Grazie al voto, maestro e discepolo sono eternamente uniti superando i limiti del tempo e dello spazio
Congratulazioni per questa vivace riunione del nuovo anno dei responsabili di Centro della nostra famiglia Soka, che abbraccia il mondo intero.
Un caloroso benvenuto anche ai membri di Stati Uniti, Messico, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna, Svizzera, Tailandia, Cambogia, Corea del Sud e Brasile, che si sono riuniti pieni di entusiasmo e appassionato spirito di ricerca qui in Giappone, in inverno, in un periodo pieno di impegni come l’inizio dell’anno. Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, sta sicuramente lodando la profonda sincerità della vostra fede, come afferma il Gosho: «La grande distanza percorsa da queste persone è indicativa della loro devozione» (RSND, 2, 965). I benefici che state accumulando sono incommensurabili. Grazie mille di essere qui con noi oggi!
È la prima volta dopo tanti anni che la riunione dei responsabili di Centro si tiene al Makiguchi Memorial Hall di Tokyo.
Il fondatore della Soka Gakkai, il presidente Tsunesaburo Makiguchi, e il suo giovane discepolo Josei Toda abbracciarono la fede nel Buddismo di Nichiren Daishonin nel 1928, esattamente novant’anni fa.
Quel momento è il nostro eterno punto di origine nel quale i maestri e i discepoli Soka ereditarono dal Daishonin il voto dei Bodhisattva della Terra: il voto di kosen-rufu, il cuore del Sutra del Loto.
Nella sua copia del Gosho Makiguchi aveva sottolineato vari passi de L’apertura degli occhi in cui il Daishonin formula il suo grande voto: «Questo io affermo. Che gli dèi mi abbandonino. Che tutte le persecuzioni mi assalgano. Io continuerò a dare la mia vita per la Legge! […] Qui io faccio un grande voto. […] Qualunque difficoltà possa incontrare, a meno che uomini sapienti non provino che i miei insegnamenti sono falsi, io non accetterò mai! Tutti gli altri problemi per me non sono altro che polvere al vento. Io sarò il pilastro del Giappone. Io sarò gli occhi del Giappone. Io sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 253). E sottolineò due volte una frase particolarmente importante: «Qui io faccio un grande voto». Noi della Soka Gakkai ci siamo alzati in esatto accordo con questo grande voto del Daishonin.
In una fase successiva dell’Ultimo giorno della Legge – un’epoca che, ancora di più rispetto a quella del Daishonin, mostra segni evidenti della verità delle predizioni di Shakyamuni sul declino dei suoi insegnamenti e sul prevalere di dispute e conflitti – i maestri e i discepoli Soka hanno coraggiosamente continuato a recitare Nam-myoho-renge-kyo e a insegnarlo agli altri. Spazzando via come fossero «polvere al vento» le feroci persecuzioni che ci colpivano, ci siamo dedicati totalmente ad adempiere al voto di kosen-rufu, a realizzare l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” e garantire l’eterna perpetuazione della Legge.
Come diretto discepolo di Toda ho scritto una grande epopea che narra le brillanti realizzazioni degli uomini e delle donne comuni della Soka Gakkai nel campo della pace, della cultura e dell’educazione. L’ho fatto nei dodici volumi de La rivoluzione umana e nei trenta volumi de La nuova rivoluzione umana, che mi sto impegnando a completare. Sarò per sempre grato a tutti i compagni di fede che li hanno letti sostenendo con calore la mia opera.
Oggi vorrei fare un annuncio riguardo a La nuova rivoluzione umana. Dopo il quinto capitolo del volume 30, “Kachidoki” (“Grida di vittoria”), che sta uscendo a puntate sul Seikyo Shimbun, ho cominciato a scrivere il sesto e ultimo capitolo, “Seigan” (“Il voto”).
In questo capitolo conclusivo scriverò della vittoria della Soka Gakkai sulle persecuzioni dei “falsi santi arroganti” – il terzo dei tre potenti nemici – e della sua entusiasmante indipendenza spirituale; l’incredibile conseguente crescita, il suo emergere come movimento buddista globale che illumina il nostro pianeta, e la sua visione per il futuro. Spero che non vediate l’ora di leggere questo capitolo finale. Io continuerò a scrivere con tutte le mie forze, come se stessi dialogando cuore a cuore con ognuno dei miei preziosi amici di tutto il mondo.
Una vita dedita a realizzare il voto dei Bodhisattva della Terra è una storia di rivoluzione umana incomparabilmente nobile e positiva, una storia di empowerment personale. È una vita che non cerca la salvezza da qualche potere esterno e non fa dipendere la propria felicità da qualcun altro.
Abbracciando la Legge mistica noi ci uniamo al maestro per fare questo voto, per recitare Daimoku e agire per realizzare grandi obiettivi, uno dopo l’altro. Ci impegniamo a costruire un regno di vera pace e felicità nel luogo in cui abbiamo volontariamente scelto di adempiere alla nostra missione.
Il nostro voto è la fonte di coraggio che ci permette di far emergere la saggezza e il potere del Budda inerente alla nostra vita. Il nostro voto è la bandiera della vittoria eterna che fa riecheggiare grida di giubilo, man mano che trasformiamo il karma in missione. Il nostro voto è la luce di speranza che permette di espandere la rete di itai doshin (diversi corpi, stessa mente) superando qualsiasi differenza. Grazie al voto, maestro e discepolo sono eternamente uniti superando i limiti del tempo e dello spazio.
Adesso, all’inizio dell’Anno di brillanti realizzazioni, torniamo al nostro voto originale dal tempo senza inizio e, con una grande condizione vitale completamente rinnovata, avanziamo con coraggio e vigore per aprire la strada della felicità e della sicurezza di tutti, per creare un mondo pacifico e armonioso e trasformare il karma dell’umanità.
Sto aspettando con trepidazione la riunione mondiale dei giovani che si terrà a marzo, per celebrare il sessantesimo anniversario del giorno di kosen-rufu e desidero dedicare ai nostri giovani successori questo passo del Gosho: «Pertanto, coloro che diventano discepoli di Nichiren e credenti laici devono rendersi conto della profonda relazione karmica che condividono con lui e propagare il Sutra del Loto [Nam-myoho-renge-kyo] con il suo stesso atteggiamento» (RSND, 1, 883).
Auguro a tutti voi un anno pieno di salute e vitalità, accompagnato da immensa fortuna e benefici!
(7 gennaio 2018)