Sindaco Cosma, consigliere regionale Pace, sindaco Parisi, sindaco Lipori, membri del Consiglio comunale, signori e signore, desidero ringraziarvi dal profondo del cuore per essere intervenuti a questa cerimonia nonostante i numerosi impegni.
Tursi è una città ricca di storia e di arte, famosa per la sua profonda religiosità, per le sue chiese e basiliche, per le sue biblioteche e anche, mi hanno detto, per una qualità particolare di arance. Inoltre l’antico e splendido quartiere Rabatana è stato candidato a essere riconosciuto come Patrimonio dell’umanità.
Vorrei esprimere la mia più sentita riconoscenza per la prestigiosa onorificenza della Città di Tursi che mi viene oggi conferita, proprio in occasione del mio novantesimo compleanno. Vi ringrazio per aver consentito che un mio rappresentante la riceva in mia vece.
Accetto con profonda gratitudine questa cittadinanza a nome di tutti i membri della Soka Gakkai Italia e, in particolar modo, dei membri della Basilicata che ogni giorno si impegnano per promuovere la pace, la cultura e l’educazione.
Desidero condividere questo riconoscimento anche con i membri della SGI di 192 paesi e territori. Ma soprattutto desidero dedicarlo al mio maestro Josei Toda, che non si arrese nonostante i due anni di prigionia inflitti dal governo militarista e si prodigò subito dopo la guerra a espandere la filosofia della “rivoluzione umana” e il “principio della cittadinanza globale”, per il bene della pace e per la realizzazione di un movimento umanitario promosso dalle persone comuni.
Nel settembre del 1957 il mio maestro formulò una dichiarazione contro le armi nucleari definendole un “male assoluto” che minaccia il “diritto alla vita” e il “diritto all’esistenza” di ogni singolo essere umano.
L’anno scorso, in cui ricorrevano i sessant’anni da quella Dichiarazione che rappresenta il punto di origine del nostro movimento per la pace, è stato approvato dall’ONU un trattato per l’abolizione categorica e definitiva delle armi nucleari.
Nel processo che ha portato a questo risultato anche noi della SGI, collaborando con ICAN, a cui è stato conferito il premio Nobel per la Pace, e con numerose ONG e FBO (organizzazioni basate sulla fede), abbiamo sostenuto questa approvazione attraverso movimenti cittadini capillari. In particolare la Soka Gakkai italiana, attraverso la mostra itinerante Senzatomica promossa principalmente dai giovani, ha costruito una rete solidale nella società civile mettendo insieme le voci delle persone attraverso continui dialoghi.
Inoltre nel mese di novembre dell’anno scorso alcuni rappresentanti della SGI hanno preso parte alla Conferenza internazionale per il disarmo integrale presso la Santa Sede e questo mi ha portato a decidere con ancora più forza, in quanto uomo di fede, di contribuire ulteriormente a questa causa. Questa approvazione del trattato per l’abolizione categorica e definitiva delle armi nucleari si è potuta realizzare proprio grazie alla partecipazione e al contributo della società civile, che ha la forza di coinvolgere le persone comuni su questioni come le armi nucleari, che altrimenti rimarrebbero ferme alle discussioni dei singoli Stati nonostante siano problematiche che superano i confini geografici poiché riguardano tutto il genere umano. Alzare il volume della voce della società civile è la grande speranza per costruire con forza azioni che creino valore a livello globale. Lo sviluppo della solidarietà della società civile che anela alla pace sta diventando sempre più importante.
è mio desiderio continuare a impegnarmi con ancora più forza per la pace e la sicurezza del genere umano insieme ai membri della SGI di tutto il mondo.
Auguro a tutti voi felicità e successi straordinari, con l’auspicio che il Comune di Tursi possa prosperare ulteriormente.
Tokyo, 2 gennaio 2018