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Uniamoci mirando insieme alla crescita dei giovani - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:55

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    Uniamoci mirando insieme alla crescita dei giovani

    Ora la cosa più importante è aumentare il numero dei giovani che abbracciano il Buddismo e far crescere i successori, in particolare gli studenti e i Futuro, che saranno i leader della società di domani

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    Ora la cosa più importante è aumentare il numero dei giovani che abbracciano il Buddismo e far crescere i successori, in particolare gli studenti e i Futuro, che saranno i leader della società di domani

    Il 3 maggio del 1951 Josei Toda divenne il secondo presidente della Soka Gakkai e dichiarò il suo voto di convertire 750mila famiglie finché era in vita. Allora l’organizzazione contava circa tremila membri. Tra i partecipanti molti pensarono che era un sogno impossibile da realizzare. Eppure, nel dicembre del 1957, la Gakkai aveva effettivamente realizzato più di 750mila famiglie di praticanti, superando lo scopo di Toda in soli sei anni e sette mesi. Dietro quell’impresa c’era la decisione e la convinzione del giovane Ikeda che aveva creato ondate di shakubuku in tutto il paese.
    Tre mesi più tardi, il 16 marzo 1958, si tenne la “cerimonia di successione” in cui Toda affidò ai giovani il testimone di kosen-rufu affermando: «La Soka Gakkai è la regina del mondo religioso». Era una dichiarazione di vittoria, l’ultimo ruggito con cui faceva appello ai giovani successori affinché si alzassero per realizzare kosen-rufu.
    Tra due mesi ricorre il sessantesimo anniversario di quel 16 marzo e i giovani in tutto il mondo si riuniranno insieme a sensei per rinnovare il loro voto e scrivere una nuova pagina nell’espansione di kosen-rufu.
    Come vivere questo giorno così importante dipende dalla determinazione di ciascuno.
    Sensei afferma spesso che ogni giorno per lui è il 16 marzo, e ogni giorno dialoga con il suo maestro rinnovando la promessa per kosen-rufu. Lo spirito del 16 marzo si riaccende solo partendo dal proprio voto condiviso con il maestro.
    In un poema dedicato ai giovani, sensei scrive:
    «Non domandarti / se il possente flusso di kosen-rufu / sia una conseguenza inevitabile della storia. / Piuttosto chiediti sempre / se hai la passione di rendere kosen-rufu inevitabile / con il tuo stesso sudore e con i tuoi sforzi» (BS, 182, 43).
    Queste sono le aspettative del nostro maestro nei confronti della gioventù.
    Quando i giovani decidono: “Kosen-rufu lo realizziamo noi!” si può creare un’incredibile ondata di espansione.
    Ora, in questa fase cruciale della storia di kosen-rufu, è il momento di tirar fuori il forte desiderio di realizzare qualcosa di mai compiuto finora e di impegnarci tutti insieme in un grande movimento di propagazione, mirando alla crescita dei giovani. Solo così potremo creare un “Anno di brillanti realizzazioni”.
    Essere giovani vuol dire bruciare di passione e convinzione, è lo spirito di aprire la strada, di conquistare nuovi orizzonti per realizzare un grande ideale. I giovani possiedono questa forza, questo slancio ideale, questa convinzione.
    Il presidente Ikeda scrive: «Qual è la chiave per far sì che l’Anno di brillanti realizzazioni non si esaurisca in un lampo di luce effimera? Come assicurare alle nostre realizzazioni un eterno corso glorioso? La risposta è racchiusa nelle parole “far crescere le persone”, “formare e far sviluppare con profonda compassione i giovani”. Il castello Soka di persone di valore è pervaso da questo meraviglioso spirito di avere cura di ogni singola persona e di volerla incoraggiare fino in fondo» (pag. 5)
    Impegniamoci affinché tutti stiano bene! Se ogni persona pratica correttamente continuando a migliorare se stessa, kosen-rufu avanza. Se le radici sono sane, i rami e le foglie si sviluppano rigogliosi.
    I problemi globali sono sempre più gravi, basti pensare a quanti paesi sono ancora in possesso di armi nucleari! Per questo non possiamo rimandare. Ora la cosa più importante è aumentare il numero dei giovani che abbracciano il Buddismo e far crescere i successori, in particolare gli studenti e i Futuro, che saranno i leader della società di domani.
    Sensei ci esorta a diventare “una solida fortezza di kosen-rufu” sviluppando questo spirito incrollabile di far tesoro di ogni singola persona e prenderci cura dei giovani. Ciò significa innanzitutto credere nelle loro potenzialità, stare a contatto con loro, dialogare insieme creando legami di profondo rispetto e fiducia reciproca.

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    Daisaku Ikeda / Dal diario giovanile

    MERCOLEDÌ 25 DICEMBRE 1957
    – Sereno

    Riunione dei responsabili di centro all’auditorio comunale di Toshima.
    Sensei non ha partecipato.
    Finalmente abbiamo raggiunto l’adesione di settecentocinquantamila famiglie. Il nostro obiettivo è stato brillantemente realizzato. La convinzione del presidente Toda si è trasformata in una chiara realtà. Quanti sono i pensieri che nascono dentro di me dalla comprensione, nel profondo della mia vita, di come sia severa e precisa la natura della Legge buddista. È arrivato un messaggio di sensei sulle linee dell’anno prossimo.

    1. Fede per una famiglia armoniosa.
    2. Fede perché ogni persona diventi felice.
    3. Fede per superare gli ostacoli.

    La nostra meravigliosa rivoluzione religiosa va avanti.[…]

    GIOVEDÌ 26 DICEMBRE1957
    – Pioggia

    Sono passati sette anni da quando Sensei ha assunto la carica di presidente e il suo obiettivo di settecentocinquantamila famiglie praticanti è stato realizzato.
    Quale deve essere l’obiettivo del Gruppo giovani?
    Tanto per cominciare, proprio come Sensei ha scritto nel suo saggio Giovani, siate patriottici, il nostro destino è di riunire centomila giovani uomini. Questo dipende da me. Fino a quel momento combatterò contro il demone della malattia.
    Non mi resta che pregare affinché Sensei si riprenda.
    È nel freddo desolato dell’inverno che fanno la loro apparizione i freschi germogli primaverili. Questa è la simultaneità di causa ed effetto.

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