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Insieme, per 20.000 giovani Bodhisattva della Terra - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:28

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Insieme, per 20.000 giovani Bodhisattva della Terra

Nell’anno di brillanti realizzazioni nella nuova era di kosen-rufu mondiale, quali saranno le attività principali in Italia? lo abbiamo chiesto ai responsabili nazionali

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Nell’anno di brillanti realizzazioni nella nuova era di kosen-rufu mondiale, quali saranno le attività principali in Italia? lo abbiamo chiesto ai responsabili nazionali

ANNA CONTI, responsabile nazionale donne
ALBERTO APREA, responsabile nazionale uomini
MAURO CIULLO, responsabile nazionale giovani
ELENA BATTISTINI, responsabile nazionale giovani donne
DANIELE SANTI, responsabile nazionale giovani uomini

Il tema del 2018 è “Anno di brillanti realizzazioni nella nuova era di kosen-rufu mondiale”. Quali saranno le attività dei Gruppi giovani, donne e uomini?

Mauro: È molto significativo che il tema di quest’anno si riferisca alla concretizzazione di grandi risultati. Per questo ci siamo posti l’obiettivo di arrivare a 20.000 membri giovani in Italia entro il 18 novembre 2018. Quindi le nostre attività quest’anno saranno più che mai incentrate sullo shakubuku. Come scrive il presidente Ikeda, desideriamo «parlare del Buddismo del Daishonin con la persona che ci troviamo di fronte, con sincero e profondo impegno, con tutta la nostra volontà» (NRU, vol. 30, cap. 1 “La grande montagna”, p.ta 1).
Il nostro impegno si concentra nell’attività nei gruppi per rendere gli zadankai vivaci e stimolanti, pieni di ospiti. È importante che ognuno senta il desiderio di parteciparvi in modo attivo e che, soprattutto i giovani, si sentano davvero protagonisti. A volte basta affidare loro un compito all’interno della riunione perché riscoprano entusiasmo e passione. Alla base delle nostre attività c’è la campagna “Io sono Shin’ichi Yamamoto” incentrata su tre punti fondamentali: Daimoku, studio e shakubuku.

Anna: Anche per noi donne l’obiettivo principale quest’anno è arrivare a 20.000 membri giovani! Perciò ci impegneremo con gioia nel fare shakubuku ai giovani, a partire dai nostri figli, nipoti, amici dei nostri figli ecc.. insomma cercheremo il più possibile di far conoscere il Buddismo a tanti giovani, creando legami calorosi e incoraggiandoli con tutto il cuore.
Desidero fortemente che tutti noi comprendiamo che questo non è l’obiettivo dei giovani, ma di tutta la famiglia Soka italiana.
Ora i giovani sono 14.000. Arrivare a 20.000 non è semplice, ma sono convinta che se ci crediamo veramente e preghiamo per manifestare l’infinito potere del Gohonzon, sicuramente realizziamo!
“Tutto inizia dalla preghiera”: questa è la prima delle cinque guide per le donne che possiamo sperimentare ogni giorno. Il presidente Ikeda scrive: «La preghiera è una lotta per abbattere la nostra debolezza che ci porta ad abbassare la testa pensando “è impossibile per me realizzare”. È l’azione di imprimere nella profondità della nostra vita la convinzione che possiamo cambiare qualsiasi situazione, senza alcun dubbio. È un mezzo per distruggere la paura, bandire la tristezza e accendere la speranza. […] La preghiera è la chiave che apre, porta dopo porta, la piena potenzialità di ogni individuo».
Ci crediamo o no? Da ciò dipende il risultato.

Elena: Il 16 marzo del 1958 Josei Toda lasciò in eredità ai giovani la missione di realizzare una società pacifica. Da quel momento, uniti al presidente Ikeda, i giovani si sono sforzati nella propagazione mossi dal desiderio di realizzare la pace e la felicità di tutti. Ogni nostra attività avrà sempre questo scopo. A marzo saranno sessant’anni da quello storico giorno e siamo decisi a celebrarlo mettendo ancora più impegno per realizzare 20.000 giovani felici in Italia. Inoltre, noi giovani donne siamo già ripartite con la campagna “Studiate la suprema filosofia della vita” che quest’anno prevede incontri di studio volti ad approfondire non solo i trenta Gosho dell’ , ma anche i princìpi fondamentali.

Daniele: In tutta Italia i giovani uomini sono impegnati nell’incontrare e dialogare sul Buddismo con quanti più giovani possibile espandendo così la rete di persone di valore risvegliate alla propria missione di Bodhisattva della Terra. In ogni zona si incontrano per recitare Daimoku e studiare insieme La nuova rivoluzione umana.

