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«L’educazione sarà l’impresa finale della mia vita» - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:15

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«L’educazione sarà l’impresa finale della mia vita»

Puntata 6 parte 1

In questa prima parte della sesta puntata della serie “La forza di maestro e discepolo è immensa: la vita del maestro Ikeda”, viene riportato il suo impegno nel campo dell’educazione e della crescita di persone capaci che possano contribuire alla società e alla creazione della pace, attraverso la fondazione delle scuole e degli istituti educativi Soka

Il maestro Ikeda sorride e stringe la mano ai bambini dell’asilo Soka di Hong Kong (maggio 1993)
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Nel 1930 Tsunesaburo Makiguchi, allora preside di una scuola elementare, scrisse Il sistema pedagogico per la creazione di valore. A curarne la pubblicazione fu il suo discepolo, Josei Toda. All’epoca, il mondo intero era stato colpito dalla Grande depressione, e in Giappone stava prendendo piede il militarismo.
Nel colophon dell’opera è indicata la data di pubblicazione, il 18 novembre, accanto a quella di stampa, il 15 novembre.
È particolarmente significativo che Makiguchi Sensei, il padre dell’educazione Soka, morì in carcere per le sue convinzioni il 18 novembre, mentre Ikeda Sensei – che ha fondato “grandi castelli dell’educazione Soka” – è venuto a mancare il 15 novembre. 
Portando avanti la volontà e l’eredità spirituale dei suoi predecessori Makiguchi e Toda, Ikeda Sensei ha costruito una grande rete di educazione Soka che abbraccia il mondo intero.
Ha fondato scuole elementari, medie e superiori Soka a Tokyo e a Osaka, in Giappone. Sempre a Tokyo, ha istituito l’Università Soka e il College femminile Soka, che offrono programmi di scambi accademici con 251 università di 67 paesi e territori del mondo. All’alba del nuovo secolo, nel 2001, è stata inaugurata anche l’Università Soka d’America ad Aliso Viejo, in California. 
Nello stesso anno è stata aperta una Scuola Soka in Brasile. Inizialmente era solo una scuola dell’infanzia, ma oggi si è sviluppata in un sistema scolastico che va dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori. Inoltre, sono stati fondati scuole dell’infanzia Soka a Sapporo, in Giappone, così come a Hong Kong, Singapore, Malesia e Corea del Sud. E nell’agosto 2023, la Scuola internazionale Soka della Malesia ha tenuto la prima cerimonia di apertura dell’anno scolastico.

Colophon del primo volume de Il sistema pedagogico per la creazione di valore. La data di stampa riportata su questo libro è il 15 novembre

Josei Toda sognava di costruire un “grande castello dell’educazione Soka”. Nel mezzo di circostanze estremamente difficili, e nonostante si fosse appena dimesso dalla carica di direttore generale della Soka Gakkai, Toda Sensei, guardando sempre avanti affidò quel sogno al suo discepolo.
Il 16 novembre 1950, mentre pranzavano in una mensa universitaria di Tokyo, Toda Sensei disse al giovane Ikeda: «Fondiamo un’università! Un’università Soka! […] Ma ciò potrebbe non essere possibile nel corso della mia vita. In questo caso, conto su di te. Deve diventare la migliore università del mondo!» (NRU, 15, 84).
Solo tre mesi prima, Toda Sensei era stato costretto a chiudere le sue attività commerciali a causa di problemi finanziari. Mentre i dipendenti di Toda lasciavano l’azienda uno dopo l’altro, Ikeda Sensei si impegnò in una lotta solitaria. 
All’epoca aveva solo ventidue anni, ma incise le parole del suo maestro nel profondo del cuore. Fondare una scuola era stato anche il desiderio del presidente Makiguchi, il maestro di Toda. 
Senza mai perdere di vista il desiderio appassionato di Makiguchi e Toda, Ikeda Sensei iniziò a elaborare un programma per creare un sistema scolastico completo, dalla scuola dell’infanzia fino all’università.
Il 5 aprile 1960, un mese prima della sua nomina a terzo presidente della Soka Gakkai, Ikeda Sensei e sua moglie Kaneko si recarono a vedere un terreno che era stato proposto per la costruzione delle Scuole medie e superiori Soka di Kodaira, Tokyo. Fu lì che Sensei decise di costruire la scuola. 
Il 30 giugno 1964 annunciò formalmente il progetto di costruire l’Università Soka, affermando: «Vorrei fondare un’università, […] con l’obiettivo di formare persone di talento e grandi leader che contribuiscano alla pace mondiale» (NRU, 9, 161). 
Fu quindi creato il comitato direttivo per la fondazione dell’Università Soka, e si diede concretamente avvio ai lavori di costruzione.

