Il voto condiviso tra maestro e discepolo è cancellare il termine “infelicità” da questo mondo. Questo è il sogno del genere umano. Il nostro movimento e la nostra preghiera esistono per realizzare questo sogno.
Il 16 luglio 1260 Nichiren Daishonin sottopose alle autorità il trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace del paese. In esso egli afferma: «Non c’è dubbio che tutti, dal re all’uomo del popolo, si rallegrino della stabilità del paese e della pace nel mondo e le desiderino ardentemente» (RSND, 1, 24). E ancora: «Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (Ibidem, 25).
Il Daishonin ha espresso un profondo desiderio di pace e di felicità per i popoli di tutto il mondo perché considerava la sofferenza dell’umanità come la propria. Con questo trattato ha mostrato la formula per realizzare la pace. Anche i primi tre presidenti della Soka Gakkai, lottando contro il potere autoritario che cercava di ostacolarli, non hanno mai risparmiato la loro vita per kosen-rufu. Grazie al loro impegno e alle loro lotte ora possiamo camminare sulla strada della nostra missione. Nutrire gratitudine nei confronti dei nostri maestri è un aspetto cruciale della pratica buddista.
Nel Gosho La scelta del tempo, Nichiren Daishonin predisse: «La grande e pura Legge del Sutra del Loto si diffonderà ampiamente nel Giappone e in tutti gli altri paesi di Jambudvipa» (RSND, 1, 491). Il Daishonin affidò la realizzazione di kosen-rufu ai suoi discepoli nel futuro. Oggi siamo noi a lottare insieme a sensei e ad avere questa mistica missione.
Sono troppi coloro che stanno cercando di costruire la propria felicità sull’infelicità degli altri. Siamo testimoni di tanti episodi crudeli e disumani nella società che sono il riflesso di questo atteggiamento. Ciò che anima i nostri sforzi, ogni giorno, è il desiderio di espandere la filosofia di umanità del Buddismo. Più preghiamo e agiamo, più riusciamo a trasmetterla agli altri, infondendo speranza e felicità e interrompendo il ciclo dell’ingiustizia.
Nella Proposta di pace di quest’anno, riferendosi ad Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, il maestro Ikeda scrive: «Il trattato del Daishonin sollecita ad affrontare seriamente la sfida di accendere una luce di speranza nel cuore delle persone colpite da disastri e di avviare una mobilitazione sociale per impedire le guerre e i conflitti interni. Sottolinea il bisogno di sradicare la patologia della rassegnazione celata nelle profondità del nostro essere sociale, che ci contagia tutti. Il trattato ci invita a non rassegnarci di fronte ai mali della società e a raccogliere invece tutte le nostre capacità interiori per fronteggiare le dure sfide del nostro tempo come agenti di un cambiamento proattivo e contagioso.
Quali eredi spirituali del Daishonin, i membri della Soka Gakkai, sin dai tempi del fondatore Makiguchi e del secondo presidente Toda, hanno ritenuto che la propria missione nella società fosse la costruzione di una solidarietà di azione tra le persone dedicata a eliminare l’infelicità dalla Terra» (Allegato BS, 194, 17). Il 18 novembre scorso ho dichiarato lo scopo di realizzare centomila membri felici in Italia entro il 2020. Non si tratta solo di un obiettivo numerico. Lo scopo è far sì che molte più persone diventino felici in questo mondo disumano.
Come possiamo riuscirci? Il primo punto è recitare Daimoku. Quando recitiamo Daimoku, rafforziamo la nostra condizione vitale che ci consente di tirare fuori dalla nostra vita compassione e coraggio, e trasmetterle agli altri.
Inoltre, è fondamentale l’unità con i compagni di fede e curare bene gli zadankai.
Questo è l’unico modo per sviluppare il nostro movimento della Soka Gakkai.
Uniamoci per realizzare kosen-rufu e comunichiamo a sensei che abbiamo lottato per la felicità delle persone e abbiamo vinto a testa alta. Il voto condiviso tra maestro e discepolo è cancellare il termine “infelicità” da questo mondo. Questo è il sogno del genere umano. Il nostro movimento e la nostra preghiera esistono per realizzare questo sogno. Mettere in pratica le guide di sensei in unità di “diversi corpi, stessa mente” ci permette di realizzarlo.
Un passo alla volta, costantemente e seriamente, alla fine dimostreremo la meravigliosa prova concreta nelle nostre città e territori!
Accendere una luce di speranza nel cuore delle persone
Il voto condiviso tra maestro e discepolo è cancellare il termine “infelicità” da questo mondo. Questo è il sogno del genere umano. Il nostro movimento e la nostra preghiera esistono per realizzare questo sogno.
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