Alberto: Quest’anno mettiamo in pratica gli incoraggiamenti di sensei con un forte impegno nello shakubuku rivolto soprattutto ai giovani e ai Futuro, nello studio, negli incoraggiamenti personali, invitando a zadankai quanti più amici possibile. Desidero che tutti noi leggiamo seriamente La nuova rivoluzione umana e il libro L’orgoglio di essere pilastri d’oro di kosen rufu, mettendoli in pratica nella vita quotidiana. Questo ci permetterà di formare la struttura portante della nostra fede per tutta la vita.

L’obiettivo dei 20.000 membri giovani in Italia è una grandissima sfida. Come fare per vincerla?

Mauro: Il punto fondamentale è proprio l’unità tra uomini, donne, giovani uomini e giovani donne. Quando la famiglia Soka va avanti unita diventa invincibile e perfino i difetti si trasformano in creazione di valore. Una preghiera condivisa, ardente e “disperata” per la realizzazione di kosen-rufu crea unità, e l’unità a sua volta alimenta la preghiera: è un circolo virtuoso! Quando siamo uniti dal desiderio di far gioire il nostro maestro, preghiamo e agiamo con questo obiettivo, la creatività di ognuno è libera di esprimersi e possiamo fare attività insieme con gioia.

Elena: Come fare per vincere lo spiega il Daishonin: «In generale, che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, senza alcuna distinzione fra loro, uniti come i pesci e l’acqua, questo si chiama eredità della Legge fondamentale della vita. In ciò consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren. Se è così, anche il grande desiderio di un’ampia propagazione potrà realizzarsi» (RSND, 1, 190). Non credo che esista una formula diversa: occorre basarsi su una profonda preghiera per kosen-rufu uniti fra noi e poi fare tante azioni volte alla propagazione.

Anna: Prima di tutto è importante decidere!
Il presidente Harada, rispondendo a una domanda su come realizzare grandi risultati nel 2018, ha spiegato che è normale sentire la paura di non farcela, poiché tutti abbiamo i dieci mondi e in ogni istante si manifestano varie condizioni vitali. Per questo il Daishonin ci esorta a «rafforzare la fede giorno dopo giorno e mese dopo mese» (RSND, 1, 885). Quando intraprendiamo una sfida, anche se abbiamo paura di non riuscire è necessario continuare sempre ad avanzare, anche di un millimetro alla volta, fino a che non si ottiene il risultato. È essenziale continuare con questo atteggiamento e con la determinazione di andare sempre avanti! Sono convinta che sia fondamentale mantenere la decisione di vincere assolutamente e continuare a fare azioni concrete, collaborando insieme con fiducia reciproca.

Alberto: Dobbiamo assolutamente vincere! Desideriamo con tutto il cuore sostenere la crescita di tanti successori di valore, per garantire il flusso di kosen-rufu in Italia, prendendo l’esempio da ciò che sensei ha fatto nei nostri riguardi, e dando ai giovani la stessa fiducia che lui ha avuto nei ragazzi che ha incontrato in Italia nel 1981. Incoraggiamoli con il nostro comportamento, come scrive sensei: «Vi prego di avere a cuore i nostri giovani successori e assicurarvi fino in fondo che possano svilupparsi. Andate fra la gente, fra coloro che hanno più bisogno della vostra compassione, e comunicate loro la vostra luce interiore così come siete, con il vostro “comportamento da essere umano”»
(L’orgoglio di essere pilastri d’oro di kosen rufu, esperia, XIII).

Sensei ha dedicato la sua vita alla diffusione del Buddismo. Per ripagare il nostro debito di gratitudine nei suoi confronti, cosa possiamo fare concretamente?

Anna: Noi abbiamo iniziato a praticare nella stessa epoca di sensei e grazie a lui il Buddismo del Daishonin è arrivato in Italia. Ogni giorno riceviamo i suoi messaggi e possiamo leggere La nuova rivoluzione umana che continua a scrivere come se fosse “una lettera quotidiana” per ognuno di noi. Diamo per scontato tutto questo o sentiamo gratitudine? Credo che tutto parta da qui. Quando penso a tutto ciò che sensei ha fatto e continua a fare per noi, provo una gratitudine immensa e si rafforza in me la decisione di dedicarmi a kosen-rufu per tutta la vita: «Grazie sensei! Stia tranquillo, in Italia ci siamo noi, i suoi discepoli. Realizzeremo kosen-rufu con gioia e in armonia!».

