme della Legge mistica nella sua vita e quindi alla fine riuscirete a portarla a praticare. Questo perché, entrando in contatto con la Legge mistica, la sua natura di Budda viene inevitabilmente attivata. Ci sono persone che ci mettono più tempo ad abbracciare la fede. In Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese vediamo quanto è perseverante questo tipo di dialogo. C’è un momento di grande tensione in cui l’ospite è pieno di rabbia e se ne vorrebbe andare. Ma il padrone di casa gentilmente lo blocca con un sorriso, espressione della sua Buddità.
C’è un aspetto che accomuna tutte le persone che si sono molto allenate nello shakubuku: con il tempo sviluppano una capacità incredibile di interagire con gli altri. Queste persone sono un tesoro inestimabile per la Soka Gakkai. Ogni sforzo che facciamo nel diffondere il Buddismo è un fantastico allenamento per la nostra vita. Il punto focale è non sentirsi scoraggiati, non arrendersi.
Lo shakubuku non è una pratica che possiamo portare avanti da soli. Per questo è importante rafforzare la rete della nostra organizzazione, in modo che possa accogliere quante più persone possibili. Questo permette loro di abbracciare la fede più velocemente e di cominciare subito a fare attività.
Le situazioni di vita e le personalità sono molto diverse e avendo la possibilità di incontrare più persone troveranno sicuramente quella adatta a incoraggiarli meglio.
La cosa più efficace è creare tante occasioni di condividere il Buddismo intavolando dialoghi che coinvolgono giovani e adulti.
L’ichinen di chi trasmette la Legge è determinante se recita un forte Daimoku per la felicità di quella persona.
Nel Gosho si trova questo passo: «Poiché io ho esposto questo insegnamento, sono stato esiliato e quasi ucciso.
Come dice il proverbio: “Un buon consiglio irrita l’orecchio”. E tuttavia non sono scoraggiato. Il Sutra del Loto è il seme, il Budda il seminatore e la gente il campo» (RSND, 1, 664). Quindi, andiamo avanti nel nostro impegno con lo spirito di “tuttavia non sono scoraggiato”.

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