Realizzare la pace è una lotta tra la “rassegnazione” e la “speranza”, tra il “sentimento di impotenza” e la “perseveranza”. Più si diffonde un sentimento di impotenza e rassegnazione, più aumenterà la tendenza a fare affidamento sulla forza.
È proprio questo il problema.
Tuttavia, sono gli esseri umani ad aver creato le armi che hanno causato eventi tragici in questo mondo, a dir poco infernali.
Pertanto è impossibile non riuscire a eliminare le armi nucleari attraverso la saggezza umana.
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Finora i movimenti pacifisti sono stati visti come qualcosa che riguardava solo un numero limitato di persone. Tuttavia, la pace non può essere mai separata dalla vita quotidiana.
Come possiamo piantare e coltivare a un livello più profondo nella nostra vita e nel cuore di ogni individuo i semi della pace?
Solo in questo modo possiamo compiere progressi costanti verso una pace duratura.
Questo è l’obiettivo principale delle attività della Soka Gakkai.
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Il cammino per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, a cominciare da quelli riguardanti la povertà e il cambiamento climatico, sarà senza dubbio irto di sfide e difficoltà.
Tuttavia, credo fermamente che nel momento in cui si crea una rete solidale formata da giovani di tutto il mondo che ricercano un cambiamento reale, non ci saranno mai ostacoli che non possano essere superati.
Sia il primo che il secondo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, credevano nell’immensa forza vitale e nel potere infinito dei giovani, e si prendevano la massima cura di loro.
Anch’io ho dedicato tutte le mie energie a far crescere i giovani.
In risposta a ciò sono emersi uno dopo l’altro tanti giovani che sono poi cresciuti e hanno svolto un ruolo attivo, ed è proprio grazie a questo che la Soka Gakkai si è diffusa in tutto il mondo.
Attraverso la rivoluzione umana dei giovani, la società, le nazioni e il mondo intero possono cambiare notevolmente.
Gli incoraggiamenti del maestro Ikeda sono tratti rispettivamente dai seguenti testi in giapponese:
- Seinen sho (Scritti per i giovani);
- Kibo no asu he (Verso un domani colmo di speranza);
- Daremoga kagayaku “ningen shugi no seiki” he! (Verso un “secolo dell’umanesimo” in cui tutti risplendono!)