Daniele: In un saggio rivolto ai Futuro sensei scrive: «Mi auguro che ereditiate il cuore dei vostri genitori, lo spirito della Gakkai e la relazione maestro-discepolo Soka. La mia preghiera e il mio desiderio più grande è che in futuro continuiate a vincere» (NR 487, 6). È molto significativo per me poter lottare con sensei ancora in vita e sforzarmi di vincere nello shakubuku. Impegniamoci come non abbiamo mai fatto finora!

Elena: Niente rende sensei più felice che sapere che sempre più persone abbracciano la Legge mistica per cambiare la propria storia di sofferenza in una storia di felicità e vittoria. Sto pregando sinceramente perché i miei amici decidano di ricevere il Gohonzon e a questo scopo mi impegno a dimostrare loro la grandezza della Legge nella mia vita. Se penso che lo faccio per rendere felice sensei, la mia rivoluzione umana diventa più facile e gioiosa.

Mauro: Mi sento davvero fortunato ad aver potuto scegliere il presidente Ikeda come maestro. Allo stesso tempo, mi rendo conto che conoscere la via di maestro e discepolo e percorrerla sono due cose diverse. Non basta condividere la visione del maestro, bisogna far emergere il desiderio e il coraggio di metterla in pratica nella vita quotidiana. Le nostre famiglie, le nostre comunità, i luoghi di lavoro, questi sono i campi in cui realizzare la nostra rivoluzione umana e conseguire risultati che rendano felice il nostro maestro e ci permettano di dire a tutti: “Guardate come è meraviglioso praticare questo Buddismo!”.

In una puntata de La nuova rivoluzione umana dedicata al viaggio in Italia dell’81, sensei scrive: «Kosen-rufu è un lavoro di squadra la cui realizzazione dipende dall’unità». Come possiamo costruire l’unità della famiglia Soka?

Mauro: Sento queste parole di sensei come un appello a fare un ulteriore passo avanti nella mia rivoluzione umana. Senza rivoluzione umana non può esservi unità. Partendo da noi stessi e da una sincera preghiera possiamo superare i limiti che ci impediscono di creare unità.

Elena: Ogni volta che ho posto questa domanda ho sempre ricevuto la stessa risposta: “Decidi tu di essere il perno attorno al quale si crea l’unità”. Non so bene cosa significhi, ma ogni volta che mi impegno in questa direzione sento che la mia visione delle cose si apre e comincio a considerare le opinioni altrui più seriamente, e a ricercare “un modo” che riesca ad abbracciare la sensibilità di tutti. Fintanto che abbiamo sensei nel cuore possiamo affrontare ogni sfida, anche la più difficile!

Daniele: Sensei dice anche: «Unità significa lottare contro il demone del proprio ego. Realizzare il principio di “diversi corpi, stessa mente”, dove ciascuno ha il controllo su se stesso, è la prova di una rivoluzione umana compiuta, che ha sconfitto questo demone» (NRU, vol. 30, cap. 1 “La grande montagna”, p.ta 4). Quindi devo iniziare da me sforzandomi di approfondire i legami con i compagni di fede. Più avanti spiega anche che per realizzare l’unità è necessario agire con fermezza per combattere fino in fondo le funzioni demoniache mentre continuiamo ad avanzare verso kosen-rufu.

Alberto: Per rafforzare l’unità dovremmo tutti impegnarci a realizzare il grande voto di kosen-rufu nel mondo pregando per la pace mondiale e la felicità di tutti gli esseri viventi. Sensei scrive: «Non esiste una luce di saggezza più luminosa di quella che scaturisce dalla nostra recitazione di Nam-myoho-renge-kyo in unità di intenti, con lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”. È finalmente giunto il momento di illuminare il nostro pianeta con questa luce, indirizzandolo verso un’orbita che permetterà all’umanità di prosperare eternamente» (NR, 574, 5).

Anna: Sappiamo tutti che l’unità di itai doshin è fondamentale, e sappiamo anche che è difficile realizzarla. Personalmente, recito Daimoku ogni giorno per riuscire a creare armonia ovunque mi trovo. A volte ci riesco e a volte no, perciò continuo a pregare per tirar fuori più forza, saggezza, compassione e rispetto per ogni persona, soprattutto per quelle con le quali ho più difficoltà. Ogni giorno cerco di vincere su me stessa per essere in grado di accogliere ogni difficoltà come un’occasione per approfondire la fede e trasformare qualsiasi “veleno in medicina”. La sfida è rafforzare così tanto la nostra fede da non permettere in alcun modo alle funzioni demoniache di fermare il flusso di kosen-rufu nel nostro paese.

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