Il maestro Ikeda con i bambini e le bambine dell’asilo Soka di Sapporo, in Hokkaido (agosto 1992)

Nel 1968, furono aperte le Scuole medie e superiori Soka di Tokyo, all’epoca esclusivamente maschili. E nel 1971 fu inaugurata l’Università Soka, due anni prima del previsto. Le violente proteste studentesche nelle università giapponesi alla fine degli anni ‘60 avevano portato alla decisione di anticipare l’apertura di una istituzione accademica che potesse fungere da sede dell’educazione umanistica e accendere una luce di speranza nell’ambito dell’istruzione superiore.
Per contribuire a finanziare l’istituzione delle scuole, Ikeda Sensei dedicò le sue energie a redigere molti libri. Lavorò assiduamente, scrivendo una pagina dopo l’altra. E donò le royalties delle sue opere per contribuire a coprire i costi della costruzione.
In tutto il Giappone, molte persone che condividevano gli ideali alla base della filosofia educativa Soka sostennero il progetto: alcuni aiutarono a ripulire il terreno su cui sarebbero sorti gli edifici scolastici, mentre molti altri offrirono con sincerità un contributo in denaro.
In ogni occasione, Sensei spiegava agli studenti dell’Università Soka che la loro era un’università popolare costruita grazie agli sforzi di persone comuni. 
Molti pensano che studiare in una rinomata università abbia come scopo principale quello di trovare lavoro per una buona azienda e condurre una vita confortevole. Ikeda Sensei, tuttavia, condivise la sua convinzione secondo cui «lo studio e i titoli accademici […] dovrebbero essere utilizzati per aiutare gli altri a diventare felici. Chi ha avuto la fortuna di completare i propri studi universitari dovrebbe dedicarsi a servire coloro che non hanno potuto studiare» (NRU, 15, 97). Questa è una caratteristica chiave della Soka University.
Per celebrare l’apertura dell’università, Sensei donò alla scuola una coppia di statue in bronzo. Su un piedistallo erano incise le parole:

«A che scopo si dovrebbe coltivare la saggezza? Fatevi sempre questa domanda!» (Ibidem),

e sull’altro:

«Solo il lavoro e la dedizione alla propria missione danno valore alla vita» (Ibidem)                           

«Che tutte voi, nessuna esclusa, siate felici!». Il maestro Ikeda, in occasione di una visita al College femminile Soka di Tokyo insieme a Kaneko Ikeda, ha tenuto una lezione intitolata “Studio, vita e felicità” (ottobre 2002)

Dopo la fondazione delle Scuole Soka e dell’Università Soka, Ikeda Sensei visitò spesso gli studenti, mostrando in prima persona, attraverso il suo atteggiamento e le sue azioni, un esempio di educazione umanistica.
A volte invitava gli studenti a giocare a tennis o a ping pong, ad andare a pesca o a comporre insieme poesie haiku. A volte li invitava a mangiare in ristoranti eleganti, cogliendo l’occasione per insegnare loro le buone maniere a tavola.
Spiegò ai docenti che educare significa fornire continua ispirazione agli studenti e aiutarli a creare ricordi meravigliosi.
Ikeda Sensei ha seguito costantemente la crescita degli studenti Soka, sostenendo coloro che prendevano voti bassi o che abbandonavano gli studi. 
Molti di loro in seguito sono riusciti a ribaltare la situazione e a eccellere nei loro rispettivi ambiti, alcuni addirittura diventando professori universitari. 
Molti studenti delle Scuole Soka di Tokyo provenivano da ogni parte del Giappone e vivevano in alloggi dentro e fuori il campus. Sensei propose di organizzare un evento dedicato esclusivamente a questi studenti, il “Festival della gloria”, in modo che potessero creare splendidi ricordi prima di tornare nelle loro città di origine durante le vacanze estive. Sensei partecipò a questo evento annuale per ventiquattro anni consecutivi, trascorrendo del tempo con gli studenti.
Il secondo “Festival della gloria” ebbe luogo il 17 luglio 1969[1]. Al suo arrivo al campus, Sensei si diresse subito al campo di atletica dove si sarebbe tenuto il festival e prese posto tra gli studenti. Incoraggiò con calore quelli seduti vicino a lui, chiedendo loro come si chiamavano e dove erano nati, e applaudì con entusiasmo agli studenti che si esibivano in canti popolari, danze e spettacoli originali.
In quell’occasione affermò:

«Credo che all’inizio del ventunesimo secolo molti di voi – gli allievi dei primi due corsi delle Scuole Soka – saranno leader nei propri rispettivi campi. Diventerete presidenti o direttori d’azienda, giornalisti, scienziati, artisti o medici. Altri di voi probabilmente saranno attivi invece come leader della gente comune e vivranno vite modeste ma brillanti. Vorrei proporre che coloro che sono riuniti qui oggi, si ritrovino tutti assieme il 17 luglio del 2001. Che ne pensate? […] Non vedo l’ora di incontrarvi nel 2001. Fino ad allora continuerò a sforzarmi per aprirvi la strada e veglierò con calore su di voi. Questa è la mia gioia più grande e lo scopo della mia vita» (cfr. NRU, 12, 313)

Gli splendidi ricordi creati insieme a Sensei hanno motivato quegli studenti a determinare di crescere e vincere nella vita, e di incontrarlo nuovamente in futuro.  
Sensei si è impegnato con la massima dedizione nell’educazione, considerandola la chiave per trasformare un secolo di guerra in un secolo di pace, sempre con lo sguardo rivolto al ventunesimo secolo e oltre.

Il maestro Ikeda invia incoraggia con tutto se stesso gli studenti in occasione del secondo “Festival della gloria” (luglio 1969, Scuole Soka di Tokyo)

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